PENNELLATE DI COLORE D’ ARTISTA SUI COLLI TORTONESI, TRA BOSCHI E VIGNETI DI VOLPEDO DIPINTI DA PELLIZZA

Il sentiero della La Montà di Bogino è una proposta perfetta per passeggiata slow (cinque km e mezzo, per un paio di ore di camminata) o per una escursione in bike. Punto di partenza Volpedo(“borghi più belli d’Italia)”, borgo dalla antica storia, testimoniata dalla incantevole pieve che sorge ai margini del centro abitato, che da sola vale la visita. Ma è anche e soprattutto il luogo del  pittore Giuseppe Pellizza, famoso per il QuartoStato, a cui l’Associazione “Pellizza da Volpedo”, nell’ambito di un progetto di valorizzazione dei luoghi legati alla vita e alle opere del pittore (se avete tempo, non perdetevi lo studio, a pochi passi dalla pieve,  rimasto intatto nelle penombre e atmosfere in cui i maestro creava), ha realizzato il Comprensorio Escursionistico  “I Percorsi Pellizziani”, che si snoda sul territorio dei comuni di Volpedo, Monleale, Montemarzino e Berzano di Tortona e comprende diversi sentieri tra cui  il sentiero 150 “La Montà di Bogino”. Sul tracciato diversi pannelli illustrativi riportano riproduzioni di alcune opere dell’artista, collocate nei punti esatti dove furono realizzate. Il percorso parte dalla piazzetta Quarto Stato e tra le vie del paese giunge al bivio per Pozzol Groppo, per poi svoltare a destra e lasciate le ultime abitazioni, si raggiunge su  strada campestre, la “Montà di Bogino”, una breve rampa in salita raffigurata da Pellizza in una delle sue opere, e che dà il nome al sentiero. Al termine della salita il percorso segue la stradina sterrata  che piega sulla destra snodandosi tra i vigneti e offre splendide vedute panoramiche sulle colline circostanti, con il castello di Nazzano che domina la Valle Staffora. Giunto nei pressi della frazione Cà Barbieri il sentiero svolta a destra, seguendo la strada campestre dalla quale è ben visibile il Monte Brienzone o Poggio di Volpedo, il punto più elevato del territorio. Il percorso aggira la località Cascinetta e, al termine della recinzione di una abitazione, lascia l’asfalto e svolta a destra su una strada campestre che con un ampio tornante conduce alla abbandonata cascina Boffalora, nei cui pressi sorge una quercia di imponenti dimensioni. Superata la cascina, il sentiero scende repentinamente di quota attraversando un’area boscata e sbuca su una strada asfaltata dove gira a sinistra: oltrepassati i campi coltivati il percorso arriva alla periferia del paese dove, nei pressi delle scuole, si riaggancia all’itinerario dell’andata per tornare alla piazzetta del Quarto Stato.

 

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