Fare qualcosa per la prima volta sprigiona un'energia unica: eccitazione, attesa e una sana apprensione verso l’ignoto. Con il motto “Ho bisogno di una prima volta” parte la campagna di Svizzera Turismo per la stagione invernale per chi vuole cimentarsi con attività mai provate prima. I contenuti digitali vogliono essere una fonte di ispirazione anche per gli ospiti italiani che al momento non possono uscire dalla propria regione. Quale luogo migliore per mettersi alla prova se non la Svizzera?
Perché la varietà e la qualità delle esperienze e delle infrastrutture offrono una prima volta perfetta per tutti, dal principiante al veterano. Il terreno di gioco è vasto: le Alpi occupano il 60% della superficie svizzera, con 48 imponenti quattromila e 200 comprensori dove divertirsi con sci e snowboard. L’altitudine media delle piste è maggiore rispetto alle altre destinazioni delle Alpi. Unica in Europa, la Svizzera vanta ben 29 comprensori al di sopra di 2'800 metri. Ciò significa innevamento garantito già a inizio stagione e possibilità di sciare fino a tarda primavera.
I principali comprensori aprono fra il 28 novembre e il 19 dicembre nel rispetto delle misure di protezione varate dall’Associazione Funivie Svizzere e approvate dall’Ufficio Federale Sanità Pubblica. È obbligatorio indossare la mascherina nelle aree di attesa e su tutti gli impianti di risalita sia chiusi (funicolari, funivie e cabinovie), sia aperti (skilift e seggiovie). Svizzera Turismo ha selezionato 100 esperienze che spaziano dall’adrenalina pura, come lo skydiving a Interlaken, al romanticismo con le notti in iglù a Gstaad.
L’obiettivo è duplice: attrarre chi non ha mai trascorso una vacanza sugli sci e che potrebbe considerare la montagna una valida alternativa visto che alcune mete sono precluse a causa della pandemia; far conoscere agli affezionati le nuove proposte.
La selezione sottolinea in particolare quelle attività che, in tempo di COVID, sono più rassicuranti per gli ospiti perché favoriscono il distanziamento sociale. È l’occasione per scoprire un inverno slow praticando per la prima volta lo sci di fondo o facendo una full immersion nel paesaggio innevato a piedi o con le racchette da neve.
Con oltre 5000 km di piste da fondo ciascuno troverà facilmente il suo percorso dei sogni. Engelberg propone dei corsi per nuclei familiari; nella valle del Goms si può fare fondo seguendo il percorso della Matterhorn Gotthard Bahn; a San Bernardino c’è la pista illuminata anche di sera di Pian Doss.
Ci sono poi le distanze da maratoneti come il tracciato della Engadin Ski Marathon o la pista ad anello nelle Franches-Montagnes che attraversa tutto l’altipiano partendo da Les Breuleux (46 km e 780 metri di dislivello).
Con lo stesso spirito “solitario” ma con una preparazione tecnica e atletica più avanzata si può sperimentare uno dei tour di sci alpinismo consigliati da Svizzera Mobile che, in collaborazione con il Club Alpino Svizzero, ha censito ben 178 itinerari. Fra questi un’escursione da Brissago, Lago Maggiore, sulla cresta del Gridone che confina con l’Italia oppure la salita a Le Pralet partendo da Les Paccots, vicino a Friburgo. 2 Lo slittino in tutte le sue varianti fa parte ormai dell’inverno svizzero. A Champery l’ultima novità si chiama Yooner, un sedile con pattino, che scivola leggero e maneggevole tagliando le curve come sugli sci. Sul Nara si sfreccia a tutta velocità con “Skitti”, inventato e ora prodotto dal maestro di sci Pierluigi Paganetti. L’abbinata vincente treno + slittino è uno dei cavalli di battaglia della Ferrovia retica con la pista Preda-Berguen aperta anche di sera in alcune date.