Sono 40 i giovani artisti milanesi che si sfideranno il 23 e il 30 giugno per accedere alle finali di ‘Back to talent’ il nuovo contest musicale che, sotto la direzione artistica di J-Ax e in collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha come obiettivo quello di scoprire voci nuove e aspiranti cantanti coinvolgendo gli 88 quartieri di Milano. A coordinare il progetto Matteo Forte, direttore dei teatri Lirico e Nazionale e ‘ideatore’ della piattaforma-social ‘heArt’ (www.heart-social.com) vetrina multimediale aperta a ogni forma d’arte.
Presentato alla stampa tre mesi fa, alla presenza del sindaco Beppe Sala, dell’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, e dell’attrice Stefania Rocca (che fa parte della Giuria), ‘Back to talent’ sta già producendo risultati molto importanti. Sono state infatti oltre 10.000 le nuove registrazioni su ‘heArt’ e 150 le candidature di giovani performer che hanno proposto le proprie canzoni ad una giuria per il 50% ‘popolare’ (che ha votato online) e per il restante 50% ‘professionale’.
I semifinalisti si esibiranno in due gruppi da 20, rispettivamente venerdì 23 giugno in piazzetta Capuana a Quarto Oggiaro (Municipio 8) e venerdì 30 all’Anfiteatro della Martesana, nel Municipio 2.
Perché, come aveva rilevato J-Ax presentando il contest “l’arte a Milano è sempre stata mantenuta viva dai suoi quartieri”. E ancora: “Ricordo la mia esperienza quando dalla periferia sentivo la bramosia e la fame di Milano, una fame che chi ha già raggiunto la circonvallazione non ha”.
Nella valutazione dei giudici particolare attenzione è stata rivolta ai candidati che hanno presentato un brano inedito. La finale, nella quale si sfideranno i 18 artisti scelti, sarà invece il 3 settembre nel cortile del Castello Sforzesco nell’ambito della manifestazione ‘Estate al Castello".
Il vincitore, come da regolamento, avrà in premio la produzione di un concerto che andrà inscena nella stagione 2023/24 al Teatro Lirico o al Nazionale.
“Ancora una volta – conclude Matteo Forte – desidero sottolineare come la parola d’ordine di questa iniziativa sia stata innanzitutto ‘inclusività’. Che poi ciò avvenga attraverso l’arte e, in questo specifico caso con la musica, è un valore aggiunto significativo che rende Milano come sempre moderna e innovativa”.