Negli spazi destinati al Museo la storia della Renault e dei suoi fondatori viene ripercorsa tenendo conto sia dei periodi bui, durante i conflitti bellici - in particolare nel corso della Seconda Guerra mondiale. I successi arriveranno grazie alla continua spinta sperimentale. La Renault Dauphine è stata in Europa il simbolo del boom economico postbellico, esportata con successo anche negli Stati Uniti; la Renault 4 nel 1961 una delle prime vetture a trazione anteriore di successo grazie al design e alla versatilità e tra le auto più vendute della storia, prodotta in oltre 8 milioni di esemplari; la Renault 16, lanciata nel 1965 è stata la prima berlina al mondo a due volumi, rivoluzionando il concetto di automobile familiare grazie all’innovativo portellone posteriore, ai sedili modulari e all’abitabilità interna; mentre Renault Fuego passerà alla storia per essere la prima coupé commercializzata in Europa anche con un motore Diesel. Poi ci saranno Renault Espace, primo monovolume europeo con un design spazioso e flessibile, Renault 5 GT Turbo un modello sportivo che avrà grande successo tra gli appassionati, gareggiando da protagonista nei campionati rally dal 1981 al 1985, e tanti altri che - dopo la privatizzazione dell’azienda e il rilancio degli anni Novanta - hanno invaso le nostre strade, dalla Clio alla Twingo fino alla Megane.
La strategia aziendale degli ultimi anni, la Renaulution, ha puntato su innovazione tecnologica e sostenibilità con investimenti nello sviluppo di veicoli elettrici e a basse emissioni e nell’uso di materiali riciclati, puntando a fare della Renault una casa automobilistica leader nella mobilità ecologica.
Ora l’obiettivo è raggiungere la neutralità carbonica in Europa entro il 2040 e a livello globale entro il 2050, con la promozione dell’economia circolare e iniziative come la Refactory di Flins, impianto dedicato al riciclo e alla rigenerazione dei veicoli usati.
Proprio nel segno della sostenibilità e dell’impegno culturale e sociale la Borrauto ha dunque voluto festeggiare l’inaugurazione della nuova concessionaria.
Da sempre la concessionaria accompagna la propria attività d’impresa con valori etici e sociali profondamente radicati che si traducono in impegno costante a sostegno della comunità locale, offrendo un contributo al benessere collettivo in tantissimi ambiti:
socio-sanitario, sportivo, culturale.
In particolare la famiglia Rigato è sempre stata sensibile al tema dell’inclusione per chi vive situazioni difficili dovute a disabilità e a quello della ricerca e gestione delle malattie tumorali.
Ora in occasione dell’inaugurazione della nuova sede, la volontà di mostrare le connessioni tra impresa e cultura, evidenziando quanta storia ed arte si leghino al mondo dell’automobile, s’intreccia al valore della mobilità ecologica e della sostenibilità.
Un tema sul quale si sono confrontati gli street artists del collettivo milanese “Mostrami” che con la tecnica della spray art - linguaggio affine al dinamismo e alle performance del mondo automotive – hanno realizzato in presa diretta sulla grande facciata dell’edificio a due piani che ospita la Borrauto, una grande installazione composta di 21 tavole.
Mostrami la cui Factory è a Milano presso la Fabbrica del Vapore è un progetto artistico e culturale no profit nato nel 2010 per promuovere la giovane arte contemporanea come driver di sviluppo sociale e culturale e per aiutare i giovani artisti emergenti nella loro crescita artistica e professionale.
In questi anni di attività, Mostrami conta oltre 1.400 giovani ed artisti emergenti e una community di 35.000 appassionati d’arte contemporanea.
Le 21 tavole saranno successivamente messe all’asta e il ricavato interamente devoluto in beneficenza da Borrauto.
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