NASCE "VENEZIA INCANTA": IL NUOVO PROGETTO FIRMATO RADISSON COLLECTION HOTEL, PALAZZO NANI

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L’esperienza immersiva che celebra l’arte e il design attraverso un percorso alla scoperta della città sarà inaugurata il prossimo 20 ottobre e rimarrà aperta al pubblico fino al 31 dicembre

 

In occasione della Venice Design Week, il Radisson Collection Hotel, Palazzo Nani presenta “Venezia Incanta,un viaggio alla scoperta di Venezia che, con i suoi scorci suggestivi e le sue botteghe artigiane, accompagna giovani talenti nel loro processo creativo. Una città che diventa fonte inesauribile di ispirazione, dove maestranze locali trasformano idee in opere d'arte uniche.

L’iniziativa, aperta al pubblico a partire dal 20 ottobre fino al 31 dicembre, prende vita attraverso un duplice racconto: un percorso espositivo ospitato negli spazi dello storico Palazzo Nani, oggi sede del Radisson Collection Hotel, e un tour immersivo per le calli della città alla scoperta dei luoghi dove la creatività prende forma.

Il cuore del progetto è la mostra bi-personale degli artisti JinggeDong e Matilde Sambo, curata da Niccolò Giacomazzi: STOP more FEEL more.

Un'esperienza estetica unica che unisce pittura e scultura in un dialogo armonioso con l'architettura di Palazzo Nani e l’atmosfera suggestiva del luogo.

Al primo piano, i dipinti di JinggeDong entrano in dialogo con gli elementi murari originali dell’edificio, creando una sensazione di riempimento visivo. La loro presenza densa e vibrante si inserisce perfettamente negli ambienti storici, rafforzando il senso di immersione nell'opera. Al secondo piano, le sculture di Matilde Sambo si aprono a una dimensione diversa, più rarefatta e contemplativa, con opere che lasciano spazio attorno a loro, invitando il pubblico a rallentare e respirare insieme alle forme.

"Il percorso della mostra si snoda tra pieni e vuoti, un invito a rallentare e a immergersi in una riflessione profonda sulle dinamiche sensoriali ed emotive. Con STOP more FEEL morevogliamo esortare il visitatore a superare la superficie della realtà per abbracciare un mondo sensibile, dove lo sguardo diventa strumento creativo e trasformatore. Le opere dei due artisti sono cariche di elementi metamorfici che stimolano l'immaginazione, trasformando l'atto dell'osservare in una partecipazione attiva alla costruzione della realtà. Il titolo stesso, con il suo gioco tra l'inglese e il dialetto veneziano, suggerisce un'esperienza di ascolto più profondo: in inglese invita a fermarsi per percepire di più, mentre in veneziano 'more' evoca un legame affettivo, una dimensione intima e personale che arricchisce il significato dell'esposizione. È un percorso che vuole risvegliare le emozioni, creare connessioni e far riscoprire il potere dell'osservazione e dell'immersione nel presente", afferma Niccolò Giacomazzi, curatore della mostra.

 

Parallelamente all’esposizione, il progetto si espande all'interno della città con un itinerario guidato alla scoperta delle botteghe artigiane, i laboratori e gli angoli nascosti di Venezia, dove la creatività e la tradizione si incontrano.

Un percorso inusuale che troverà espressione artistica in unoriginale libretto illustrato, disponibile per gli ospiti dell'hotel, e non solo.

A completare questa esperienza immersiva, Acqua di Parma presenterà la collezione 'Art de la Table', arricchita da una caraffa d'acqua e bicchieri disegnati da Gala Rotelli e realizzati a Venezia. Inoltre, la mostra includerà un vaso e un flacone per fragranze in vetro di Murano firmati da India Mahdavi, offrendo una combinazione unica di arte e design.

“Venezia Incanta– afferma Stefano Ronchi, Field Activation Marketing Manager di Radisson Collection Hotels - è un invito a riscoprire Venezia attraverso una prospettiva nuova, dove l’arte contemporanea e la tradizione artigiana si incontrano per dar vita a un racconto capace di incantare i visitatori. Con questa mostra si inaugura una serie di appuntamenti artistici che ci vedranno lavorare a stretto contatto con gli artisti emergenti selezionati direttamente dal territorio veneziano. Sia Dong che Sambo hanno come punto di partenza Venezia, città in cui vivono e lavorano, mentre le loro opere hanno varcato i confini lagunari e sono state esposte recentemente presso istituzioni e realtà affermate sia a livello nazionale che internazionale”.

Il progetto è stato realizzato con il supporto di Ruffino, storica azienda vitivinicola fondata nel 1877 vicino a Firenze, oggi riferimento internazionale nel mondo dei finewines italiani con vini prodotti dalle sue tenute situate nelle più importanti denominazioni toscane, dal Chianti Classico a Montalcino a Bolgheri. Quest’anno Ruffino ha creato ORObyRUFFINO, un progetto unico ispirato al suo iconico vino Riserva Ducale Oro e al grande design italiano.

Per maggiori informazioni:

Radisson Collection Hotel
Palazzo Nani - Cannaregio 1105, 30121 Venezia
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: +39 041 5241023

 

 

BIO MATILDE SAMBO

Matilde Sambo nata Venezia nel 1993 lavora attraverso video, scultura, suono e performance, generando narrazioni composite che si espandono e dialogano con lo spazio.

Il corpo, sia esso umano che animale-non umano, è il cardine attorno a cui si sviluppano e prendono forma i lavori. Le opere vengono generate come trame, intrecciando ricerche e riflessioni sull’evoluzione umana, la relazione del corpo con l’ambiente, la percezione sensoriale e la contrapposizione tra istinto e razionalità.

Ha partecipato a progetti e residenze artistiche nazionali e internazionali tra cui: Cinema Galleggiante, Microclima (Venezia), Forci Art Foundation (Lucca); Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia) In-ruinsResidency (Sibari); Flussi Libro d'artista con Miniera Roma (Roma); VIR, Viafarini in Residence (Milano); Open Studio Fonderia Artistica Battaglia (Milano); Museo Campano (Capua); Art Colony, Bronze Symposium (Ungheria) e New Echo System, Palazzo degli Ulivi, Pro Helvetia (Venezia).

Tra le mostre personali si menzionano: Fulgur e Falsità in buona coscienza, aA29 Project Room (Milano); Dormiveglia, Associazione Barriera (Torino).

BIO JINGGE DONG

JinggeDong, nato a Pechino nel 1989, vive e lavora a Venezia. Ha conseguito un Master presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia e un MFA presso la Chinese National Academy of Arts. L'arte di Dong, esposta a livello internazionale in città come Berlino, Venezia, Milano e Mosca, esplora l'interazione tra le culture orientali e occidentali, fondendo simboli cinesi con tecniche occidentali. Il suo lavoro approfondisce le complessità dell'identità culturale, riflettendo il suo percorso personale di integrazione ed esplorazione. Le opere di Dong, presenti in prestigiose collezioni come la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia e Ca’Pesaro museo dell’arte moderna di Venezia, invitano gli spettatori a riflettere sul proprio senso di sé in un mondo interconnesso. Attraverso la sua visione artistica unica, sfida i confini tradizionali e favorisce un dialogo che trascende la geografia e il tempo.

 

BIO CURATORE

Niccolò Giacomazzi (Firenze, 1995) è un curatore indipendente. Laureato in Studi storico-artistici presso l’Università La Sapienza di Roma, poi ha conseguito il Master in Art Management alla Luiss Business School. Attualmente vive e lavora a Roma. Tra le ultime mostre curate si segnalano: Stato d'imprevisto, Scoletta della Bragora, Venezia (2024); Drive me acid, Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea, Roma (2024); Misure di una distanza, SPACE HOUSE, Puramente immaginabile, tutte a Supernova, Roma (2024); Miti e leggende di storie reali, Vacunalia Festival, Vacone, RI (2023); Sottovesti, Chiostro di Santa Maria Sopra Minerva, Roma (2023); Platea, Lodi (2023); Contestabile, Contemporary Cluster, Roma (2023); In coda, Officine Brandimarte, Ascoli (2023); Ricchiamo, Spazio Y, Roma (2022); Il tempo scortese, Vacunalia Festival, Vacone, RI (2022). Per questo progetto è stato invitato da the Art Society a firmare la curatela della Mostra STOP more FEEL more.

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