Avoledo racconta la storia di un antieroe dai modi vintage che si deve scontrare con il mondo attuale, sempre più in movimento, sempre più di corsa.
Una storia fra Milano e il Friuli dove le indagini, la suspense, la famiglia, la comunità e l’amore trovano la loro dimensione nei personaggi, che faranno del loro meglio per salvare la situazione e salvarsi a loro volta.
«Il nostro autore più enigmatico, borderline, a tratti quasi alieno, per la sua capacità di raccontarci il presente come se lo vivessimo in un immediato futuro parallelo». Sergio Pent, Tuttolibri
TRAMA: L’avvocato Vittorio Contrada ha cambiato vita. Dopo aver seguito per anni le orme del padre a caccia di soldi, affari e clienti-polli da spennare, ha deciso di redimersi. Ora ha uno studio sgarrupato in una zona molto poco in di Milano e segue solo cause pro bono e pro ambiente. Una sera un uomo è entrato nel suo studio per affidargli una valigetta. Peccato che poco dopo l’uomo sia morto in circostanze poco chiare e che l’ufficio di Contrada nella notte sia stato messo completamente a soqquadro. Vittorio e Gloria, la sua socia determinata e sboccata, l’unica che sembra in grado di tenergli testa, si mettono sulle tracce dell’uomo con la valigetta. Le indagini li porteranno in una comunità montana del Friuli, che sta lottando per salvare il territorio alla mercé di potenze industriali molto più grandi e pericolose di quanto possano immaginare.
Pagine 384 e prezzo 20 euro.
TULLIO AVOLEDO è nato a Valvasone (Pordenone) nel 1957. Ha esordito nel 2003 con il fortunatissimo L’elenco telefonico di Atlantide (Sironi e poi Einaudi) e ha pubblicato romanzi per Sironi, Einaudi, Chiarelettere e Marsilio. Ha vinto il Premio Scerbanenco 2020 con Nero come la notte (Marsilio 2020) e ha partecipato al «Metro 2033 Universe», una narrazione collettiva internazionale sul mondo post catastrofe nucleare immaginato dallo scrittore russo Dmitry Glukhovsky. È tradotto in varie lingue.