Dal 25 luglio al 15 settembre apre al pubblico Palai, progetto espositivo con oltre quaranta artisti internazionali nel cuore della città di Lecce
Palazzo Tamborino Cezzi, via Guglielmo Paladini, 50 Lecce
Un palazzo nobiliare nel borgo antico di Lecce, una collettiva che riunisce oltre quaranta artisti selezionati da dieci gallerie internazionali, il desiderio di ripensare a nuove strategie per il contemporaneo dal Sud Italia: questa la formula di Palai, un progetto espositivo che dal 25 luglio al 15 settembre abiterà gli spazi di Palazzo Tamborino Cezzi, residenza ottocentesca nel centro storico della città pugliese.
Palai è ideato e organizzato dalle gallerie parigine Balice Hertling e Ciaccia Levi, che a loro volta hanno invitato otto realtà provenienti da tutto il mondo: Antenna Space (Shanghai), Blum & Poe (Los Angeles, New York, Tokyo), Sadie Coles HQ (Londra), Bill Cournoyer / The Meeting (New York), LAYR (Vienna, Roma), LC Queisser (Tbilisi) e per l’Italia Veda (Firenze) e ZERO… (Milano).
Gli artisti in mostra sono Theodora Allen, Alma Allen, Amber Andrews, March Avery, Alex Ayed, Julie Beaufils, Anna-Sophie Berger, Jonathan Binet, Camille Blatrix, Regina Bogat, Xinyi Cheng, Isabelle Cornaro, Morgan Courtois, Horacio Alcolea Crespo, Enzo Cucchi, Alfred D’Ursel, Simone Fattal, Louis Fratino, Owen Fu, Anya Gallaccio, Francesco Gennari, Breyer P-Orridge / Eric Heist, Benjamin Hirte, Yu Honglei, Yukie Ishikawa, Jutta Koether, Friedrich Kunath, Mimi Lauter, Klara Lidén, Florian Maier-Aichen, Jonatah Manno, Beaux Mendes, Ketuta Alexi Meskhishvili, Monique Mouton, Chalisée Naamani, Kayode Ojo, Ser Serpas, Aviva Silverman, Martine Syms, Alexander Tovborg, Damon Zucconi.
Palai vuol dire “palazzo” nel dialetto griko locale, sebbene la parola conservi assonanze e un significato simile in tutte le lingue e nazionalità delle gallerie coinvolte nel progetto. In qualità di spazio deputato ad accogliere opere d’arte e come opera architettonica in sé, con Palai Palazzo Tamborino Cezzi torna alla sua centralità nel tessuto socio-culturale della città, aprendosi all’accoglienza delle comunità che incontra. Palai intende dare vita a Lecce a un progetto culturale che celebra la cura, la generosità, lo scambio come valori fondanti dell’identità mediterranea. Per tutta l’estate Palai accoglierà artisti, curatori, galleristi, critici d’arte e collezionisti in questa venue speciale, in cui opere di artisti contemporanei, di varie generazioni, entreranno in dialogo e convivranno in spazi ricchi di testimonianze del passato offrendo ai visitatori un’esperienza unica tra linguaggi contemporanei, storia e paesaggio.
Palai è animato da un forte spirito di collaborazione tra le realtà coinvolte. ‘Come promotori del progetto crediamo che condividere e convivere negli spazi di Palazzo Tamborino Cezzi possa aiutarci a riconnetterci, ricaricarci e sondare collettivamente nuove direzioni da intraprendere nelle rispettive pratiche di lavoro. Guardando al futuro e a lungo termine, Palai vuole diventare un evento con cadenza annuale in grado di promuovere interazioni uniche con gli spazi che incontra’, dichiarano due degli organizzatori, Antoine Levi e Daniele Balice.
Opportunità che è rivolta non solo alla comunità artistica internazionale ma anche alle realtà territoriali. Palai ha attivato una virtuosa rete di collaborazioni con istituzioni come Comune di Lecce, Accademia di Belle Arti e PIA - a circulating place for artists and curators, scuola per il contemporaneo che propone percorsi altamente professionalizzanti per artisti e curatori. Per tutta l’estate Palai promuoverà anche un’agenda di appuntamenti che si chiuderà con Lecce Art Week.