“A ME IN GENERALE NON PIACE VOLER DEFINIRE QUALCOSA CON UN NOME PERCHÉ TUTTI NOI SIAMO MOLTE COSE, E POI NON SO COSA VOGLIA DIRE IL BABBO NORMALE DI FAMIGLIA”
“CON MOLTO DISPIACERE HO DETTO DI NO AD ALCUNI BRAND CHE AMMIRO E CHE MI HANNO CERCATA, MA PENSO CHE DOBBIAMO FAR PASSARE IL SEGNALE CHE L'ECONOMIA ITALIANA DEVE RIPARTIRE DAL BASSO, DALLE SARTORIE, DAGLI ATELIER PICCOLI”
Ieri sera è andato in onda “Parola di Dru”, l’appuntamento settimanale di madame Drusilla Foer all’interno di “Facciamo finta che”, il programma di Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri in onda su R101.
A proposito della sua partecipazione in veste di coconduttrice di una serata del Festival di Sanremo, Drusilla Foer ha affermato:
“C’è stata tanta ovazione, tanta alleanza da parte del pubblico, non credevo così tanto. C'è molto entusiasmo, sono molto contenta, ho saputo poi dal TG delle 20:30 che sarò coconduttrice. Io pensavo di essere una semplice anziana valletta”.
Drusilla ha accolto un suggerimento di Maurizio Costanzo che le ha raccontato che “il primo presentatore di Sanremo è stato Nunzio Filogamo che introduceva le serate dicendo ‘Signore e signori, buonasera ovunque voi siate”.
Drusilla: “Potrei dire chiunque voi siate”.
“È un palco che coinvolge emotivamente, un po' come i mondiali, perché noi siamo una nazione che ha bisogno di sentirsi aggregata da qualcosa, da un avvenimento, dallo sport, fa piacere sentirsi parte di una nazione che in fondo è nata recentemente. E poi qualcuno sul patibolo ti mette anche in modo piuttosto goffo, poco interessante.
Come avrete notato io non mi sono esposta per niente.
A me in generale non piace voler definire qualcosa con un nome perché tutti noi siamo molte cose, il mio caso è un pochino più complicato, e poi non so cosa voglia dire il babbo normale di famiglia.
Quello che non mi piace è che un pensiero mio debba sostituire il tuo. Mettete Drusilla Foer e un padre di famiglia. Bisognerebbe che questa nazione imparasse a stare tutti insieme, non a mettere alcune persone al posto di altre”.
Sono divertita e molto emozionata e preoccupata di fracassarmi al quinto scalino. In alternativa alle scale io voglio uno scivolo”.
Alla domanda di Carlotta Quadri “Quando è arrivata la telefonata?”, Drusilla ha risposto: “Io ero a una visita guidata di palazzo Medici Riccardi fatta da un mio amico storico dell'arte molto bravo e avevo messo il cellulare abbassato. Poi io me ne sono scordato. Dopo tre ore trovo un messaggio ‘Sono Amadeus, ti dispiace se ti chiamo?”.
L'ho chiamato, mi sono scusata e ci siamo visti per un appuntamento. Abbiamo riso un sacco, ci siamo messi d'accordo più o meno sul tipo di approccio della serata, lui era divertito.
Poi abbiamo fatto lo shooting complicatissimo con le altre mie colleghe di serata; ero vicina di camerino di Ornella Muti che è una donna deliziosa, simpatica, gentile, educata, poi ho riso molto con Sabrina Ferilli; le due ragazze sono deliziose. E’ stato tutto piacevole. Spero che quella fosse una prova generale della piacevolezza delle serate”.
A proposito dei vestiti che indosserà, “Mi farò fare un paio di vestitini un po' così e per il resto indosserò quelli che già ho. Con molto dispiacere ho detto di no ad alcuni brand che ammiro e che mi hanno cercata, ma penso che dobbiamo far passare il segnale che l'economia italiana deve ripartire dal basso, dalle sartorie, dagli atelier piccoli e quindi io dalla mia sarta di Firenze mi sono fatta fare due vestiti, oltre a tre che già ho e che forse sono stati già visti.
È giusto che la gente veda che le persone si rimettono le cose”.
“Facciamo finta che”, condotto da Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri, va in onda su R101 dal lunedì al venerdì dalle 20.00 alle 21.00.