Torna anche quest’anno l’iniziativa “Un Capolavoro per Milano”. Ad essere ospitata presso il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano, dal 4 novembre 2022 al 29 gennaio 2023, è la Predella della Pala Oddi, capolavoro giovanile di Raffaello, proveniente dai Musei Vaticani, dove è esposta nella sala VIII della Pinacoteca.
L’esposizione è curata da Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, e Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano di Milano, con la collaborazione di Fabrizio Biferali.
Recentemente sottoposta a un intervento di restauro, la predella ha recuperato la sua brillantezza originaria, mostrando così i preziosi colori utilizzati da Raffaello.
La Pala Oddi è una delle tre importanti commissioni che il pittore urbinate ricevette a Perugia all’inizio del Cinquecento. Venne realizzata per l’altare della famiglia Oddi nella chiesa di San Francesco al Prato, dove rimase fino al 1797 per essere trasferita a Parigi, una volta requisita dai francesi, e dove restò fino al 1815, data in cui fece ritorno in Italia. Per volere di Papa Pio VII entrò quindi a fare parte della nuova Pinacoteca Vaticana.
Eseguita intorno al 1504, la pala è considerata l’opera di Raffaello più vicina a Perugino ed è composta da un dipinto centrale, raffigurante l’Incoronazione della Vergine, e dalla predella dedicata a tre episodi mariani: l’Annunciazione, l’Adorazione dei Magi e la Presentazione al Tempio.
L’Annunciazione, che occupa lo spazio di sinistra, mostra chiaramente il debito di Raffaello nei confronti di Piero della Francesca e Perugino e in particolare riprende quella analoga dipinta dal pittore umbro nel 1497 nella predella della pala di Santa Maria Nova a Fano. Anche la scena centrale della predella, l’Adorazione dei Magi, è ancorata ai modi del Perugino, anche se Raffaello propone un’inedita spazialità unitaria, grazie alla disposizione delle figure rappresentate prospetticamente nello spazio, e con l’espediente dei cavalli disposti lungo diagonali incrociate, sottolineando così il punto di fuga. La Presentazione di Gesù al Tempio, in cui protagonista assoluto della scena è l’interno di un tempio a pianta centrale, sorretto da colonne e pilastri con capitelli ionici, rivela invece la passione di Raffaello per l’architettura e la sua approfondita conoscenza degli edifici classici. Straordinario è poi lo scorcio prospettico della scena, che rivela l’assimilazione da parte del giovane urbinate delle teorie prospettiche di Piero della Francesca.
Info:
Museo Diocesano Carlo Maria Martini
P.zza Sant’Eustorgio 3
Dal 4 novembre 2022 al 29 gennaio 2023
martedì- domenica 10-18; chiuso lunedì
Biglietto: intero € 8, ridotto e gruppi € 6, scuole e oratori € 4
Info: +39 02 89420019