SAN VALENTINO A TERNI PER CELEBRARE L'AMORE CON LA MOSTRA “AMARSI L’AMORE NELL’ARTE DA TIZIANO A BANKSY”

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Fino al 7 aprile nelle sale di Palazzo Montani Leoni un percorso attraverso il sentimento che più di tutti ha ispirato i grandi artisti del passato e del presente

All'amore e a tutte le sue sfumature è dedicata la mostra "Amarsi - L'amore nell'arte da Tiziano a Banksy", a Palazzo Montani Leoni a Terni fino al 7 aprile.

Un percorso attraverso la storia dell'arte che con 40 opere tra pittura, scultura e ceramica (provenienti dai più importanti musei nazionali) restituisce un racconto della moltitudine di sfaccettature in cui è stato interpretato nei secoli il sentimento che più di tutti ha ispirato gli artisti.

Concepita come omaggio a San Valentino, protettore degli innamorati e patrono di Terni, la mostra "Amarsi" raccoglie le iconografie più note e appassionanti dedicate all'amore. Da quello puro di una madre per il proprio figlio, a quello seducente e passionale, oppure problematico: nessuna sfumatura è stata tralasciata. Un percorso ricco di emozioni che segue l'evolversi della rappresentazione della tematica amorosa nel corso dei secoli: dalla mitologia greca e romana fino alla visione travagliata del Novecento, passando attraverso l'amor cortese del Medioevo, il recupero dell’Antico in epoca Rinascimentale, la sua trasformazione nel Barocco e lo sguardo nostalgico nell’Ottocento.

Le opere in mostra

  Sono quaranta le opere esposte a Palazzo Montani Leoni nell'ambito della mostra "Amarsi" e provengono dalle collezioni di importanti musei come gli Uffizi, Capodimonte, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e la Pinacoteca Ambrosiana. Tra le opere esposte la Madonna con Bambino di Pinturicchio (proveniente dalla Fondazione Perugia), Venere e Marte del Guercino (Galleria estense di Modena), Venere e Cupido di Canova (Museo Canova, Busseto), Il bacio di Francesco Hayez (nel bozzetto ad acquerello appartenente alla Pinacoteca Ambrosiana, Milano), Il Dubbio di Giacomo Balla (Galleria comunale di arte moderna, Roma), Ettore e Andromaca di Giorgio De Chirico (GNAM, Roma), Saffo di Alberto BurriBalloon Girl di Banksy, (Collezione d’arte Fondazione Carit) e molte altre. La mostra è anche l'occasione per presentare per la prima volta al pubblico una delle versioni più raffinate del dipinto Venere e Adone (1554 circa) della bottega di Tiziano Vecellio.

Il percorso espositivo 

  Il percorso espositivo che si snoda attraverso le opere segue un ordine cronologico che parte dalla caduta della civiltà romana, con Venere e Cupido come protagonisti dell'amore pagano. Con l'affacciarsi del Medioevo anche l'espressione dell'amore viene sublimata: banditi i gesti espliciti si fa strada una visione religiosa del sentimento, che trova rappresentazione nell'amore della madre per il figlio. Più sensuali e provocanti le opere nella sezione dedicata al Cinquecento mentre nei dipinti del Seicento c'è un ritorno delle tematiche classiche, ispirate soprattutto dalle Metamorfosi di Ovidio. Nell'Ottocento la raffigurazione dell'amore si fa romantica, ma la tematica sentimentale si intreccia inestricabilmente con le istanze patriottiche del Risorgimento. Con la sezione dedicata al XX e al XXI secolo, la mostra mette in discussione tutti i principi dell'amore che aveva raccontato, trascinando il sentimento in una dimensione più problematica e inquieta, per concludersi con un invito alla speranza.

"Amarsi - L'amore nell'arte da Tiziano a Banksy" è a cura cura di Costantino D’Orazio con la co-curatela e direzione di Anna Ciccarelli e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni .

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