
San Vigilio di Marebbe sa catturare non solo lo sguardo per la bellezza della natura dolomitica ma sa anche intrigare con sapori antichi e genuini.Ecco le leccornie, i prodotti tipici e gli indirizzi dove immergersi in un luogo dove sperimentare l’autenticità delle atmosfere delle piccole località di montagna.
I RISTORANTI DAL TALENTO ANTICO
I fuoriclasse della ristorazione che propongono non solo piatti fedeli alla tradizione ma che mantengono anche un ambiente che profuma di intimità alpina, sono i ristoranti Gran Ciasa e Fana Ladina. Si entra in sale accoglienti, dove il calore del legno è il protagonista insieme alla tipica stufa di maiolica.
Al Gran Ciasa, una splendida struttura di 400 anni situata in una piccola frazione di San Vigilio, si deve prenotare con largo anticipo in quanto la spesa viene fatta in base al numero delle persone: in questo modo, oltre a garantire prodotti freschi, non ci sono sprechi. Spesso succede che già al telefono ci si metta d’accordo su cosa mangiare: la zuppa d'orzo, l'insalata di patate dell'orto, i cancì di patate, ilcarrè di maiale con le coste. Il valore aggiunto sta proprio nell’attenzione all’ospite, prima ancora che varchi la soglia di questo luogo unico, capace di avvolgere gli avventori in un’atmosfera d’altri tempi.
Il ristorante Fana Ladina si trova in paese, con vista sulla chiesa parrocchiale di San Vigilio, immerso nei pascoli. Ricavato da un antico maso del 1700, il ristorante è stato inaugurato il 1° gennaio 1977: all’epoca il menu esclusivamente di piatti ladini era considerato un’idea innovativa e anche rischiosa. La moda degli anni ’70 prevedeva un’offerta varia di cucina “moderna” italiana: Fana Ladina precorse i tempi dimostrando che la cucina ladina, fatta di ingredienti frugali e semplici, poteva avere successo. Dopo 48 anni, le specialità ladine continuano ad incantare gli ospiti, che collezionano in questo speciale ristorante momenti piacevoli di convivialità.
BIRRA E VINO IN QUOTA
Tra le curiosità gastronomiche spicca la birra di produzione propria che il rifugio Lavarella spilla a quota 2050 m di altitudine: il minuscolo birrificio è addirittura il più alto d’Europa. Qui si possono assaggiare le specialità ladine in un ambiente particolare, avvolto dall’atmosfera informale di un rifugio alpino, raggiungibile con le pelli, a piedi, con le ciaspole o con il gatto delle nevi da Pederü, frazione di San Vigilio. La birra viene prodotta in questo angolo di paradiso dove regna il silenzio e la natura. In inverno è avvolto dalla coltre di neve e in estate da prati e da fiori: sorseggiare la birra in questo contesto è un’inestimabile (ed unica) esperienza. Anche se a San Vigilio non ci sono vigneti, la cantina Elfenberg affina il vino a 1.200 metri di altitudine ad alta quota, con basse temperature invernali e fresche giornate primaverili, in grado di esaltare la purezza e l'eleganza dei vini. La produzione è limitata e l’attenzione alla qualità garantisce queste bottiglie uniche.
San Vigilio supporta gli imprenditori locali, tra cui agricoltori, allevatori, artigiani, ristoratori e commercianti, incoraggiando i turisti e residenti ad acquistare prodotti del territorio. “AgriColArt” è il Mercatino sul maso, nato dalla cooperazione degli agricoltori, allevatori e artigiani creativi, che hanno deciso di organizzare insieme un mercatino contadino che settimanalmente diventa un punto d’incontro per tutti gli amanti della natura e dei prodotti naturali, nati e cresciuti all’ombra delle Dolomiti e frutto dei prati, dei terreni, degli allevamenti e dei boschi marebbani. Tra i produttori d’eccellenza …
San Vigilio - Dolomites è la cooperativa turistica nata per promuovere questo speciale territorio che si estende tra i paesi di San Vigilio di Marebbe e di San Martino in Badia.Il rispetto per la natura e la gestione ecologica hanno permesso a “San Vigilio – Dolomites” di conseguire per primo, in Alto Adige, la certificazione internazionale per il turismo sostenibile GSTC (terza località in Italia dopo la Val Sugana e il Tarvisiano). Oltre alla bellezza della natura alpina, questa incantevole regione votata al turismo, possiede delle caratteristiche che pochi altri luoghi alpini hanno: la lingua, la tradizione e la cultura ladina. L’ospitalità, la cucina, l’atmosfera, l’accoglienza sono impregnate di un flair speciale che si percepisce fin da subito dal dolce suono della lingua ladina: il buongiorno mette di buon umore con un “Bun De” e l’arrivederci suona con un incomprensibile “A s’odëi” che strappa un sorriso. La vacanza diventa una scoperta non solo di zone di grande bellezza ma anche di un patrimonio immateriale che non si tocca con mano ma si vive.
San Vigilioè un vivace centro turistico che non ha perso il suo carattere di paese alpino; comprende anche le minuscole frazioni di Pieve di Marebbe (il nucleo più antico), Longega (nei secoli era il punto dove sostavano i viaggiatori e i commercianti e Rina (un pugno di case isolate che orgogliosamente si mantengono in vita, nonostante la lontananza dai piccoli centri). San Vigilio è adagiato sul versante più soleggiato del Plan de Corones, (tra i più rinomati comprensori sciistici dell’Alto Adige), circondato dal Parco naturale di Fanes-Senes-Braies. Il paese di San Martino in Badia, un tempo sede giurisdizionale, è celebre per il suo castello “Ciastel Tor” e la sede dell’Istituto culturale ladino “Mircurà de Rü”.Le sue frazioni sono Piccolino, con le sue residenze signorili d’epoca, Longiarü, recentemente nominato “villaggio degli alpinisti” e Antermoia, posti in posizione idilliaca verso il passo delle Erbe. Il paese diSan Martino è inserito nel Parco del Puez-Odle, una cartolina dolomitica, proprio come il Parco Fanes-Senes-Braies. La zona privilegiata, immerso in due parchi naturali, l’attenzione per l’ambiente, il rispetto per la natura e la gestione in chiave ecologica hanno permesso a “San Vigilio – Dolomites” di conseguire, per primo in Alto Adige, la certificazione internazionale per il turismo sostenibile GSTC (terza in Italia).
San Vigilio e San Martin sono tra le zone più incontaminate delle Dolomiti, “Patrimonio mondiale naturale dell’UmanitàUNESCO”, offrono panorami straordinari e costituiscono la porta d’ingresso per due dei sette Parchi naturali altoatesini.
I comuni di Marebbe, e quindi San Vigilio, sono in gran parte inclusi nel Parco naturale di Fanes - Senes – Braies, che si distende per 25.453 ettari ed è, per superficie, il secondo dei parchi naturali altoatesini.
Gran parte del territorio di San Martino in Badia è ospitato dal Parco naturale Puez-Odle, che è definito un libro di storia della Terra. All’interno dei suoi 9.400 ettari circa di estensione, ad una quota media di poco inferiore ai 2.500 metri, questo ambiente presenta anfiteatri naturali, austere caverne, pinnacoli di roccia e bizzarre forme di erosione: luoghi come il “Col dalaSoné” sull’Altipiano della Gardenaccia o sul “Col de Puez” custodiscono gli unici resti di depositi risalenti al Giurassico e al Cretacico di tutte le Dolomiti.
Contatti:
Cooperativa Turistica San Vigilio/San Martin - Dolomites
Via Plan de Corones 38/1
I-39030 San Vigilio di Marebbe (BZ)
Tel. +39 0474 501037
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