Milano è una città da esplorare, da amare, da vivere....... Protagonista da sempre nella storia, Milano possiede una parte rilevante del patrimonio culturale italiano: è una grande città di storia e d’arte. Il Duomo, la Scala, il Piccolo Teatro, il Cenacolo Vinciano, la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco e ancora chiese, palazzi, musei.....Non si può neppure dimenticare l’arte contemporanea e l’architettura che, con i nuovi quartieri, sta modificando lo skyline della città, che si avvia a diventare uno dei più belli in Europa. Difficile fermarsi a Milano e non passeggiare per via Montenapoleone o via della Spiga, i due lati più noti del “quadrilatero della moda”, soprattutto durante l'intensa e frenetica “settimana internazionale della moda” o a ridosso delle festività natalizie. Altrettanto imperdibile per gli amanti dello sport, un "salto" al Meazza per un incontro del Milan o dell'Inter.........o nel ricordo della Milano da bere una sosta in un bar per rilassarsi davanti a un aperitivo........Ma Milano è una città dinamica, anche nel food. Così prima di gettarvi tra le braccia della movida da rotocalco, vi consigliamo, in piena Brera, una sosta golosa. In via Giuseppe Sacchi, al civico 8, ha da poco aperto i battenti Terrammare, un nuovo ristorante 100% siciliano, capitanato da Peppe Barone e Stefania Lattuca, un duo di chef ben collaudato e con un solido background professionale alle spalle. Barone, direttore della scuola di formazione professionale Nosco a Ragusa Ibla, guru della cucina siciliana rivisitata, è, da 32 anni, il proprietario del ristorante La Fattoria delle Torri a Modica, gettonatissimo per la sua cucina, siciliana, intensa e colorata. Qui ha iniziato a lavorare Stefania, prima in sala e poi in cucina. Insieme hanno aperto Ammare, un grazioso ristorante stagionale (aprile/ottobre) situato su una spiaggia della località balneare di Scicli,l'elegante paesino barocco, immerso nel magnifico incanto dei monti Iblei, immortalato nella serie TV tratta dai libri di Andrea Camilleri. Senza dimenticare che i loro nomi erano già stati annotati durante l’Expo del 2015, quando, per due mesi, avevano rappresentato la Sicilia con le loro ricette presso il padiglione di Eataly. E sempre presso la catena di patron Farinetti hanno allestito alcuni punti vendita a rotazione, facendo spesso tappa in quello di Milano Smeraldo.
La loro cucina? Una cucina siciliana contemporanea con un menù che permette di vivere un'esperienza culinaria che sa di terra e di Mediterraneo, di sole e di mandorleti, un menù "tangibile, facile, di gola e di emozioni", centrato sui sapori di Sicilia, così come siciliani sono i componenti della brigata in cucina e il personale di sala. Tra i piatti più iconici dello chef Peppe Barone la pasta con le sarde che ha rivisitato in chiave moderna e il “risotto milanese portato al mare”, sintesi tra la cucina siciliana e quella meneghina ovvero Carnaroli riserva, zafferano, gamberi bianchi di nassa, limone interdonato e polvere di capperi. Da provare la celebre cotoletta milanese, che Barone e Lattuca ricreano con una piccola variante: invece della classica farina, si utilizza per l’impanatura un trito di mandorle per dare croccantezza al rivestimento della carne (che non viene mai servita all’osso). Ma da leccarsi i baffi è anche la nuvola di cassata con la quale vi consiglio di terminare il pasto.
Per quanto riguarda il design del locale, l’idea è quella di ricreare un ambiente dove l’accoglienza fosse sovrana, come nella migliore cultura siciliana, ma che uscisse nel contempo dai cliché della ristorazione. In tale direzione vanno le cementine di recupero da antiche residenze siciliane, simbolo di una tradizione intelligentemente ricostruita in chiave moderna. Boiseries e carta da parati sono sempre un’interpretazione della tradizione con un tocco moderno. La tavola è apparecchiata in modo da esaltare materiale quali il legno, il ferro, la ceramica, che riprendono idealmente i colori della terra e del mare, che danno il nome al locale. Impreziosiscono il tutto, le sedie dal design moderno scelte in quattro tonalità in contrasto per creare quell’ambiente fuori riga e pop, le ceramiche di Cerruto di Modica, i piatti fatti a mano da Alessandro De Rosa di Thalass, il menu realizzato da Pietro Bonomo della tipografia storica Molithus di Modica.... Per finire con un tocco barocco come l’enorme candelabro dei saloni antichi o i paralumi in vetro diversi una dall’altro, a richiamo dei bicchieri.
Il ristorante è aperto a pranzo e cena, con proposte varie per incontrare più gusti possibili in un luogo di grandissimo passaggio come quello del quartiere Brera di Milano.
Se ancora non lo conoscete regalatevi un menu by Terrammare per le feste di fine anno.
Regolarmente aperto per Vigilia e Natale, il menu sarà libero e alla carta
Il menu di Capodanno:
Aperitivo di Benvenuto
Crudo MareNostrum
Anatra laccata e confettura di pere e cachi
Spaghettone secco, latte di Mandorla e Caviale Osetra
Tortelli di Cappone in consommè di Foie Gras e Mortadella
Triglia, Mela e Porcini
Cotechino di Maiale e Seppia
Pensando a una Black Forest
€100 (vini esclusi)
Ristorante Terrammare
Via Sacchi 8, Milano
Metro 1, Cairoli
Dalle 12.30 alle 15.00 e dalle 19.30 alle 22.30
Tel.3488074828
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