Non solo servizi di altissimo livello e accoglienza ispirata al comfort più moderno caratterizzano questa splendida struttura immersa nella natura incontaminata del promontorio di Monte Argentario. Ad attendere gli ospiti, anche quelli che non soggiornano in hotel, un’iniziativa all’insegna del gusto e non solo……
Mercure Argentario Hotel Filippo II di Porto S. Stefanopropone infatti un’opportunità davvero molto interessante che non solo coinvolge tutti i palati, dai più esperti ai più curiosi, ma rappresenta un modo per conoscere e valorizzare il territorio anche attraverso i suoi sapori.
Si celebra infatti la Maremma Toscana una zona senza tempo che affonda le sue radici nelle civiltà antiche (qui gli Etruschi e successivamente i Romani hanno prosperato per secoli lasciando importanti testimonianze),nota per la varietà del suo paesaggio- che si snoda tra mare cristallino, monti ricoperti da fitti boschi, zone lacustri e pianeggianti, verdi colline e zone termali naturali -, e per la ricchezza e unicità della sua offerta enogastronomica.
La splendida terrazza del Filippo II da cui è possibile godere di un panorama che lascia senza fiato per l’incanto e la suggestione, diventa così il palcoscenico di “Cantine in Vetrina”: otto appuntamenti enogastronomici con degustazione di vini proposti grazie alla collaborazione con cantineselezionate tra quelle più rappresentative del territorio e che di volta in volta faranno conoscere le proprie peculiarità.
Esperti Sommelier illustreranno le varie fasi della produzione del vinoe condurranno gli ospiti lungo un percorso durante il quale il gusto e l’olfatto riusciranno a percepire le mille sfumature di un’esperienza sensoriale memorabile.
Si parte l’8 aprile con la Società Agricola Enoforia (Montiano - GR), che ha riscoperto il Pugnitello, un vitigno autoctono grossetano a rischio di estinzione, a seguire il 15 aprile l’Azienda Provveditore (Scansiano – GR) e i suoi vini provenienti da vigneti coltivati ancora in modo tradizionale e nel rispetto del territorio, mentre Fabiani - piccola realtà a conduzione familiare nel cuore della Maremma - il 22 aprile presenterà vini naturali ottenuti da antichi vigneti toscani con un’età media di oltre trent’anni.
Il 29 aprile tocca a Poggio Stenti della Famiglia Pieri il cui amore per la terra ha portato ad una conduzione di vigneti (in prevalenza di uve Sangiovese e Vermentino, situati in collina nel cuore della zona di produzione del Montecucco DOCG e Maremma Toscana DOC) e uliveti in maniera totalmente biologica mentre il 6 maggio incontreremo la Fattoria Biologica Poggio La Luna (tra Scansano e Saturnia in un territorio ancora un po’ selvaggio) dove le viti sono allevate con il metodobiologico integrato da alcune pratiche biodinamiche come ad esempio tenere conto delle fasi lunari per le lavorazioni del terreno e l’imbottigliamento dei vini.
Il 13 maggio è la volta de La Chimera d’Albegna della Famiglia Becherini che ha creato una moderna azienda vinicola cercando e riscoprendo con pazienza e dedizione quotidiana i segreti della vinificazione onorando le più autentiche tradizioni. Il 20 maggio ecco Nenni Toscana una storia di eccellenza che risale al 1272 quando l'Abbazia di San Galgano fondò a Frosini un villaggio dedicato alla produzione di vino sangiovese, lungo la via Francigena, che oggi la famiglia Nenni prosegue con il supporto di un team internazionale di enologi.
L’ultimo appuntamento è il 27 maggio con la Famiglia Agostinettoche produce vini da quattro generazioni e che, dopo un viaggio in Maremma, ha deciso di dare vita ad un’azienda vitivinicola sulle colline di Montiano con vigneti di Sangiovese, Ciliegiolo e Vermentino.
In abbinamento con i vini proposti, tanti ingredienti tipici del territorio per rivivere i sapori e i profumi della miglior tradizione.
Non resta che prenotare per non perdere la possibilità di compiere un viaggio davvero originale nell’esclusiva cornice di uno dei simboli dell’Argentario.
Per info e prenotazioni
Tel. 0564 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.