Basta con le stragi di giovani neo patentati sulle strade. Uno dei produttori di prosecco più conosciuti al mondo si dichiara disponibile a distribuire alcol test gratuiti nelle nostre discoteche
Sandro Bottega, patron dell'omonima azienda di Bibano (Treviso) tra i principali produttori di vino e distillati italiani e ideatore dei "Prosecco Bar" che stanno spopolando in tutto il mondo, solo pochi mesi fa aveva lanciato sulle sue bottiglie di prosecco l'etichetta con l'indicazione del consumo di vino giornaliero consigliato, ovvero non più di due calici. Ora il produttore trevigiano, per provare ad arginare i tanti incidenti ancora causati dall'uso di alcol, ma anche di droghe, che coinvolgono giovani alla guida, non ultima la tragedia di Casal Palocco che ha visto coinvolti alcuni youtuber provocando la morte di un bambino di 5 anni, torna alla carica con un suo cavallo di battaglia già proposto anni fa: prodotti senza alcol per le discoteche e alcol test gratuito. «Le stragi del sabato sera non si fermano mai, sono iniziate quarant'anni fa - spiega Sandro Bottega - e forse anche prima ma hanno continuato a mietere giovani vittime in ogni parte d'Italia senza sosta. Già nel 1994 uscimmo con un'iniziativa per cercare di educare i giovani al consumo del bere consapevole e organizzammo una conferenza con i maggiori esperti in salute pubblica, autorità pubblica, psicologia per poter trovare e suggerire delle soluzioni. Gli atti del convegno sono tuttora validi e disponibili sul sito aziendale. Oltre a questo, iniziammo a regalare alle discoteche del luogo e di tutta Italia un dispositivo per fare l'alcol test che veniva distribuito gratuitamente ai giovani». Oggi l'attenzione di Bottega rimane invariata e dopo quell'iniziativa continua l'impegno sia di educazione, sia a realizzare prodotti a zero alcol, come per esempio due spumanti e un infuso amaro digestivo. «In questo modo si dà la possibilità - continua Bottega - a chi dovrà condurre l'auto di avere un calice per poter brindare insieme agli amici ma senza avere gli effetti secondari dell'alcol e non sentirsi escluso dalla festa. Ma in altri casi non serve azzerarne la concentrazione, ma è sufficiente diminuirla: per esempio nel corso degli anni abbiamo prodotto liquori a gradazione più bassa a partire dalle grappe, che dai canonici 45° di un tempo oggi ne hanno 38, ai liquori, che dai 30° tradizionali sono passati ai circa 15, minimo di legge. In questo modo oltre all'educazione si riduce anche la possibilità vera di consumo. Ultimo nato è uno spritz, nella categoria dei cocktail già messa in discussione, a base di prosecco e limoncino e che ha ancora meno concentrazione alcolica di una birra (5,4%) e quindi un perfetto abbinamento salute, sicurezza e piacere».