SCOPRI L'INCANTO DI AIX-EN-PROVENCE: STORIA, ARTE ED ELEGANZA NELLA CITTÀ DELLE MILLE FONTANE

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Potrei suggerirvi moltissime buone ragioni per vedere Aix-en-Provence: Cézanne ad esempio, oppure il Musée Granet, le sue fontane gorgoglianti dove tutti si rinfrescano in estate, ma anche  il coloratissimo mercato dei fiori, un trionfo di profumi inebrianti o i suoi caffè coi calissons.......

Però il motivo per cui vi suggerisco di visitare Aix-en-Provence o inserirla in un itinerario nel sud della Provenza è che questa città è un mix di tutto quello che la Francia può offrire: è elegante, come sanno essere le metropoli francesi settentrionali, ma allo stesso tempo possiede tutto lo charme della più profonda Francia del sud, con il sole accecante che accende i maestosi palazzi signorili, dai portali scolpiti nella pietra, è densa di cultura, non a caso Cézanne è nato qui, ma allo stesso tempo è piena di vita e divertimento. I suoi festival, come il Festival d'Aix-en-Provence, attirano visitatori da tutto il mondo con spettacoli di musica, opera e teatro. Ad ogni angolo troverete musei ricchi di storia, ma è anche una città spumeggiante, con i suoi locali dai tavolini all’aperto, la sua atmosfera rilassata che invita a flâner, ovvero a passeggiare senza fretta, godendo del suo fascino lungo il dedalo di viuzze strette e di piazzette nascoste, con lo sguardo rivolto alle tante botteghe di antiquari, ai negozi di artigianato e di prelibatezze gastronomiche, ma soprattutto al tripudio di colori dei suoi mercati settimanali.

Noi l'abbiamo visitata per voi. Sono molte le cose che si possono fare in centro, ma anche i dintorni meritano una visita. Abbiamo quindi cercato di creare una mini guida che possa tenere conto di tutto, dedicando a questa cittadina lo spazio che merita.

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- Cours Mirabeau, il  biglietto da visita di Aix-en-Provence

Iniziamo la nostra passeggiata alla scoperta di Aix-en-Provence da Place de Gaulle, l’ingresso della città dove ammirare la  statua bronzea, donata alla città da Gabriel Sterk, nel 2006, che raffigura Cézanne con il suo inconfondibile abbigliamento, in spalla tele e colori e lo sguardo rivolto verso la fontana e più lontano all'orizzonte verso MontagneSainte-Victoire che tanto amava. Da qui parte Corso Mirabeau, il largo viale alberato che divide la città vecchia (a sinistra) da quella nuova (a destra). In passato Corso Mirabeau era una strada per il passaggio delle carrozze, oggi invece ai due lati si trovano caffè, se passate di qui all'ora dell'aperitivo non perdetevi un Kir Royal o un pastis, ristoranti, negozi e magnifici palazzi del diciassettesimo e diciottesimo secolo, spesso con bellissimi balconi dalle balaustre in ferro battuto. Tra questi spicca l’Hôtel Maurel de Pontevès,  al civico 38, un hotel particulier costruito intorno al 1650, con la pietra delle cave di Bibémus e caratterizzato da un balcone retto da due giganteschi atlanti scolpiti, simbolo del barocco di Aix.

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Elemento emblematico della città è l’acqua, tanto che Aix è anche detta la città delle cento fontane. Su Corso Mirabeau ce ne sono ben quattro.

- La fontana de la Rotonde, in Place de Gaulle, costruita nella seconda metà del 1800 per celebrare l’arrivo dell’acqua in città. In cima ci sono tre statue di donne, figure allegoriche che rappresentano i tre centri più importanti della Provenza: Marsiglia simbolo dell’Agricoltura, Aix-en-Provence simbolo della Giustizia e Avignone simbolo delle Belle Arti.

- La fontana dei Nove Cannoni, quasi completamente avvolta dalla vegetazione che nasconde le sculture.

- La fontana dell’Acqua Calda, ricoperta di muschio (tanto da essere a volte anche chiamata la fontana del Muschio), da cui esce acqua termale a trentaquattro gradi.

- La fontana di Roi René, alla fine del Corso: la statua del re ha nella mano sinistra un grappolo d’uva moscata, perché fu proprio lui ad introdurre questa varietà d’uva in Francia.

Se siete golosi imperdibile una sosta alla Maison Bechard per assaggiare i calissons più buoni della città!

I Calissons d’Aix sono biscottini a base di pasta di mandorle e melone candito, ricoperti da una glassa bianca di zucchero. Hanno un’origine regale e antica:pare siano stati creati da Maurice Farine, pasticciere di Renato d’Angiò, duca di Provenza e sovrano di Napoli e Sicilia per celebrare le nozze del suo signore con Jeanne de Laval, nipote del re Carlo VI di Francia. La ricetta, come rivela lui stesso: “un terzo di zucchero, un terzo di mandorle, un terzo di melone candito ed un gran terzo di passione”.

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- Centro Storico, un labirinto di strade acciottolate, piazze ombreggiate e fontane barocche

Due passi e da Cours Mirabeau e ci troviamo nel Centro Storico, un luogo dove ogni angolo racconta una storia e ogni pietra ha un passato. Dalle antiche chiese alle eleganti piazze ombreggiate, dalle fontane secolari ai palazzi nobiliari, questo quartiere offre un viaggio nel tempo e un'esperienza unica per chi desidera immergersi nella cultura e nella storia della Provenza, e precisamente sulla Piazza del Municipio, Place de l'Hôtel de Ville, dominata dalla Torre dell’Orologio, un simbolo iconico della città che risale al XVI secolo, che, oltre a ospitare un orologio, è dotata di una meridiana e un meccanismo che indica anche le stagioni. Il quadrante dell'orologio, infatti, cambia aspetto a seconda della periodo dell'anno: primavera, estate, autunno e inverno sono rappresentati da diverse figure che ruotano all'interno del meccanismo, offrendo così un modo unico di tenere traccia del tempo e delle stagioni. Se volete fare una pausa, questo è il luogo giusto: sedetevi a un tavolino in piazza e, gustando un caffè, osservate il quotidiano via vai di turisti a meno che non sia martedì, giovedì o sabato perché in questi giorni, in piazza, si svolge il mercato dei fiori e solo all'ora di pranzo i tavolini si riappropriano della piazza. 

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Si prende poi Rue Gaston de Saporta e tra un negozio dei famosi dolcetti di Aix e piccole boutique di saponi di Marsiglia e altri souvenir provenzali dai profumi così gradevoli, arriviamo alla cattedrale di Aix, un mix di stili architettonici che vanno dal romanico al gotico fino al barocco, raccontando secoli di storia e fede, dedicato a Saint Sauveur. La sua nascita risale al 400 d.C. legata alla trasformazione di un antico tempio romano dedicato ad Apollo, mentre le ultime decorazioni datano al periodo Barocco, ovvero al 1700. L’unicità del monumento é data, quindi, dalla possibilità di ripercorrere tutti i periodi di vita della chiesa cattedrale osservandone l’architettura. Imperdibile una sosta all'interno per ammirare il Battistero paleocristiano del V secolo e il Chiostro Romanico, esempio perfetto dell'architettura romanica provenzale, con capitelli scolpiti che raffigurano scene bibliche e mitologiche. Tra le opere d'arte più significative il Polittico del Buisson Ardent, un altare gotico del XV secolo dipinto da Nicolas Froment, che raffigura la Madonna e il Bambino circondati da episodi della vita di Mosè. Senza dimenticare le vetrate colorate, alcune delle quali risalenti al XIV secolo, raffiguranti scene della Bibbia e santi, che contribuiscono a creare un’atmosfera di spiritualità e contemplazione. Da non perdere anche Place d’Albertas, risalente al 18° secolo, circondata da eleganti edifici barocchi e rococò: fu edificata nel 1745 per volontà del marchese d’Albertas secondo lo stile delle piazze reali parigine e abbellita dalla sua magnifica fontana.

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Se avete un certo languorino passate da passage Agard, l’antico convento dei Carmes, un angolo nascosto di Aix che collega il Cours Mirabeau al Palazzo di Giustizia vi attende La Fromagerie du Passage, un ristorante molto particolare: il piano terra, infatti, è un vero e proprio negozio di formaggi, ma i formaggi vengono serviti anche nel ristorante che si trova al secondo e terzo piano. La Francia è famosa in tutto il mondo per i suoi formaggi. Ne esistono più di… 1200: a pasta dura, di latte vaccino, caprino o di pecora, formaggio a pasta molle, formaggio erborinato... Se non amate il formaggio, nessun problema, ci sono molti altri piatti che potete provare: dalla tartare de Saumon (salmone), al filet de bar (spigola), all'entrecote a diverse insalate…all'hamburger con le patatine fritte......

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- Sulle tracce di Paul Cézanne con le borchie con la lettera C 

Paul Cézanne, nato nel 1839 ad Aix, è stato uno dei pionieri dell'arte moderna, spesso considerato il ponte tra l'impressionismo del XIX secolo e il cubismo del XX secolo. Le sue opere sono caratterizzate da un'attenzione particolare alla struttura e alla forma, influenzando profondamente artisti come Picasso e Matisse. Cézanne ha dedicato gran parte della sua carriera a dipingere il paesaggio della Provenza, con opere celebri come Mont Sainte-Victoire che riflettono la sua passione per la regione. La sua tecnica innovativa di costruire forme con il colore ha rivoluzionato il modo di vedere la pittura, ponendo le basi per l'arte moderna. Nonostante le difficoltà iniziali nel ricevere riconoscimento, il suo lavoro è oggi celebrato in tutto il mondo, con molte delle sue opere esposte nei più importanti musei. E ora guardate a terra: piccole borchie con la lettera C vi indicano che vi trovate sul Sulle tracce di Cézanne, una passeggiata che vi porta a conoscere la città come l'ha vissuta l'artista. Il percorso inizia vicino alla statua del pittore, presso l'Ufficio del Turismo, poi vi porta verso la Société des Amis des Arts, dove Cézanne espose tre volte. Si arriva poi al Collège Saint Mignet, dove l'adolescente Paul incontrò Emile Zola che dopo la morte del padre aveva lasciato Parigi e col quale visse anni spensierati. Il percorso prosegue poi passando davanti alle case della sorella e poi della moglie, Marie-Hortense Fiquet, prima di arrivare alla scuola d'arte Musée Granet, oggi considerato uno dei più bei musei di Francia, dove Cézanne frequentò le lezioni. Di borchia in borchia, il cammino porta al cimitero di Saint-Pierre dove visitare la sua tomba prima di dare un'occhiata alla casa natale al 28 di rue de l'Opéra. Qualche isolato più avanti, la famiglia Cézanne visse lì dal 1878 al 1881. In Cours Mirabeau si trovano l'antica cappelleria dove lavorava il padre e la casa della madre.

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Paul Cézanne amava anche incontrare i suoi amici alla brasserie Les Deux Les Deux Gaçons, punto di incontro per artisti, intellettuali e politici, quali Albert Camus, premio Nobel per la letteratura, il grande compositore Darius Milhaud, Winston Churchill, Edith Piaf  che la resero un simbolo della vita culturale e sociale della città. Si risale poi alla residenza dei Cézanne dal 1844 al 1850 e alla chiesa della Madeleine, dove l'artista fu battezzato. Altra tappa la casa di Joachim Gasquet, che posò per uno dei quadri più famosi di Cézanne, e poi alla casa della nonna, sulla strada per la scuola cattolica Saint-Joseph, dove Cézanne fu allievo. Al 23 di rue Boulegon si trova l'ultimo appartamento di Cézanne, molto vicino alla scuola locale dove studiò dal 1844 al 1850. La cattedrale di Saint-Sauveur ospitò i suoi funerali e la chiesa di Saint-Jean-Baptiste du Faubourg le sue nozze. 

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A ovest di Aix-en-Provence si trova una graziosa casa provenzale, circondata da un rigoglioso giardino, costruita a metà del XVIII secolo: la Bastide du Jas de Bouffan. Nel 1859, il padre di Paul Cézanne acquistò la casa e vi si trasferì con la famiglia. Il giovane artista dipinse dodici grandi composizioni direttamente sulle pareti, che in seguito vennero staccate. Il padre gli allestì anche un piccolo studio sotto il tetto, ma il pittore preferiva spesso dipingere nel parco. Nel 1899, due anni dopo la morte della madre, Paul Cézanne e le sue sorelle vendettero la casa e nel 1994 l'ultimo proprietario la lasciò in eredità alla città. La casa padronale e il parco sono stati inseriti nella lista dei monumenti storici nel 2001, ma attualmente è chiusa per ristrutturazione.

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- Il Quartiere Mazarino, elegante e raffinato con un pizzico di fascino storico e artistico

Il quartiere Mazarino, una zona ricca di storia e bellezza architettonica, è una tappa imperdibile per chi visita questa affascinante città. Situato a sud del Cours Mirabeau e pensato per accogliere la nobiltà e la borghesia dell'epoca si sviluppò intorno al 1646 su iniziativa dell'Arcivescovo Michel Mazarin, fratello del Cardinale Jules Mazarin. Le strade alberate che lo compongono seguono un preciso schema a griglia e sono fiancheggiate da ''hôtels particuliers'', dimore storiche di grande fascino. Tra i monumenti e gli edifici di rilievo, spiccano alcuni lungo il Cours Mirabeau, come l'Hôtel de Saint-Ferréol, oltre a palazzi situati in vie come Rue Mazarine e Rue Cardinale. Un nome di spicco legato al quartiere è quello di Émile Zola, che vi trascorse parte della sua gioventù, consolidando la sua amicizia con Paul Cézanne. Edifici di rilievo, strade alberate, ma anche fontane. Assolutamente da instagrammare la Fontana dei Quattro Delfini, progettata nel 1667 dall'architetto Jean-Claude Rambot. Testimonianza della maestria artistica e della raffinatezza della città durante quel periodo, raffigura quattro delfini che spruzzano acqua, un simbolo di vitalità e prosperità. Non mancano poi luoghi di interesse culturale, primo fra tutti, vicino alla Chiesa di Saint-Jean-de-Malte, situato nell’antico palazzo di Malta e classificato tra i più belli di Francia, il Musée Granet, uno spazio culturale che oltre a capolavori di Rembrandt, Ingres e altri maestri, nella sua collezione conserva 10 tele di Cézanne oltre ad una raccolta di acquerelli e disegni che, per motivi di conservazione, viene esposta al pubblico ogni tre anni. Ammirare le sue opere nel luogo dove il giovane Paul ha mosso i primi passi nel mondo dell’arte dà una certa emozione. E’ qui, infatti, che, tra il 1857 e il 1862, si esercitava copiando alcune opere della collezione dell’Ordine di Malta, tra le quali Le baiser de la muse di Frillié, Le prisionnier de Chillon di Edouard Dubuffet o Pêches dans un plat, opera di scuola francese del ‘600 la cui eco si può intravedere in molte delle composizioni di nature morte realizzate dall’artista durante la sua carriera.

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Se volete trascorrere momenti tranquilli tra il profumo della cultura e i dolci aromi del tè o del caffè, il top è il Café Caumont, all'interno dell'Hôtel de Caumont – Centro d’Arte, un centro culturale con salon de thé dove si possono gustare anche torte e altre prelibatezze. Il locale ospita inoltre esposizioni temporanee di fotografia e pittura, e durante l’estate il giardino alla francese viene allestito per serate jazz. Attualmente è possibile ammirare una mostra dedicata a Pierre Bonnard e all'influenza dell'arte giapponese su di lui. Si tratta della prima mostra sull'argomento che mostra come Bonnard, un tempo noto come "Nabi très Japonard", abbia incorporato l'estetica dell'arte giapponese nel suo trattamento dello spazio, del tempo e del movimento, creando opere che si allontanano dal naturalismo e dall'impressionismo. Le opere del pittore francese, in mostra fino al 6 settembre, sono esposte accanto a stampe giapponesi per illustrare le loro corrispondenze e affinità formali, nonché l'importanza di questa fonte di ispirazione per l'artista. La mostra è supportata da prestiti eccezionali provenienti dalla collezione Georges Leskowicz e dal Musée Bonnard, Le Cannet.

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- Carrières de Bibémus: un viaggio nell'Impressionismo di Paul Cézanne tutto da instagrammare

Subito fuori città, le Carrières de Bibémus offrono una straordinaria combinazione di bellezza naturale e storia artistica. Attive già dall'epoca romana, queste cave furono una fonte di pietra per molte costruzioni nella regione. Nel XIX secolo, le cave furono progressivamente abbandonate, trasformandosi in un paesaggio naturale di rara bellezza, caratterizzato da scogliere di pietra dorata e vegetazione rigogliosa. Queste antiche cave sono diventate celebri grazie a Paul Cézanne, che le scoprì nel 1895 e ne fu immediatamente affascinato. Le formazioni rocciose, i giochi di luce e ombra e i colori vivaci delle cave divennero soggetti centrali nei suoi dipinti. Tra il 1895 e il 1904, Cézanne realizzò numerose opere raffiguranti Bibémus, utilizzando la caratteristica tecnica a pennellate brevi e dense che contraddistingue il suo stile.

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Tra queste "Bibémus Quarry" (1898) e "Rochers à Bibémus" (1895-1899), quadri oggi considerati capolavori dell'arte moderna e testimoni dell'importanza del sito per l'artista. La visita alle cave, per garantire la preservazione del sito e offrire ai visitatori un'esperienza approfondita, è guidata e su prenotazione, con informazioni disponibili presso l'Ufficio del Turismo che gestisce il sito. Il percorso attraversa i punti chiave delle cave, con soste nei luoghi rappresentati nei dipinti di Cézanne. Le guide esperte, come Sonia Gonzini, forniscono spiegazioni dettagliate sull'importanza storica e artistica del sito, offrendo anche aneddoti sulla vita e il lavoro di Cézanne. Sia che siate appassionati di Cézanne, di paesaggi mozzafiato, o semplicemente alla ricerca di un'esperienza culturale arricchente, ma anche se come la maggior parte di noi postando una foto su Instagram vi aspetta tanti like, le Carrières de Bibémus sono uno dei luoghi da visitare e, magari, scatterete la foto della vita.

- Novità 2025

Dal 28 giugno al 12 ottobre 2025

Una grande mostra sarà organizzata al museo Granet in occasione dell'apertura al pubblico della bastide di Jas de Bouffan, residenza della famiglia Cézanne. Un centinaio di opere saranno riunite sul tema del rapporto del pittore con questo luogo emblematico, un tema mai esplorato prima in una mostra, che conferisce a questa mostra un fascino unico.

- Apertura della Bastide du Jas de BouffanCasa di famiglia da 40 anni, luogo di creazione di opere. La casa di famiglia non è mai stata completamente aperta al pubblico prima.

Questo luogo mira a diventare nel 2025:

- Uno spazio espositivo di 1000 m² interamente dedicato a Paul Cezanne

- Un centro di interpretazione dedicato a Cézanne

- Sale espositive temporanee

La bastide stessa, gli edifici agricoli e i numerosi motivi del parco compaiono in 36 oli e 17 acquerelli.

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- Aix-en-Provence dove si trova e come arrivare

Grazie alla sua posizione privilegiata Aix-en-Provence può essere raggiunta facilmente utilizzando qualsiasi mezzo di trasporto e di conseguenza può essere tranquillamente scelta come meta per una semplice fuga romantica di qualche giorno.
L’aeroporto più vicino è quello di Marsiglia, utilizzato anche come hub dalla compagnia irlandese Ryanair  la quale opera una serie di voli dai più importanti aeroporti italiani (Bergamo, Roma, Venezia, Napoli). Lo scalo marsigliese si trova a soli 20 chilometri dalla cittadina provenzale ed è collegato ad essa grazie ad un ottimo servizio di bus navetta.
Arrivando in treno la stazione di riferimento è la Gare d’Aix-en-Provence TGV che si trova a circa 15 chilometri dal centro città e che gestisce il servizio di treni ad alta velocità provenienti dalla capitale francese.
Volendo raggiungere Aix-en-Provence in auto, invece, si possono percorrere vari tratti autostradali: l’A7 – Route du Soleil che collega Lione a Marsiglia, l’A8 – Provencale che permette di attraversare Nizza e la Costa Azzurra e infine l’A9 – Languedocienne in direzione Spagna.

 

Invitata da Atout France Italia, My Provence, Ufficio del Turismo Aix en Provence

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