È arrivata l’estate, da sempre sinonimo di vacanze, relax e finalmente ferie. Ma se fino a un paio di estati fa programmare le ferie voleva dire dare uno sguardo ai voli, cercando le offerte migliori per una capitale europea, o telefonare a un’agenzia di viaggi per programmare un itinerario all’altro capo del mondo o ancora scorrere un catalogo di località esotiche incastonate in atolli corallini, gli strascichi della pandemia con l’invito forte a continuare a seguire le regole per evitare di fare passi indietro, le incertezze internazionali e la ripresa dell’inflazione portano, anche questa estate, molti italiani a scegliere vacanze di prossimità.
Un’estate a due passi da casa alla scoperta dei luoghi più vicini, degli scorci che si trovano a pochi chilometri da casa, di quei posti che, proprio perché eccessivamente prossimi e quotidiani, non abbiamo mai considerato di guardare con gli occhi di un visitatore.
Così si può scoprire, a pochi passi dal confine italiano, una meta non solo per un mordi e fuggi o per un caldo weekend, ma per una vacanza estiva a 360 gradi. Stiamo parlando di Mentone, bellezza sospesa tra mare e montagna con case colorate dai toni del giallo, rosa e arancione addossate le una alle altre, piccole vie che profumano di limone, spazi verdi per una boccata d'ossigeno nel cuore della città.......
Conosciuta per la Fête du Citron, che vede ogni anno, a febbraio, sfilare carri allegorici dalle luminosissime tonalità di giallo e arancione grazie a tonnellate di agrumi con cui vengono realizzate incredibili sculture, ma in realtà in grado di offrire tanto anche nel segno della natura, del patrimonio cultura e architettonico nonché del gusto e dello shopping.
Un gioiello da conoscere e da assaporare appieno che vi invitiamo a scoprire insieme a noi.
Spiagge: sole, mare e........
Mentone offre ai suoi visitatori chilometri e chilometri di spiagge che si estendono dal confine con l’Italia fino al paese successivo sulla costa Roquebrune-Cap-Martin. Spiagge soleggiate, affacciate su uno splendido mare limpido e cristallino, tra le più belle della Costa Azzurra. Spiagge tra bagni di sole e divertimento, famosi ristorantini e attrezzature sportive di prim'ordine, facilmente raggiungibili o dal carattere selvaggio..... E ancora attrezzate o libere, di ciottoli o di sabbia fine, accessibili anche agli animali come la Plage Hawaii, la stretta spiaggia di ciottoli, subito dopo il porto di Garavan, uno dei più grandi porti della Costa Azzurra con i suoi 770 posti barca, prediletta dagli amanti della quiete e dai pescatori o quella riservata ai non fumatori come la spiaggia di Fossan, vicino al Museo Jean Cocteau, ideale anche per gli amanti dell’abbronzatura e le famiglie che qui trovano giochi per i più piccoli.
Una delle migliori spiagge di Mentone è la scenografica Plage des Sablettes, incastonata come una gemma preziosa tra il Porto di Garavan e il Vieux Port, una bellissima cala di sabbia dorata che si allunga per circa 350 metri lungo il Quai Bonaparte con alle spalle le casette colorate della Vieille Ville che si specchiano su un mare quasi sempre calmo che sfuma dal verde chiaro al blu scuro, perfetto per una nuotata o un’escursione al largo. Un luogo per tutti i gusti, culto del dolce far niente, frequentato al tramonto per un aperitivo pieds dans l'eau mentre nella vicina Promenade du Soleil bar e locali si riempiono in attesa della movida.
Giardini: verde e relax
Gli amanti del verde saranno contenti di sapere che la città di Mentone è rinomata per la cura e l’attenzione dedicata ai fiori e alle piante. Gli eleganti giardini sono uno dei suoi elementi più caratteristici, testimonianza del fastoso periodo della Belle-Epoque quando la città richiamava reali e le più importanti personalità dell’imprenditoria e dello spettacolo d’Europa e non solo la sceglievano per trascorrere lunghi periodi di vacanza. Giardini tanto belli che molti hanno ottenuto il riconoscimento di “Jardin Remarquable” dal Comitato dei Parchi e Giardini di Francia (Comité des Parcs et Jardins de France). Sicuramente da visitare, alla periferia della città, in un quartiere chiamato Piccola Africa, il Maria Serena, rinomato per essere il giardino più temperato della Francia (la temperatura qui non è mai inferiore ai 5°C), con vista unica sul mare e sul centro storico di Mentone e un'importante collezione di palme, cycas e piante tropicali, una vera e propria serra all'aperto.
Altrettanto interessante il Giardino Botanico di Val Rahmeh, creato all’inizio del XX secolo da un generale britannico, Sir Percy Radcliffe, come omaggio all’adorata moglie e acquistato nel 1957 da Miss May Campbell, una ricca e facoltosa donna inglese appassionata di fiori, organizzato in aree tematiche, tra cui regioni tropicali e subtropicali, alberi da frutto e persino uno speciale settore dedicato a piante medicinali e culturali, magiche e tossiche senza dimenticare l'idilliaco stagno delle ninfee con la meravigliosa vista del mare sullo sfondo. Ma il più bello tra i giardini di Mentone è sicuramente La Citronneraie, che come si può ben intuire dal nome è dedicato alle piante di limone, il frutto tipico della zona che si lega indissolubilmente alla città. Per chi vuole trovare angoli all'ombra in cui ripararsi dopo una passeggiata nelle giornate più calde, davanti al Casino Barrière, aperto tutti i giorni dalle 10 del mattino a notte inoltrata, le comode panchine dei Giardini Biovès, passeggiata di 800 metri, allestita sulla copertura del fiume Careï, lo attendono tra prati fioriti, essenze esotiche, sculture e fontane.
Festival della Musica classica: 29 luglio al 13 agosto
Evento unico sulla Costa e uno dei più vecchi e prestigiosi d'Europa, fondato nel 1950 dall'interprete ungherese André Böröcz, il Festival musicale di Mentone, che ha saputo imporsi anche a livello internazionale sia per la qualità della programmazione proposta sia per la sua cornice eccezionale, accoglie tutti gli anni, per una quindicina di giorni, tra luglio e agosto, davanti al porto, sul sagrato della Basilica di San Michele Arcangelo, i concerti dei più grandi artisti classici del mondo. Negli anni si sono esibiti qui, solo per fare qualche nome, la pianista portoghese Maria João Pires, insignita nel 2002 del prestigioso IMC-Unesco International Music Prize, il violoncellista francese Gautier Capuçon, chiamato lo strumento dalla voce umana col suo Matteo Goffriller del 1701, ma anche la soprano tedesca Diana Damrau, una delle voci più ammirate del momento, eccelsa sia nei ruoli lirici leggeri dell'opera italiana e francese sia nel repertorio lirico tedesco. Ai concerti sul sagrato della basilica di San Michele, la bella chiesa allocata ai confini del quartiere medioevale, in cima ad una scalinata, che vedono come direttore artistico Paul-Emmanuel Thomas, altri concerti, a ingresso libero, in altri luoghi mitici di Mentone, il piazzale Francis Palermo, il giardinetto pubblico degli "Etats-Unis", il palazzo Europa o ancora il piazzale delle Sablettes, permettono di mettere in evidenza giovani talenti o rivelazioni della scena emergente.
Informazioni dettagliate su artisti e concerti su www.festival-musique-menton.fr.
Il Museo Jean Cocteau e il Museo dei Bastioni
Tra i tanti bei musei, dal 2011 lo skyline della città è stato modificato dal Museo Jean Cocteau che domina la piazza del mercato comunale, il colorato Marché des Halles, eletto “più bel mercato della Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra” nel 2019, dove vi consigliamo una sosta per conoscere la gente del posto e una serie di prodotti alimentari freschi, oltre che bancarelle di ogni tipo. Uno scrigno di cemento e acciaio, che si sfrangia ai bordi, aprendosi così ai blu del cielo e del mare e creando affascinanti giochi d’ombra, firmato dell'architetto che vanta con orgoglio origini umbre, Rudy Ricciotti, dedicato al celebre scrittore regista, poeta e sceneggiatore francese, uno dei più versatili del Novecento, nato a pochi chilometri da Parigi, ma che aveva fatto della cittadina sulla costa la sua dimora d'elezione e dove ha lasciato, all'Hôtel de Ville i bellissimi affreschi della Sala dei Matrimoni: un’opera rara nel suo genere con decori narrativi di giovani fidanzati con tanto di cappello tradizionale di Mentone per la giovane donna e lui col classico berretto da pescatore. All'interno della costruzione futuristica che si sviluppa su un piano terra comprendente 700mq di collezione permanente, 275mq per le esposizioni temporanee più caffetteria e bookshop e un piano interrato che alloggia invece l’archivio, l’atelier pedagogico e gli uffici, oltre 2000 opere dell’artista, esposte insieme a quelle di altri importanti artisti del suo entourage, grazie all'eccezionale donazione di Severin Wunderman, ricco mecenate d'origine ebrea, nato in Belgio, esule negli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale, diventato un nome eccellente nel campo dell'orologeria di lusso e collezionista di Cocteau e di artisti come Modigliani, De Chirico, Miro che dopo avergli intitolato un museo in California, fece tornare in Francia gran parte della sua collezione a patto che il comune di Mentone si impegnasse a costruire un nuovo museo per ospitarle.
Il biglietto d’ingresso è comprensivo anche del Museo dei Bastioni che si trova vicino al porto. Si tratta di bastioni secenteschi situati proprio di fronte al mare che furono restaurati proprio per volere dell'autore de “I ragazzi terribili” per farne un museo delle sue opere.
Il museo è chiuso in questo momento a causa di lavori dovuti al maltempo.
Mentone golose: tradizione e stelle Michelin
Crogiolo di culture, nei più di 140 ristoranti, tra la città vecchia e il porto, sono presenti tutti i tipi di cucina: dalla cucina francese tradizionale a quella locale come anche le specialità straniere. Pertanto, non è di certo difficile trovare quello che meglio può soddisfare i propri gusti personali. Ma sicuramente la più gettonata è la cucina locale dove l’arte culinaria francese e italiana si fondono, realizzando un meraviglioso connubio di sapori, colori e profumi. Ovviamente, trovandosi sul mare, la parte del leone la fanno i piatti di pesce fresco. Se siete amanti del pesce e delle cozze, vi consiglio il Ristorante Les Enfants Terribles, in Quai Bonaparte, dove Christophe e il suo chef italiano vi propongono oltre a cozze con patatine fritte o i classici piattoni di ostriche, un Plateau de Coquillage da urlo, nel quale si possono trovare cozze, vongole, granchi, ostriche, gamberi, ricci......in sostanza un vero e proprio inno al mare.
Per gli amanti dello street food, tra le bancarelle accanto al mercato coperto e i piccoli negozietti della Vieille Ville non perdetevi la Socca, una sorta di farinata fatta di ceci e pepe macinato fresco da abbinare con un buon bicchiere di vino, magari rosé, della Provenza, la Pichade mentonnaise, una sorta di pizza senza mozzarella, o il Barbajuan, un raviolo fritto ripieno di bietola e ricotta.
Ma Mentone è anche la "patria" del leggendario Mirazur, il ristorante 3 stelle Michelin dove, Mauro Colagreco, miglior chef del mondo per la World’s 50 Best 2019, con una brigata di ragazzi under 35 provenienti da una quindicina di Paesi diversi, propone piatti leggeri, colorati, contemporanei che sono il risultato della personale reinterpretazione di tutte le diverse culture che ha incrociato nel corso della sua vita, dal dna italo-argentino ai cuochi francesi con cui ha lavorato, al Brasile dell’amata moglie fino alla cultura locale e all'ambiente naturale del confine franco-italiano dove si trova il ristorante. Ristorante che oltre alla prelibata cucina propone anche un’esperienza inedita: la visita privata ai giardini di piante aromatiche e all’orto dello chef. Più di 150 specie coltivate nel pieno rispetto della biodiversità. Infatti Colagreco, oltre le tre stelle si è guadagnato pure la stella verde dalla Guida Michelin, riconoscimento che va ai locali impegnati in un approccio sostenibile alla gastronomia.
Se nonostante tutte queste prelibatezza, la pizza è ancora la vostra scelta, Mauro Colagreco, vi aspetta a Pecora Negra, la pizzeria nata proprio dirimpetto al vecchio porto di Mentone, sull’Esplanada de Sablettes, che guarda sul mare e mette insieme tutte le qualità di un locale informale e per tutte le tasche: menu di facile fruizione diviso tra pizze e qualche passepartout della cucina locale come insalata nizzarda, ratatouille, focacce condite, Socca, spesa media che si aggira sui 20 euro, orario di apertura no stop, dalle 11 alle 23. E una settantina di posti a sedere, tra l’interno e il dehors sulla passeggiata del porto. Tra le pizze si sceglie tra Margherita, Marinara, Diavola, Genovese, Cacio e pepe… e la Pizza del momento, quella ispirata dal mercato del giorno. Da bere birra artigianale e vini naturali.
Città vecchia: anima antica e colorata.
Un incantevole dedalo di stradine e scalini che partono dalla zona del porto, piazzette ombreggiate che si affacciano sul mare, casette colorate dai toni del giallo, rosa e arancione con persiane che filtrano la luce, preservandole dagli assalti del sole, campanili lungo i quali si arrampicano filari di erica, tetti con tegole di vernice e piccoli monumenti locali che raccontano la sua storia e non solo, negozi di brocanteur dove scovare vecchi cimeli art nouveau e negozietti artigianali dove acquistare prodotti tipici come lavanda, il Limoncello fatto con i limoni locali, marmellate e confetture e cesti di paglia, ecco città vecchia di Mentone, una vera chicca da scoprire. Una visita da non perdere durante una passeggiata è sicuramente quella a due grandi esemplari di arte e architettura barocca: la Basilica di San Michele dalla quale è possibile godere di un’incantevole vista del panorama fino a Ventimiglia e, qualche gradino più in alto, la Cappella dei Penitenti Bianchi.
Elevata al rango di "basilica" per decreto di Papa Giovanni Paolo II nel 1999, la chiesa di San Michele, progettata dall’architetto genovese Lorenzo Lavagna nel Seicento con il suo campanile, il "Campanin", punto focale nel panorama della città per chi viene dal mare, si apre su un’elegante piazza, sede del Festival di Musica Classica, con vista mozzafiato sul paesaggio mare e pavimentazione a risseu completamente ristrutturata sul disegno originale nel 2006 con l'utilizzo di più di 250.000 ciottoli bianchi e neri. All’interno le tre navate a quattro campate formano una croce latina, mentre un arco trionfale la separa dal coro, decorato con stucchi e lesene marmoree. L’altare in marmi policromi è sormontato da una statua lignea dipinta del 1820 rappresenta San Michele che uccide il dragone. Le cappelle laterali sono ornate di retabli, di cui uno dedicato alla patrona monegasca Santa Devota. In cima alla collina, con vista tutta instagrammare, il Cimitero del Vecchio Castello, un suggestivo camposanto, che per stile architettonico e scultoreo delle sue tombe dimostra la stretta parentela, seppur in piccolo, con il genovese Staglieno dove riposano insieme a tanti italiani, nobili e intellettuali polacchi, russi, inglesi e tedeschi che in vita aveva scelto Mentone per l’amenità del suo clima e la bellezza dei suoi luoghi, che hanno scelto di poter godere per l’eternità della sua bellezza.
Come arrivare a Mentone
Arrivare con l’auto è molto semplice. Basta prendere l’autostrada dei fiori A10 Genova-Ventimiglia e proseguire sull’autostrada francese A8 fino all’uscita 59 o prendere l’uscita Ventimiglia sull’Autostrada A10 e seguire la direzione Mentone via la strada litoranea.
www.menton-riviera-merveilles.fr