È iniziato il countdown per la XIII edizione di “Florence Biennale. Mostra internazionale d’arte contemporanea e design” che si terrà alla Fortezza da Basso di Firenze dal 23 al 31 ottobre 2021, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, della Regione Toscana, del Comune di Firenze e di ADI – Associazione per il Disegno Industriale (Delegazione Toscana). Quest’anno la mostra si presenta in una diversa dislocazione rispetto al passato, poiché occuperà sia il piano terra del Padiglione Spadolini (che ha già ospitato le ultime due edizioni), sia il Padiglione Cavaniglia; quest’ultimo sarà teatro di un progetto nuovo e particolare, messo a punto dal curatore artistico indipendente Fortunato D’Amico, i cui dettagli saranno svelati nel mese di settembre. Come nelle precedenti edizioni, è prevista la partecipazione di circa 500 espositori, tra artisti e designer provenienti dai cinque continenti che mostreranno le loro realizzazioni e parteciperanno al concorso per aggiudicarsi il Premio “Lorenzo il Magnifico” (per l’arte) e il Premio “Leonardo da Vinci” (per il design), secondo il giudizio della giuria internazionale che sarà formata per l’occasione, e altri premi speciali. Le iscrizioni sono ancora aperte e lo rimarranno almeno fino al 31 luglio prossimo, per dar modo anche agli artisti dei paesi colpiti duramente e più a lungo dalla pandemia di partecipare alla Florence Biennale nel pieno rispetto delle regole sanitarie internazionali.
IL TEMA DELL’EDIZIONE 2021 Il tema della XIII edizione di Florence Biennale - “Eternal Feminine - Eternal Change. Concepts of Femininty in Contemporary Art and Design” - stavolta si incentra sull’universo policromo e multiforme della femminilità, che verrà analizzato e sviscerato nelle sue molteplici sfaccettature, muovendo in due direzioni ben precise. Da una parte, l’idea di femminilità nella sua essenza immutabile, capace di ispirare alcune tra le creazioni artistiche e letterarie più importanti della storia dell’umanità e che origina dal culto primordiale della Grande Madre per giungere fino a Beatrice di Dante Alighieri e al “Femineo eterno” (ossia l’Eterno Femminino) di Goethe: l’idea della femminilità come riflesso della divinità, come amore spirituale che solca i confini del tempo, come fonte di purificazione ed elevazione, e come forza dell’universo che tutto forma e tutto sostiene. Dall’altra parte, l’idea del mutamento perenne che caratterizza il mondo contemporaneo e che investe anche la femminilità, in perenne trasformazione grazie alla spinta di movimenti sociali e culturali come quelli che si sono sviluppati attorno ai femminismi e alle comunità LGBTQ+. Dalla rivoluzione sessuale degli anni Sessanta alle battaglie per le pari opportunità, fino al dibattito sulle identità di genere, sono innumerevoli gli stimoli che hanno portato a ridefinire il concetto di femminilità, aumentandone ancor di più la complessità e la multidimensionalità.
I PRIMI DUE PREMI ALLA CARRIERA: VIVIENNE WESTWOOD E MICHELANGELO PISTOLETTO Sin dalle prime edizioni, tra le caratteristiche salienti della Florence Biennale vi è sempre stata l’attribuzione di premi alla carriera a personaggi distintisi per meriti artistici e/o per il loro contributo alla cultura: basti ricordare i riconoscimenti a Marina Abramović, Christo e Jean-Claude, Franco Zeffirelli, Anish Kapoor e David Hockney, tanto per citarne alcuni. I nomi dei primi due destinatari dei Premi alla carriera, che saranno assegnati durante la XIII edizione della manifestazione, sono quelli della celebre stilista e attivista inglese Vivienne Westwood e dell’artista piemontese Michelangelo Pistoletto, esponente della cosiddetta “Arte povera”. Vivienne Westwood (vedere scheda di approfondimento) riceverà il Premio “Leonardo da Vinci” alla carriera (per il Design) “in riconoscimento di una produzione creativa rivoluzionaria che ha segnato la storia del design della moda nel corso degli ultimi cinquant’anni, cambiando e ampliando il concetto di femminilità, e per aver ideato e promosso campagne innovative con l’obiettivo di proteggere la vita sulla nostra Madre Terra”. All’Artista, che sarà presente in Biennale insieme ad Andreas Kronthaler suo compagno nella vita privata e in quella professionale, verrà dedicato uno spazio espositivo che ripercorrerà le tappe principali della sua carriera. Michelangelo Pistoletto (vedere scheda di approfondimento) riceverà il Premio “Lorenzo il Magnifico” alla carriera (per l’Arte) “per la continuità della ricerca, condotta per oltre sessant’anni in ambito artistico e interdisciplinare, che ha portato contributi di fondamentale importanza non solo alle discipline artistiche ma anche a quelle umanistiche, scientifiche, e sociali”. L’Artista proporrà in Biennale il suo Terzo Paradiso, insieme alle opere di decine di altri militanti dell’arte che animeranno il progetto allestito nel Padiglione Cavaniglia. A questi primi riconoscimenti alla carriera - cui se ne affiancheranno altri che saranno annunciati nelle prossime settimane - si aggiungono anche il “Premio del Presidente” alla 28enne visual artist ungherese Flora Borsi, nota a livello mondiale per la serie di iconici autoritratti con gli animali, e all’illustratore australiano Jim Tsinganos, i quali saranno “Guests of Honour” della XIII Florence Biennale, in quanto vincitori di un concorso internazionale realizzato in collaborazione con Art Market Magazine e Lens Magazine. I lavori dei due artisti sono stati scelti per l’immagine-coordinata dell’intera manifestazione. Tra i tanti progetti ospitati in occasione della XIII Florence Biennale, figura anche un’importante mostra, realizzata in collaborazione con ADI – Associazione per il Disegno Industriale (Delegazione Toscana) e il nuovo ADI Museum, che includerà una selezione dei Compassi d'Oro e Menzioni d’Onore (uno per ogni delegazione italiana), garantendo la presenza delle eccellenze italiane nel campo del design. Istituito nel 1954, il “Premio Compasso d'Oro ADI” è infatti il più antico e il più autorevole premio mondiale di design. Da segnalare infine che alla Florence Biennale, tra le varie iniziative collaterali, vi sarà anche uno spazio per la solidarietà con una mostra di opere di giovani artisti disabili provenienti da quattro centri diurni Aquilone della provincia di Firenze: Figline Valdarno, Rignano sull’Arno, Tavarnelle e Tavarnuzze.