La natura ce li regala, puntuali e rossissimi, ogni mese di maggio.
Etici, invece, li declina in sfumature soft e raffinate, delicate e facilmente abbinabili e, con tutti quei papaveri, fa sbocciare le bluse e i vestiti più romantici e carismatici, perfetto preludio d’estate.
Li ha scelti perché sono fiori straordinari: da sempre mescolano i loro semi a quelli dei cereali, seguendo l’uomo nel cammino della civiltà.
I papaveri prosperano sui campi di grano, ma accendono anche i prati abbandonati, gli argini delle strade, i terreni incolti.
Non hanno pretese, non temono la siccità, nessuno li ha mai piantati né si cura di loro eppure diventano delle piccole meraviglie che creano distese emozionanti e fragili.
Con loro la primavera entra nel vivo e la sorpresa fa sobbalzare il cuore. Per tutti questi motivi Etici li ha eletti a una delle sue stampe predilette di stagione, facendo spiegare quei petali delicati e selvaggi sui suoi tessuti 100% naturali, che plasmano bluse di viscosa o abiti di cotone e lino.
Questi sono i suoi “terreni” speciali, frutto di un grande impegno, di tanta ricerca, di una lungimiranza e di un amore per la natura che hanno portato l’azienda, forte dei suoi 25 anni di storia, ad annullare la percentuale di fibre sintetiche presente nei tessuti.
I campi di papaveri fashion, inoltre, sono stampati attraverso processi certificati che riducono drasticamente l’utilizzo di acqua e garantiscono il minimo impatto sull’ambiente. E poi, ci sono loro: quelle forme versatili e inclusive di cui Etici è orgogliosa, che rendono la vita facile perché sono studiate minuziosamente affinché le silhouette femminili tutte possano essere accolte con un garbo che cela tagli sapienti, che si tratti di uno scollo a V misurato, di sfondi piega astuti e danzanti, di una cintura sottile che esalta, di maniche della giusta ampiezza e di volumi boxy che cadono e pennello sulle curve, senza segnare, senza ingoffare.
Della loro bellissima semplicità, ci si innamora.