Ispirata dal lavoro di architetti e designer pionieri della modernità, la sfilata parigina Paul Smith AW23 mostra nuove interpretazioni del tailoring, una rivisitazione contemporanea dei tessuti tradizionali ed un collage di stampe astratte.
Una struttura narrativa più sciolta lascia il posto a una collezione più elaborata che esplora la forte eredità sartoriale e l’esperienza del brand per le stampe. Come il movimento modernista che l’ha ispirata, la silhouette della collezione si evolve da linee nette e geometriche a linee più morbide. Capispalla impermeabili e antivento sono abbinati a pantaloni sartoriali dal taglio pulito, mentre le camicie oversize e le cravatte si trovano sotto strati sartoriali e tecnici. Altrove, pantaloni lunghi e sartoriali che si aprono voluminosi grazie a bottoni automatici regolabili e a spacchi laterali, sono abbinati a cappotti, bomber corti e giacche blouson.
L’evoluzione del completo tre pezzi, introdotto per la prima volta nella collezione SS23, continua questa stagione con un gilet girocollo e una giacca dalla linea affusolata. Un altro motivo distintivo di Paul Smith – la Signature Stripe – è stato sviluppato anche per l’AW23 con la Shadow Stripe tono su tono in rilievo su capispalla, accessori e calzature in bianco e nero.
La palette di questa stagione presenta sorprendenti interruzioni di nero, grigio, bianco e un vibrante blu cobalto che fungono da contrapposizione grafica al calore dello schema autunnale di base composto da bordeaux marrone e malva.
Lo show si è svolto presso l’American Cathedral di Parigi, simbolo di richiamo gotico in città. Per la seconda stagione la musica, mix di generi hip-hop, jazz, groove, dub, afrobeat e funk, è stata curata dal famoso DJ britannico Gilles Peterson per rispecchiare il tono audace della collezione.