Il presidente della Società Italiana di Medicina Estetica, Emanuele Bartoletti, alla luce dei continui attacchi a questa professione scatenati dai recenti fatti di cronaca, invita tutti a fare un distinguo tra i professionisti seri, adeguatamente formati nel campo della medicina estetica, attraverso scuole e master anche di durata quadriennale e tutto il sottobosco di medici estetici ‘improvvisati’ e di personale non medico che abusivamente effettua trattamenti a base di filler e botox. Necessaria una più stretta regolamentazione e una maggior informazione al pubblico
Con l’aumentare del numero delle procedure di medicina estetica, si rischia di trovare medici senza scrupoli o troppo accondiscendenti verso richieste del tutto prive di senso. Purtroppo, infatti, la legge italiana non richiede di essere medici specialistici per poter praticare la medicina estetica, quindi la possibilità di incorrere in figure professionali non all’altezza si fa seriamente concreta, a danno dei professionisti seri e soprattutto dei cittadini. “È vero, la medicina estetica non è una specializzazione universitaria, ma questo non significa che ‘non esista’ - commenta il presidente della Società Italiana di Medicina Estetica SIME, Emanuele Bartoletti – Esiste la Società Italiana di Medicina Estetica SIME, nata 50 anni fa e che ora conta quasi 1000 soci medici, accreditata al Ministero della Salute come le altre società scientifiche che hanno facoltà di promulgare linee-guida e sta attualmente lavorando alla stesura di 2 ‘Raccomandazioni di Buone Pratiche Cliniche Assistenziali’ insieme altre società scientifiche. Di una di queste, quella sulla gestione delle complicanze da filler, è capofila insieme alla Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica SICPRE.
Non solo: esistono numerosi Master Universitari che preparano i medici a poter essere medici estetici, ed esistono alcune scuole gestite da società scientifiche accreditate al Ministero della Salute, della durata di 4 anni, che diplomano medici chirurghi a li mettono in condizioni di poter essere medici estetici con le competenze per eseguire bene questo mestiere allo stesso livello di qualsiasi altra specializzazione.
Infatti alcuni Ordini dei Medici Provinciali – Roma, Milano, Napoli, Palermo, Messina, Perugia, Catanzaro, Vibo Valentia, Siracusa, Forlì-Cesena, Frosinone, Rieti e Catania – hanno attivato dei ‘Registri dei Medici Estetici’ ai quali possono iscriversi solo medici che abbiano conseguito un Master in Medicina Estetica o abbiano frequentato Scuole quadriennali con determinate caratteristiche di qualità e che siano gestite da Società scientifiche accreditate. Esiste poi dal 1994 un Ambulatorio Ospedaliero di Medicina Estetica per il Benessere Psicofisico nella Patologia presso l'Ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola che ad oggi ha realizzato oltre 800 mila prestazioni tra terapie e prime visite. E sono oltre 2000 i medici in Italia che sono a tutti gli effetti ‘Medici Estetici’ formati da Scuole accreditate e Master universitari che eseguono molto bene, con coscienza, etica e competenza il loro mestiere.
Poi esistono i botox bar, i centri di medicina estetica nei quali la regola è che un paziente non deve uscire senza che si sia sottoposto ad un qualsiasi trattamento anche se non ne ha bisogno, gli odontoiatri ai quali è stato permesso per legge e non per competenza di fare medicina estetica senza la definizione di un percorso formativo, i non medici che vanno a domicilio a distribuire iniezioni di qualsiasi cosa o anche medici che si ‘vendono’ come medici estetici solo perchè hanno frequentato un corso aziendale di qualche ora per imparare a fare il filler sulle labbra.
Perchè parlare solo di questi e non parlare di tutti quei medici che invece hanno sacrificato anni della propria vita ad imparare a fare un mestiere che se ben eseguito è un mestiere meraviglioso e che permette ai pazienti di ritrovare il proprio benessere psicofisico, di prevenire i danni da invecchiamento (tra cui anche i tumori cutanei), di vivere bene e meglio con sé stessi rischiando il meno possibile? Perchè non dare ai medici preparati la possibilità di aprire uno studio di medicina estetica? Perchè i tanti medici coscienziosi e preparati devono pagare per la scorrettezza di pochi altri?”
la SIME si adopererò affinché in Puglia i nostri colleghi possano tranquillamente eseguire la medicina estetica in studio autorizzati, che stiamo lavorando affinché il registro dei Medici estetici diventi nazionale e disponibile in tutti gli ordini dei medici d'italiano perché è giurò che un paziente sappia se il medico al quale si rivolge è un medico preparato oppure no e lavoriamo anche affinché la politica possa dare delle regole per questa disciplina che se ben eseguita è perfettamente allineata con il concetto di salute secondo l'OMS che la definisce non solo come assenza di malattia, ma come completo benessere psicofisico.
“Mi sento di rivolgere un appello a tutti i pazienti – conclude Emanuele Bartoletti – non esitate a chiamare l’ordine dei medici della vostra provincia per controllare se il medico cui vi volete rivolgere ha un’esperienza specifica come medico estetico, corroborata dalla frequentazione di corsi di medicina estetica quadriennali organizzati dalla società scientifiche – Sime, Sicpre, Sies o Agorà – o direttamente dalle università: in questo modo eviterete di incorrere in falsi medici estetici”.