La rosacea è un disturbo cutaneo persistente che provoca arrossamento, piccoli brufoli ed evidenzia dei vasi sanguinei, solitamente nella parte centrale del viso. Si tratta di una malattia cronica che colpisce circa 415 milioni di persone in tutto il mondo; è una patologia che suscita imbarazzo e ansia in alcuni pazienti, con risvolti negativi sulla vita sociale.
Tipicamente, questo disturbo colpisce persone di età compresa tra i 30 e i 50 anni ed è comune in persone di origine irlandese o nordeuropea con carnagione chiara, ma colpisce anche persone con la pelle scura, nelle quali probabilmente viene riconosciuta in misura minima.
Sebbene di solito sia facilmente identificata dai medici, talvolta la rosacea è simile all’acne e a certe altre patologie della pelle.
La causa non è nota e a tutt’oggi non sono state individuate delle cause scatenanti la rosacea.
I cibi piccanti oppure le bevande calde possono scatenare riacutizzazioni.
Altri fattori “scatenanti” sono: la luce solare, lo stress emotivo, il clima caldo o freddo, l’attività fisica, il vento, i cosmetici e i bagni caldi.
Per tutti questi motivi è partita in questi giorni la campagna “Faccia a faccia con la rosacea” pensata per aiutare le persone affette e a facilitarne il confronto con il dermatologo.
Obiettivo della campagna è infatti quello di assistere le persone con rosacea a discutere dell’impatto che questa malattia ha sulla loro vita sia dal punto di vista fisico sia emotivo e orientarle ad un proficuo dialogo con lo specialista per intraprendere un adeguato trattamento che nella maggior dei casi è a lungo termine.
La campagna è rivolta anche a chi non ha ancora una diagnosi, ma soffre di sintomi iniziali che possono essere riconducibili alla rosacea, quali per esempio arrossamento temporaneo del viso, per trovare una prima risposta ai propri dubbi.
Un rossore temporaneo del volto spesso è stato considerato un semplice problema estetico, ma un colorito troppo acceso, spesso transitorio, può essere un segno da non sottovalutare perché può nascondere un problema più serio che, se trascurato, può aggravarsi diventando persistente.
Per questo motivo è stata creta una guida personalizzata per la visita con il dermatologo che i pazienti possono compilare e scaricare sul sito www.facciaafacciaconlarosacea.it realizzato da Galderma (https://www.galderma.com/).
Una indagine internazionale, promossa da Galderma e condotta su oltre 700 pazienti con rosacea e 500 medici volta a valutare il reale impatto di questa malattia, ha rilevato che sintomi invisibili della malattia, come pizzicore e bruciore del viso spesso correlati a stress emotivo, possono essere in alcuni casi sottovalutati durante un consulto medico.
È infatti emerso che i medici danno un maggiore peso ai sintomi visibili tipicamente associati alla malattia, quali i sopraccitati eritema transitorio o persistente, spesso con la contemporanea presenza di gonfiore, papule e pustole e secchezza cutanea, sottovalutando taluni sintomi quali prurito, bruciore e dolore.
Questo atteggiamento si riflette nell’insoddisfazione dei pazienti con rosacea, tanto che l’82% dei soggetti intervistati ha dichiarato di non ritenere la propria malattia sotto controllo e 1 persona su 5 ha modificato in modo sostanziale alcune abitudini quotidiane a causa della rosacea.
“È molto importante che la persona con rosacea esponga chiaramente al dermatologo la sintomatologia e l’impatto psicologico derivante da essa, anche se molto spesso non sono strettamente legati alla gravità dei segni cutanei. Infatti, le nuove indicazioni terapeutiche raccomandano di dare sempre più importanza alle problematiche del singolo paziente e agli aspetti della malattia che vengono percepiti come più invalidanti per personalizzare il trattamento e raggiungere i risultati desiderati” sottolinea Giuseppe Micali, Direttore della Sezione di Dermatologia e Venereologia, Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche, Università di Catania.
Il sito web dedicato alla campagna “Faccia a faccia con la rosacea” guida gli utenti con una serie di domande relative ai propri segni e sintomi, all’impatto emotivo della rosacea e ai trattamenti utilizzati.
Una volta completato il questionario viene generata una guida per la visita dermatologica personalizzata in grado di facilitare un dialogo aperto medico-paziente.
“Galderma è attivamente impegnata nella promozione della cura della rosacea. Grazie al confronto con la comunità scientifica e con le persone affette da rosacea di tutto il mondo, abbiamo capito quanto sia importante il dialogo paziente-dermatologo e quanto ci sia necessità di trovare degli strumenti per favorirlo.
Questa nuova guida personalizzata che abbiamo realizzato per i pazienti ha il potenziale di rendere più efficaci le visite con il dermatologo, migliorandone così l’esito”, osserva Kamel Chaouche, Direttore Global Medical Affairs, Prescription Business Unit Galderma.