Parte oggi la campagna di informazione sui vaccini anti Covid-19 di Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, con l’obiettivo di promuovere un’informazione corretta sui vaccini ed evidenziare l’importanza della vaccinazione anti Covid-19 con focus su personale sanitario, soggetti fragili e popolazione femminile. Scopo della campagna è anche quello di raccogliere le domande e i dubbi riguardo al tema dei vaccini, per poi fornire delle risposte autorevoli e scientifiche tramite video interviste agli esperti. La campagna sarà veicolata attraverso i canali social di Onda: Facebook, Instagram, Linkedin e Twitter.
«“Il primo vaccino è una corretta informazione”: questo è il post iniziale della campagna nazionale Onda pro-vaccini - spiega Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere - lanciata in concomitanza con l’inizio delle vaccinazioni anti Covid-19». La campagna, articolata in tre fasi, si fonda sulla consapevolezza che la prevenzione passa sempre da una corretta informazione, anche quando si parla di vaccini. Partendo oggi con contenuti d’informazione per la popolazione riguardo i vaccini e per sfatare le principali fake news, proseguirà nei mesi di febbraio e marzo con la seconda fase entrando nel merito dei vaccini anti Covid-19 con un focus sul personale sanitario e sui soggetti fragili, per poi concludersi ad aprile con un approfondimento sulla popolazione femminile, con particolare attenzione ad alcune fasi delicate della vita.
I vaccini “non sono sicuri”, “hanno gravi effetti collaterali”, “contengono elementi cancerogeni”, “indeboliscono le difese dei bambini”, “chi è vaccinato diventa infettivo”, queste sono alcune delle fake news più diffuse alle quali Fondazione Onda risponderà, durante la prima fase di lancio della campagna, attraverso gli stessi mezzi propagatori su cui circolano: Facebook, Instagram, Linkedin e Twitter. Inoltre, fornirà le basi per capire come funzionano i vaccini, come hanno permesso la riduzione di alcune gravi malattie e cosa si intende con immunità di gregge.
«Dopo un anno difficilissimo - continua Merzagora - costellato da sacrifici e troppi lutti, finalmente si intravede una luce e la possibilità di uscire dal tunnel. Ancora troppe resistenze, troppa disinformazione e un pervasivo qualunquismo rischiano però di frenare la diffusione delle vaccinazioni per combattere il Covid-19 impedendo quindi di raggiungere in tempi rapidi l’immunità collettiva. La nostra campagna si propone di fare chiarezza su questo tema sfatando le principali fake news sui vaccini, circostanziando l’opportunità di vaccinarsi contro il Covid-19 e soprattutto invitando a essere fiduciosi nella scienza e ciascuno portavoce responsabile dei benefici per sé e per gli altri. Dobbiamo creare un forte argine alla disinformazione, alla semplificazione e al complottismo».
Le fake news, secondo una ricerca del Censis e di Assosalute del 2017, non sono solo in grado di alterare il dibattito politico, ma anche di influenzare i comportamenti, soprattutto nella cura della salute: il 28,4% degli italiani consulta siti web per cercare informazioni sulla salute; il 17% siti web generici, il 6% siti istituzionali e il 2,4% i social network. Su 15 milioni di persone che hanno cercato informazioni sul web per curare la propria salute, circa 8,8 milioni di persone sono state vittime di notizie mediche false o errate. Per questo è fondamentale offrire delle informazioni corrette per dare la possibilità a tutti di capire le trasformazioni che la medicina e la scienza porteranno avanti. Infatti, scopo della campagna di Onda è anche quello di raccogliere le domande e i dubbi più frequenti riguardo al tema dei vaccini, per poi fornire delle risposte autorevoli e scientifiche tramite delle video interviste agli esperti del settore.
«La corretta comunicazione della scienza che c'è dietro alla realizzazione e all'approvazione di un vaccino – commenta Antonella Viola, Referente Scientifico della campagna di Fondazione Onda e Professore Ordinario di Patologia Generale, Dipartimento di Scienze Biomediche, Università di Padova e Direttore Scientifico dell’Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP-Città della Speranza) - è essenziale per fugare i dubbi dei cittadini, soprattutto di fronte a dei nuovi vaccini e ad una campagna di vaccinazione di massa come quella che sarà messa in atto nei prossimi mesi».
«Il vaccino per il Covid-19 è uno dei principali strumenti per tornare alla vita di tutti i giorni, per lasciarsi alle spalle i terribili momenti determinati dalla pandemia», conclude Claudio Mencacci, Presidente Comitato Tecnico Scientifico di Fondazione Onda e Direttore Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale ASST Fatebenefratelli-Sacco, Milano. «Purtroppo però è difficile ipotizzare quali potrebbero essere, nel medio e nel lungo termine, le conseguenze fisiche e psicologiche di questa drammatica pandemia, del prolungato periodo di isolamento sociale, del clima di paura e di incertezza per il futuro».
Le ripercussioni psico-emotive e l’impatto sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari saranno oggetto di discussione nel primo incontro “Le conseguenze della pandemia Covid-19” con Claudio Mencacci e Raffaella Michieli, Segretario Nazionale SIMG, Responsabile area progettuale salute della donna, che si terrà il 25 gennaio alle ore 17.30 in diretta sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Fondazione Onda.
L’evento si inserisce all’interno di un percorso più ampio che nell’arco dell’anno vedrà anche il lancio del Premio “Donne e vaccini anti Covid-19” in cui verrà riconosciuto l’impegno delle donne in prima linea durante la campagna vaccinale. L’iniziativa sarà aperta non solo alle strutture ospedaliere all’interno del network dei Bollini Rosa (www.bollinirosa.it) ma anche a tutti i presidi territoriali che verranno attivati a livello nazionale. L’evento di premiazione si terrà a fine settembre nell’ambito del V Congresso Nazionale Onda su “Cronicità e differenze di genere”