20 MARZO, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA FELICITÀ

Stanchezza, sfinimento e sbalzi d’umore. Secondo l’OMS la “Pandemic fatigue” colpisce il 60% degli europei. Uno stato di crisi che si può combattere anche a tavola, con gli alimenti giusti e le pratiche di benessere più adatte.

In vista della Giornata Internazionale della Felicità – istituita dall’ONU il 20 marzo – ecco la classifica dei 7 cibi e pratiche del buonumore nei consigli della psicologa-psicoterapeuta Paola Medde e del nutrizionista e gastroenterologo Luca Piretta.

Sul podio cioccolato, carni bianche e frutta secca. Seguono legumi, cereali, ricotta e papaya&mango.

La ricetta della felicità passa per alimenti semplici, di facile reperibilità, da combinare in un mix di pietanze salutari e piccole trasgressioni.

«Un quadratino di cioccolato fa senza dubbio bene alla psiche e al fisico – spiega il prof Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo dell’Università Campus Biomedico di Roma -. Etanolamina e feniletilamina eliminano infatti la fatica, riescono a dare euforia e trasmettono un certo senso di benessere e appagamento.

Anche le carni bianche contribuiscono ad aumentare il benessere perché sono ricche di triptofano, un amminoacido importante per il buonumore. Inoltre sono alimenti leggeri e nutrienti, che non appesantiscono o rallentano la digestione.

Infine la frutta secca contiene una gran quantità di magnesio, un minerale che contribuisce al rilassamento muscolare, conferendo sensazione di rilassatezza e riposo».

E se è proprio vero che il cibo è uno degli ingredienti segreti della felicità, occhio all’anagrafe perché ogni età ha il suo alimento dedicato al buonumore.

Unaitalia – l’associazione che rappresenta la quasi totalità della produzione avicola nazionale – ha promosso una serie di abbinamenti tra carni bianche e cibi.

Ecco allora una lista di consigli nutrizionali e pratiche di benessere pensati per ogni fascia d’età.

La psicoterapeuta Paola Medde suggerisce, per gli anziani, una breve passeggiata all’aperto e un po’ di giardinaggio con le proprie piante a casa; potrebbero aiutare a superare il senso di solitudine, a distrarsi e a ritrovare il sorriso.

Per questa fascia d’età anche scegliere la ricetta giusta da portare in tavola e con i corretti abbinamenti è fondamentale: un piatto di pollo o tacchino accompagnato da ananas, ad esempio, aiuta ad aumentare il benessere.

«Da una parte – spiega Piretta – la vitamina C dell’ananas favorisce l’assorbimento del ferro del pollo e aumenta le difese immunitarie. Dall’altra il frutto è ricco di bromelina, un enzima che stimola la digestione delle proteine e libera il triptofano per dare benessere».

E cosa suggerire agli adulti, incollati per ore allo schermo del computer e costretti a mille compromessi tra il lavoro, la famiglia e i figli? Parole d’ordine: ritrovare positività e ottimismo. Ed essere capaci di dare il buon esempio ai bambini che, inevitabilmente, assorbono gli umori dei grandi.

«Parola d’ordine condivisione. Serve ritrovare il senso dello stare assieme divertendosi. Una gara di cucina può essere un’idea semplice e gustosa da praticare. Genitori e figli si sfidino ai fornelli, per un gioco che diventa al tempo stesso motivazionale e allegro» rivela la dott.ssa Paola Medde.

E per ritrovare la felicità anche a tavola, per tutti una bella spolverata di cacao. Dopo un pasto leggero a base di carni bianche (magari una maxi insalata mista servita come piatto unico), si può trasgredire senza problemi con una torta al cioccolato, perfetta per stimolare euforia, gratificare il palato e alleviare la sensazione di stanchezza.

La “condivisione” è fondamentale anche per i più giovani che, come consiglia la dott.ssa Medde, potrebbero ritrovare il buonumore impegnandosi in piccoli gruppi musicali (strumenti e voce) in videochiamata o sviluppando la propria creatività in un hobby.

A tavola, un piatto moderno ed esotico come un’insalata fredda di pollo con cereali o cous cous li consolerebbe: se accompagnato da verdure a foglia larga, contenenti magnesio, questo piatto può contribuire al rilassamento e al benessere dell’organismo.

«Pollo e tacchino contengono aminoacidi di proteine nobili, contengono triptofano che poi si converte in serotonina» chiarisce il prof. Piretta «I cereali, soprattutto integrali, contengono anche loro triptofano e aggiungono sali minerali, magnesio e potassio».

Insomma, come diceva Aristotele… è proprio vero che la felicità dipende da noi stessi. Anche a tavola.

 

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