E’ partita dal Salento la prima missione umanitaria e sanitaria della Cooperativa San Bernardo in Madagascar. Una delegazione composta da medici, infermieri e operatori socio sanitari è impegnata, in questi giorni e fino alla prossima settimana, a portare sollievo e speranza a una popolazione in grave difficoltà con la guida della Cooperativa San Bernardo e il suo direttore generale Giuseppe Natale, che dice: “Purtroppo, abbiamo constatato che solo l’un per cento della popolazione locale ha accesso alle cure mediche di base, una situazione allarmante, a cui non potevamo rimanere indifferenti”.

La missione, patrocinata dalla Presidenza del Consiglio regionale della Regione Puglia, dalla Asl di Brindisi, dall’associazione “Ripartiamo” di Roma, dal Comune di Latiano si sta svolgendo nel villaggio di Morondava, su invito del vescovo, Marie Fabien Raharilamboniaina. Sono stati visitati gli abitanti del villaggio con particolare attenzione alle donne, agli anziani e ai bambini, molti dei quali risultano affetti da bronchite e da più di una malattia. Alcuni avrebbero anche bisogno di interventi chirurgici per poter guarire, ma non è possibile affrontarli. Al momento i volontari stanno somministrando gli antibiotici, gli antiparassitari e hanno avviato una campagna di vaccinazione per prevenire le malattie più comuni.

La risposta del Salento e in particolare della città di Latiano e di tutta la provincia di Brindisi è stata straordinaria. Grazie a una campagna di crowfunding sono stati raccolti oltre 200 kg di vestiti, materiale didattico, cancelleria e giocattoli, che sono stati donati alla popolazione locale. E c’è anche materiale in eccedenza, che  sarà utilizzato per le nuove missioni, già in programma per la prossima primavera, in modo da dare continuità all’aiuto umanitario.

“Questa valanga di generosià ha contagiato dipendenti, cittadini, enti privati e istituzioni”, commenta il direttore generale della Cooperativa San Bernardo, Giuseppe Natale. “Ogni contributo, seppur minimo, è fondamentale per rendere possibile il cambiamento e affrontare insieme questa grande sfida umanitaria”.