L’azienda conferma l’impegno per la salute e il benessere della comunità, contribuendo all'acquisto di un nuovo Ecografo per la Neurochirurgia.
Nonno Nanni, azienda veneta che dal 1947 porta avanti un’arte casearia simbolo di qualità e di eccellenza,ha confermato il proprio impegno concreto verso la comunità locale con una donazione al reparto di Neurochirurgia dell'Ospedale Ca' Foncello di Treviso, finalizzata all’acquisto di un nuovo macchinario destinato a migliorare la qualità delle cure sanitarie offerte.
Un’ulteriore riprova di come ilBrand sia sempre pronto a scendere in campo per il proprio territorio, promuovendo il benessere dei cittadini.
Grazie a questa donazione e al contributo di altri donatori, attraverso l’Associazione VITaC - Vivere insieme il Tumore al Cervello - è stato possibile dotare la Neurochirurgia dell'Ospedale di un Ecografo, ora disponibile in sala operatoria per supportare la localizzazione dei tumori cerebrali durante gli interventi.
In occasione della conferenza stampatenutasi la mattina del 5 novembre presso la Sala Scuderie di Villa Carisia Treviso, con la presenza di tutti i generosi donatori, Silvia Lazzarin – Presidente di Nonno Nanni - ha rappresentato l’azienda, illustrando l’importanza di investire nella salute pubblica.
“Questa iniziativa è per noi di grande valore, parte di un percorso di responsabilità sociale che Nonno Nanni porta avanti da tempo. Crediamo che ogni gesto, piccolo o grande, possa fare la differenza per il benessere dei cittadini e per la nostra regione”, ha dichiarato.
Nonno Nanni negli anni, ha sempre dato prova della propria vicinanza alla regione Veneto e all’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, come lo scorso anno quando ha contribuito all’acquisto di un macchinarioper il reparto di Anestesia e Rianimazione dell’azienda ospedalierae durante il periodo della pandemia, prendendo parteall’acquisto di respiratori e di ulteriori attrezzature mediche che hanno permesso di potenziare i reparti di terapia intensiva.
L’iniziativa rappresenta quindi per Nonno Nanni solo l’ultima di una serie di azioni di responsabilità sociale che consolidano il forte legame con il territorio locale.