DAL 18 OTTOBRE AL 10 NOVEMBRE, IN SALA FASSBINDER DOPPIO APPUNTAMENTO CON IL COLLETTIVO ASILO REPUBLIC: SHAME CULTURE E L’ISOLA DI ARTURO

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Al Teatro Elfo Puccini di Milano dal 18 ottobre al 10 novembre in sala Fassbinder doppio appuntamento con il collettivo Asilo Republic


La stagione 24/25 entra nel vivo aprendo le porte ai giovani artisti e sceglie di sostituire la produzione L’ultimo nastro di Krapp (rimandata per motivi organizzativi) con un focus dedicato al collettivo romano Asilo Republic, guidato dal regista Andrea Lucchetta. Nel dicembre scorso il gruppo era stato applaudito e apprezzato all’Elfo Puccini con lo spettacolo Shame culture, un’intelligente riflessione sul senso di inadeguatezza, sulla paura del fallimento in un mondo in cui è la ricerca del successo a dettare legge. Ora questo titolo viene riproposto e la programmazione si completa con la novità L’isola di Arturo, dal capolavoro di Elsa Morante: due spettacoli che illuminano, attraverso lo sguardo di artisti non ancora trentenni, i delicati passaggi che portano gli adolescenti verso l’età adulta.

Shame culture
drammaturgia Asilo Republic
regia Andrea Lucchetta
con Anna Bisciari, Marco Fanizzi e Vincenzo Grassi
luci Gianni Staropoli, musiche Luca Nostro, fonico Luca Gaudenzi
scene e costumi Dario Gessati, video Carlo Fabiano, supervisione video Igor Renzetti
produzione Teatro dell’Elfo, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico

Dalle note della compagnia
«Uno studente decide di mentire ai suoi parenti e amici riguardo la propria carriera universitaria, fissa il giorno della sua finta laurea e in quel giorno decide di togliersi la vita. C’è un fenomeno che sta dilagando tra i giovani: il suicidio per motivi di studio.
Negli ultimi tempi sono stati non pochi gli studenti universitari che hanno deciso di togliersi la vita. Chi vive il passaggio dall’età adolescenziale all’età adulta, in questo periodo storico fatto di sensazionalismo e di esposizione totale del sé tramite i media e i social, soffre spesso un forte senso di inadeguatezza e di conseguenza ha paura del fallimento.
Cosa porta un giovane universitario a togliersi la vita? Cosa lo spinge a mentire e spesso a creare una realtà alternativa a quella in cui vive? Che ruolo ha la realtà virtuale, che ci permette di creare un’immagine di noi stessi che non corrisponde alla realtà fattuale? Il dialogo tra tutte queste ‘realtà’ non è facile. Nasce nell’individuo una forte insicurezza, si confondono i valori e ci si sente sottoposti continuamente al giudizio degli altri: si inizia a provare vergogna.
Abbiamo esplorato sia le cause che le conseguenze di questa vergogna, da dove nasce e come ci modifica. Siamo partiti dallo studio di casi di cronaca per poi improvvisare una riscrittura emotiva. 
La drammaturgia ha una stretta correlazione con lo spazio scenico, formato da un pc, una webcam ed un PVC sul fondale sul quale vengono proiettate le immagini prese in diretta. Si determina un cortocircuito in cui gli interpreti tentano di esprimere pensieri, emozioni ed angosce ma si ritrovano in una gabbia nello stesso tempo emotiva e virtuale».

L’isola di Arturo
di Elsa Morante
riduzione e regia di Andrea Lucchetta
con Vincenzo Grassi
contributo audio e video di Arturo Cirillo Teatro, Anna Bisciari, Doriana Costanzo, Ilaria Martinelli
scene e costumi Dario Gessati, luci Gianni Staropoli, suono Igor Renzetti
produzione Teatro dell’Elfo, Accademia Nazionale Silvio d’Amico
mart., giov. e sab. ore 21.15 – merc. e ven. ore 19.30 – dom. ore 15.00

Il protagonista dell’Isola di Arturo racconta di non aver mai ricevuto una vera istruzione: tutto quello che conosce sul mondo lo ha appreso dai pochi libri che ha trovato in casa. Ciononostante, Arturo è riuscito a stilare una lista di leggi, delle regole che rispecchiano il suo modo di pensare: il ‘Codice della Verità secondo Arturo Gerace’.

1- L'autorità del padre è sacra!
2- La vera grandezza virile consiste nel coraggio dell’azione, nel disprezzo del pericolo, e nel valore mostrato in combattimento.
3- La peggior bassezza è il tradimento. Se poi si tradisce il proprio padre o il proprio capo, o un amico ecc., si arriva all’infimo della viltà!
4- Nessun concittadino vivente dell’isola di Procida è degno di Wilhelm Gerace e di suo figlio Arturo. Per un Gerace dar confidenza a un concittadino significherebbe degradarsi.
5- Nessun affetto nella vita uguaglia quello della madre.
6- Le prove più evidenti e tutte le esperienze umane dimostrerebbero che dio non esiste.

Lo spettacolo è strutturato in sei quadri, ognuno dei quali racconta come Arturo, inconsciamente, infranga il suo stesso codice e metta in discussione i suoi fondamenti. La caduta delle certezze e dell’identità scandiscono il passaggio dall’adolescenza alla fase adulta.
Nell’impianto inizialmente narrativo e realistico s’introduce gradualmente una dimensione onirica legata al ricordo. La forma monologante incontra quella del dialogo tramite un lavoro di proiezioni e video mapping (realizzato da Igor Renzetti) sostenuta in modo sofisticato da un lavoro di spazializzazione del suono, curato da Franco Visioli.
Arturo Gerace è un adolescente moderno che combatte con la sua età e cerca a tutti i costi di abbandonare la fanciullezza e approdare alla fase adulta. E come tutti si ritrova da solo a ripercorrere e analizzare le vicende chiave della sua infanzia che lo hanno portato alla disperazione. Disperazione che scenograficamente ha una correlazione nell’ambiente fatiscente, umido, della piccola camera da letto di Arturo. Come se fosse una piccola isola immersa nella scatola nera teatrale.
Uno spettacolo che ci fa scoprire i tanti punti di contatto fra la generazione attuale e quella splendidamente raccontata dalla Morante.

Teatro Elfo Puccini, sala  Fassbinder, corso Buenos Aires 33, Milano 
Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – whatsapp 333.20.49021
ORARI
Shame culture:  mart., giov. e sab. ore 19.30 – merc. e ven. ore 21.15 – dom. ore 16.45
L’isola di Arturo:  mart., giov. e sab. ore 21.15 – merc. e ven. ore 19.30 – dom. ore 15.00
PREZZI: intero € 38/34 | <25 anni € 15 | >65 anni € 20 | online da € 16,50

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