Compagnia Diaghilev - Dammacco/Balivo
ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco
con Serena Balivo
musiche originali Marcello Gori
consulenza spazio e luci Vincent Longuemare
produzione Compagnia Diaghilev
con il sostegno di Spazio Franco (Palermo), Casa della Cultura Italo Calvino (Calderara di Reno)
Uno spettacolo lieve e toccante intorno al più grande tabù della nostra cultura. Serena Balivo e Mariano Dammacco, binomio artistico noto per sapersi muovere con grande perizia e passo leggero tra poesia e narrazione, con La morte ovvero il pranzo della domenica aprono uno squarcio di luce sulla morte.
È questo il secondo appuntamento della rassegna NUOVE STORIE, che nella stagione 2024/25 si allarga e si espande in tutta la stagione per accogliere ancora nuovi racconti e nuove compagnie. E per dare spazio a spettacoli rischiosi, creati in atti di solitudine, che hanno trovato e trovano il pubblico trasformandosi in tesori preziosi.
In scena Serena Balivo, già Premio Ubu come migliore attrice under35 e Premio Ivo Chiesa, dà corpo e voce a una donna non più giovane che ogni domenica va a pranzo dai suoi genitori ultranovantenni, forse i veri protagonisti del delicato e umoristico testo di Mariano Dammacco, già Premio Ubu come migliore novità drammaturgica per Spezzato è il cuore della bellezza.
Sebbene in buona salute fisica e mentale, i due genitori sono ben consapevoli che presto dovranno affrontare la morte, il nulla forse o magari un’altra vita, e così non parlano d’altro, arrivando pian piano a incarnare tutte le madri, tutti i padri e tutti noi dinanzi all’ignoto.
Lo spettacolo ci conduce dentro un rito che appartiene a molti, il pranzo della domenica, nella sua forma ultima, con una coppia di anziani e la loro figlia in attesa di separarsi, di doversi salutare. La morte ovvero il pranzo della domenica appare come un invito a partecipare a un congedo appassionato e divertito che prova a restituirci la bellezza della vita stessa all’interno dell’esperienza dell’ultima separazione dalle persone amate, e all’interno della potenza nascosta e piena di pudori dell'amore in famiglia, l’amore tra vecchi sposi, l’amore tra genitori e figli.
«Serena (Premio Ubu come miglior attrice under 35), con la sua andatura già malferma e con i capelli ingrigiti che contraddistinguono un’età in qualche modo avanzata, si muove sul palco avendo come unica risorsa scenografica un semplice tavolo, e utilizzando le parole, quelle giuste, che solo il buon teatro sa dare, per trasferirle subito in immagini che resteranno dentro lo spettatore. È lei a raccontare, con una voce che evoca una vita già in qualche modo sfiorita, eppure sempre pervasa da un sottofondo di soffusa e benevola ironia, il rituale pranzo che ogni domenica si consuma (consumava?) a casa degli anziani genitori, un pranzo che si svolge con immutabili regole, con i suoi rituali, e spesso con il medesimo menù».
Mario Bianchi, Klpteatro.it
La rassegna NUOVESTORIE prosegue con questi titoli e compagnie:
AleksandrosMemetajAlbania, casa mia
PutécaCelidòniaFelicissima jurnata
Maria Vittoria BellingeriLa furia delle sirenette
FrigoproduzioniSocialmente + Tropicana
Kronoteatro + OminiUn po’ meno fantasma
LesmoustachesLa difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza + I cuori battono nelle uova
28 gennaio > 2 febbraio | sala Bausch
Teatro Elfo Puccini, sala Bausch, corso Buenos Aires 33, Milano
Orari: martedì, mercoledì, giovedì e sabato ore 19:30 | venerdì ore 21:00 | domenica ore 15:00
Prezzi per lo spettacolo: intero € 34 | <25 anni € 15 | >65 anni € 20 | online da € 16,50
Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – whatsapp 333.20.49021