Dal 4 al 9 Febbraio | Sala Grande
IL VIAGGIO DI VICTOR
di Nicolas Bedos
traduzione Monica Capuani
regia Davide Livermore
con Linda Gennari e Antonio Zavatteri
e con Diego Cerami in video
abiti Giorgio Armani
scene Davide Livermore e Lorenzo Russo Rainaldi
disegno sonoro Edoardo Ambrosio
luci Aldo Mantovani
video maker D-Wok
regista assistente Carlo Sciaccaluga
assistente alla regia Milo Prunotto
direttrice di scena Lorenza Gioberti
capo macchinista Raffaele Giacobino
capo elettricista Federico Calzini
fonico Edoardo Ambrosio
produzione Teatro Nazionale di Genova / Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale
si ringrazia Hotel Bristol Palace
Durata 1 ora e 30 minuti
Dal 4 al 9 Febbraio nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti, Davide Livermore dirige Linda Gennari e Antonio Zavatteri nel primo allestimento italiano de Il viaggio di Victor di Nicolas Bedos.
Questo spettacolo segna per Livermore un simbolico passaggio dalle ultime regie prevalentemente legate alla tragedia classica, al dramma borghese, nonché un passaggio da un “esterno” a un “interno”, da lavori corali a una dimensione più intima con due soli interpreti.
In scena la storia di un uomo che ha perso la memoria dopo un incidente d’auto e di una donna che lo assiste. Lui non sa più se gli piace il tè o il caffè, non riconosce la sua casa e tantomeno le persone che lo salutano per strada. Lei, lo incoraggia a riavvolgere il nastro, a cercare i ricordi, lo richiama alla sua responsabilità: sembra conoscerlo molto meglio di quanto lui non voglia ammettere.
Il viaggio di Victor di Nicolas Bedos -attore, regista, drammaturgo, classe 1979 che ha attirato l’attenzione di pubblico e critica in Francia e in Europa - con la sua scrittura solo apparentemente semplice, racconta, senza timidezze ma con grande empatia,le contraddizioni dell’animo umano, indagando senza timidezze le mille sfumature dell’amore.
Parole confuse, a volte appassionate, a volte cattive, quelle di lui.
Parole chiare, pazienti, a tratti disperate, quelle di lei.
Il dialogo tra Victor e Marion è come una spirale, non ci sono vie d’uscita.
Le battute dei due attori si intrecciano alle musiche –da Bach ad Arvo Part-sostenute da un preciso disegno sonoro curato da Edoardo Ambrosio
Passo dopo passo, segreti e ricordi si ricompongono come un puzzle, svelando l’indicibile mistero che aleggia tra loro.
Racchiusa tra un sofisticato ledwall a pavimento e un grande specchio sul soffitto, la scena - curata dallo stesso regista insieme a Lorenzo Russo Rainaldi e illuminata da Aldo Mantovani -gioca con significative geometrie e sdoppiamenti, per poi trasfigurarsi grazie al video di D-Wok, in cui compare Diego Cerami, allievo attore della Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova.
Gli abiti indossati da Linda Gennari e Antonio Zavatteri hanno l’inconfondibile eleganza di Giorgio Armani.
NOTE DI REGIA
La scelta che ho fatto, dal punto di vista scenotecnico, assieme a Lorenzo Russo Rainaldi, è già un primo passo nella narrazione. Non è astrazione, non è un fatto “estetico”, ma un segno narrativo. Tenendo sempre presente, come per qualsiasi altro testo su cui ho lavorato e lavoro, la lezione di Aristotele e il concetto di mimesi così come lui lo esprime. Mimesi come imitazione del vero ma sempre un po’ “sbagliata”, in una prospettiva che consente conseguentemente di passare da una “soggettività” – dell’attore, del regista o della narrazione – a una “oggettività” che possa abbracciare, e dunque coinvolgere, tutto il pubblico.
Per quel che riguarda, in particolare, il testo di Bedos, mi piace sottolineare che questa storia racconta una ricerca di memoria: allora Il “non-luogo” della scena è anche riflesso di una sorta di immagine di un personaggio che non riconosce il mondo attorno, che non sa più vedere.
Anche la modalità di recitazione, allora, deve essere riconoscibile come qualcosa di “vicino”, di “uguale-ma-sbagliato”. Richiamare il vero ma distanziandosi dal reale. Così che ognuno, nel pubblico, possa sentirsi coinvolto, proiettato all’interno di quello spazio.
Quel che cerco è l’effetto che mi ha fatto vedere alcuni bozzetti di lavoro di Leonardo da Vinci al British Museum. Sono disegni incompiuti ma, al tempo stesso, completissimi: e si completano proprio grazie al coinvolgimento di chi guarda. Un coinvolgimento che arriva fino al punto di far vedere il movimento anche in una immagine fissa. Ecco, con il teatro dobbiamo fare la stessa cosa: creare lo stesso coinvolgimento di ogni singolo spettatore. E la mimesis, in guisa aristotelica, è allora un fondamento del mio approccio ai testi, che si ricollega anche al lavoro fatto in passato sulla tragedia.
Davide Livermore
ORARI
martedì 4 Febbraio - 20:00
mercoledì 5 Febbraio - 19:45
giovedì 6 Febbraio - 21:00
venerdì 7 Febbraio - 19:45
sabato 8 Febbraio - 19:45
domenica 9 Febbraio - 16:15
PREZZI
SETTORE A (file A–E)
intero 38€;
under26/over65/Carta giovani 28€
SETTORE B (file F–R)
intero 28€;
under26/over65/Carta giovani 20,50€;
convenzioni (valide tutti giorni) 22€
SETTORE C (file S–ZZ)
intero 20,50€;
under26/over65/Carta giovani 18€
convenzioni (valide tutti giorni) 18€
Tutti i prezzi non includono i diritti di prevendita.
Info e biglietteria
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
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