MILANO, TEATRO MANZONI: L’AVARO

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Ugo Dighero, noto per le sue interpretazioni nelle opere di Stefano Benni e Dario Fo, affronta per la prima volta un grande classico del teatro, interpretando il ruolo di Arpagone in un nuovo allestimento de "L'Avaro" di Molière, sotto la direzione di Luigi Saravo.

Questa commedia, intrisa di ironia e critica sociale, si concentra sul conflitto eterno tra sentimenti e denaro. Arpagone, il protagonista, è un uomo tanto avaro da sacrificare la felicità dei propri figli pur di non dover fornire loro una dote. La sua unica preoccupazione è accumulare ricchezze, anche attraverso i matrimoni dei figli, dimostrando quanto l'ossessione per il denaro possa corrodere i legami familiari.

Il regista Saravo sottolinea come la trama ruoti attorno alla figura di Arpagone e alla sua visione economica, che si contrappone a quella consumistica dei suoi contemporanei. Nella società attuale, dove il denaro deve circolare incessantemente per alimentare una crescita economica continua, l'atteggiamento immobilista di Arpagone appare quasi sovversivo. La sua avversione per il consumo e la sua attitudine a proteggere il patrimonio personale contrastano con la frenesia consumistica che caratterizza le nostre vite quotidiane.

L'allestimento di Saravo colloca l'azione in un contesto moderno, dove si intrecciano riferimenti temporali diversificati, dall'uso degli smartphone a elementi di moda degli anni Settanta. Le musiche originali di Paolo Silvestri, insieme alla nuova traduzione di Letizia Russo, contribuiscono a rendere la narrazione frizzante e attuale, creando un'atmosfera che parla al pubblico contemporaneo.

Accanto a Dighero, Mariangeles Torres interpreta due ruoli chiave: Freccia, il servitore che ruba la cassetta del denaro di Arpagone, e la domestica Frosina. Questi personaggi sono fondamentali nel far scaturire gli eventi comici e i malintesi che caratterizzano l'opera, portando a un ribaltamento finale delle aspettative.

La narrazione di "L'Avaro" si sviluppa attorno a temi universali come la gestione del denaro, il suo spreco e il potere che esso esercita sulle relazioni umane. In un’epoca in cui il desiderio di possesso e la frenesia consumistica sembrano dominare, l'atteggiamento di Arpagone ci invita a riflettere su un'alternativa: un approccio più conservativo e sostenibile, orientato alla protezione e al riutilizzo dei beni.

In conclusione, mentre Arpagone può apparire come una figura tirannica e avara, la sua resistenza alla cultura del consumo mette in luce una critica incisiva a un sistema economico che spesso trascura i valori umani e sociali, invitando gli spettatori a interrogarsi sul vero significato della ricchezza e della felicità.

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Personaggi e interpreti
ARPAGONE padre di Cleante e di Elisa, innamorato di Marianna Ugo Dighero
CLEANTE
figlio di Arpagone, amante di Marianna Stefano Dilauro
ELISA
figlia di Arpagone e sorella di Cleante, amante di Valerio Carolina Leporatti
VALERIO
figlio di Anselmo, amante di Elisa Fabio Barone
MARIANNA
amante di Cleante, amata da Arpagone Rebecca Redaelli
ANSELMO
padre di Valerio e di Marianna Cristian Giammarini
FROSINA
ruffiana Mariangeles Torres
MASTRO SIMON
faccendiere Cristian Giammarini
MASTRO GIACOMO
cuoco e cocchiere di Arpagone Paolo Li Volsi
SAETTA
servo di Cleante Mariangeles Torres
COMMISSARIO Luigi Saravo

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Dal 18 febbraio al 2 marzo 2025
feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30 
sabato 1 marzo ore 15,30 e 20,45.

BIGLIETTI
Prestige € 37,00 - Poltronissima € 34,00 - Poltrona € 26,00 - Poltronissima under 26 anni € 18,00

Per acquisto:
biglietteria del Teatro
onlinehttps://www.teatromanzoni.it/acquista-online/?event=3535553
telefonicamente 027636901
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