“COME GLI UCCELLI” AL TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO

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25 > 30 marzo | sala Shakespeare

Come gli uccelli

di Wajdi Mouawad

consulente storico Natalie Zemon Davis

traduzione di Monica Capuani del testo originale Tous des oiseaux

adattamento Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi

regia Marco Lorenzi

con Federico Palumeri, Lucrezia Forni, Barbara Mazzi, Irene Ivaldi, Rebecca Rossetti, Aleksandar Ćvjetković, Elio D’Alessandro, Said Esserairi, Raffaele Musella Etgar

assistente alla regia Lorenzo De Iacovo, dramaturg Monica Capuani

scenografia e costumi Gregorio Zurla, luci Umberto Camponeschi

suono Massimiliano Bressan, vocal coach e composizioni originali Elio D’Alessandro

esecuzione al pianoforte de La marcia del tempo e Valzer per chi non crede nella magia Gianluca Angelillo

Video Full of Beans – Edoardo Palma & Emanuele Gaetano Forte

consulente lingua ebraica Sarah Kaminski, consulente lingua tedesca Elisabeth Eberl

un progetto de Il Mulino di Amleto

prodotto con il sostegno di Elsinor Centro di Produzione Teatrale, A.M.A. Factory, ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Nazionale di Genova, TPE-Teatro Piemonte Europa

in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi

con il sostegno di Bando ART-WAVES Produzioni 2022 e 2023 della Fondazione Compagnia di San Paolo

Ecco perché anche se è unimpresa disperata, una scommessa persa in partenza

bisogna continuare a credere nel sogno di vivere insieme”
(da Tous des oiseaux – Come gli uccelli)

Debuttato in prima nazionale al Teatro Astra di Torino a novembre 2023, Come gli uccelliha vinto il Premio Ubu 2024 per il Miglior testo straniero portato in scena in Italia. In tour nel 2025 arriva al Teatro Elfo Puccini dal 25 al 30 marzo.

Potente e lacerante, il capolavoro drammaturgico del franco-libanese Wajdi Mouawad, racconta della storia d’amore tra Eitan, giovane di origine israeliana, e Wahida, ragazza di origine araba, in una realtà storica fatta di conflitti, dolore, odii, attentati. Un labirinto di storie, eredità dimenticate, lotte fratricide che dà vita a un’indagine emotiva sulla propria identità culturale e sulle proprie origini. Una riflessione toccante e profonda sull’amore, l’incontro e l’identità. Disperatamente giovani e innamorati, Eitan e Wahida, si conoscono a New York, in una delle scene d’incontro d’amore tra le più belle finora scritte per il teatro. A dispetto delle loro origini, il loro amore fiorisce e cerca di resistere alla realtà storica con cui i due ragazzi devono inevitabilmente fare i conti. Ma nel loro destino, qualcosa va storto sull’Allenby Bridge (Hebrew: אלנבי גשר Gesher Allenby), il famoso ponte che collega (ma allo stesso tempo divide perché i controlli sono serratissimi e non a tutti è permesso il passaggio) Israele e Giordania. Eitan rimane vittima di un attentato terroristico proprio su quel ponte (luogo e simbolo) e cade in coma.

La storia personale dei protagonisti si intreccia alla Storia, con la ‘S’ maiuscola, di attentati, conflitti, odii che ormai da troppi anni continua in quelle terre e tra le due culture di cui i protagonisti sono inevitabilmente esponenti. Durante il coma, in una dimensione sospesa, simbolica e potente, i piani temporali si intrecciano, si sospendono e si sovrappongono. Da luoghi diversi, infatti, arrivano, i genitori e i nonni a fare visita al ragazzo. Per tutti loro sarà l’occasione di guardare negli occhi la verità più nascosta, di affrontare il dolore dell’identità, il demone dell’odio, le ideologie più rigide che appartengono a ognuno dei personaggi e quindi a ognuno di noi. Sarà l’occasione per capire come resistere all’uccello della sventura che si scaglia contro il cuore e la ragione di ciascuno.

Con questo testo teatrale si superano il tempo e lo spazio, percorrendo vicende familiari di diverse generazioni ambientate in diversi luoghi geografici e si percorre un’indagine emotiva sulla propria identità culturale e genetica e sulle proprie origini. Cosa sappiamo dei segreti del nostro passato, della storia delle nostre famiglie? Di quanti momenti oscuri della storia e di quali violenze siamo eredi senza saperlo? Siamo davvero il DNA che ci scorre nelle vene oppure è tutto molto più complesso? Se nasciamo nel letto del nostro nemico, come possiamo evitare che il sangue che scorre nelle nostre vene diventi una mina antiuomo? So davvero chi sono?

In scena un cast internazionale di attori, caratterizzato da un’eterogeneità linguistica e culturale che riproduce quel percorso di “incontro” verso l’Altro che – per Mouawad come per Lorenzi e Il Mulino di Amleto – è una ragione di vita e di poetica. Agli attori è stato chiesto di immergersi in un viaggio di conoscenza non scontato e di imparare a recitare in altre lingue (italiano, ebraico, tedesco, arabo) oltre alla propria con l’aiuto di esperti linguistici e culturali.

Teatro Elfo Puccini, sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, Milano

Orari: mart., merc., giov. e ven. ore 20.00 | sab. ore 20.30 | dom. ore 16

Prezzi: intero € 38/34 | <25 anni € 15 | >65 anni € 20 | online da € 16,50

Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – whatsapp 333.20.49021

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