Giovedì 17 aprile 2025 alle ore 21.00 la Sala Grande del Teatro Franco Parenti di Milano (via Pier Lombardo 14) ospita lo spettacolo AnMarcord, nuova produzione di prosa targata Stm - Scuola del Teatro Musicale che si propone di esplorare episodi reali e documentati dell’infanzia del grande regista Federico Fellini, offrendo uno sguardo intimo e autentico sulle radici del suoi mmaginario.
AnMmarcord non è solo un omaggio al film, ma un viaggio teatrale che intreccia memorie personali, suggestioni poetiche e frammenti di vita che hanno contribuito a forgiare l’inconfondibile estetica felliniana. Attraverso un sapiente intreccio di narrazione, immagini e musica, lo spettacolo invita il pubblico a riscoprire il mondo di Fellini in una nuova luce, evocando atmosfere, emozioni e personaggi che hanno segnato il suo percorso artistico e umano. La drammaturgia è di Rodolfo Ciulla, mentre la regia è affidata a Marco Iacomelli e Massimiliano Perticari. Il ruolo di Federico Fellini è interpretato da Pietro Ubaldi, doppiatore, autore e conduttore televisivo italiano. Al suo fianco in scena un cast di 21 attori, tutti diplomati e allievi attori e allieve attrici della Scuola del Teatro Musicale.
Con Amarcord, capolavoro del 1973, Fellini sembra offrire al pubblico uno spaccato intimo della sua infanzia a Rimini. Ma è solo un’apparenza: il regista, con la sua consueta maestria, intreccia realtà e finzione, memoria e immaginazione, costruendo un racconto che sfugge continuamente a ogni tentativo di classificazione. Nei suoi ricordi, disseminati tra interviste, film, autobiografie e racconti orali, la linea tra ciò che è stato vissuto e ciò che è stato sognato si fa sottilissima. AnMmarcord, che in dialetto riminese significa non mi ricordo - nasce proprio da questa zona grigia della memoria. Il titolo, in gioco e contrapposizione con Amarcord, rivendica fin da subito l’impossibilità (o forse il rifiuto) di distinguere con certezza tra l’autobiografia e la costruzione artistica.
Cosa ha visto, ascoltato, vissuto il piccolo Federico nella Rimini degli anni Trenta? Quali frammenti del mondo che lo circondava sono poi confluiti nel suo cinema? Ma inoltrarsi nella memoria di Fellini significa anche, inevitabilmente, cadere nel suo incantesimo: ogni aneddoto, ogni immagine può trasformarsi, sfumare, cambiare forma. Una domanda ha guidato la ricerca letteraria e drammaturgica alla base di questo lavoro: come ha fatto un ragazzo nato nel 1920 nella bucolica provincia italiana, cresciuto negli anni del regime fascista in una famiglia di estrazione quasi popolare, a diventare uno degli artisti più visionari e riconosciuti delNovecento? AnMarcord prova a rispondere senza risposte definitive: lo fa evocando il suono, la materia e la poesia di un’infanzia che è stata forse vissuta o forse solo immaginata.
Per ulteriori informazioni contattare la biglietteria del Teatro Parenti telefonando al numero 02 59995206.