Quando si pensa all’Eneide uno dei primi confronti che viene da fare è quello con l’Odissea, e cioè con il tema del viaggio che caratterizza i protagonisti di entrambi i poemi. È fatto noto che Virgilio si ispira e attinge a piene mani dalla tradizione omerica ma, per quanto le analogie siano molte, profonde e altrettanto numerose, rimangono le differenze che dividono queste due storie. Se da una parte, infatti, UlisseedEneacondividonoildestinodiunviaggiolungoepienodipericoli,dall’altra èprofondamentediversoloscopochelimuoveaquestoviaggio:Ulisseèspintodal desiderio di tornare a casa, una casa conosciuta e anelata da anni, Enea è invece mosso dal profondo bisogno di andare alla ricerca di una casa; Ulisse è un arciere che ha chiaro il suo bersaglio, Enea il bersaglio lo cambia continuamente; Ulisse è un conquistatore che fatica a ritrovare la strada di casa, Enea un esule che carica i propriaffettisullespalle,allaricercadiunluogoincuiricostruirsiunavita.Negliultimi anni, si associano spesso questi due poemi al tema drammatico dell’immigrazione. Seperl’Odisseaitemiprincipalirimangonocomunqueilviaggioeilnostos(ilritorno epico di Ulisse), nel caso dell’Eneide molte sono le finestre che si possono aprire. Con la formula che ha contraddistinto i due lavori precedenti (Iliade – due voci per un canto e Antigone – non solo una tragedia), lo spettacolo E intanto Enea partirà dalle parole immortali di un grande classico, per aprirsi alle contraddizioni di un’attualità che spesso ci sfugge e talvoltaspaventa.
26-31 marzo 2019
ispirato ad Eneide di Virgilio; testo e regia Tommaso Amadio; con Alessandro Savarese, Daniele Vagnozzi; graphic novel Michele Basile; video Daitona Produzione; produzione Teatro Filodrammatici di Milano