Elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
testo e regia César Brie
con César Brie, Marco Colombo Bolla, Elena D’Agnolo, Rossella Guidotti, Donato Nubile
musiche Pablo Brie (variazioni su temi di Verdi e su Avò di Rosa Balistreri)
arrangiamenti musicali Matìas Wilson
scene a cura della compagnia
luci Stefano Colonna
produzione Campo Teatrale / Teatro dell'Elfo
Nel tempo che ci resta, creazione di César Brie, è una coproduzione del Teatro dell’Elfo e di Campo Teatrale, realtà milanese dove lo spettacolo ha debuttato il 19 ottobre di quest’anno. Dal 1° dicembre va in scena all’Elfo Puccini, in una sorta di tour cittadino.
L’attore, regista e drammaturgo argentino racconta qui un fatto di cronaca che ha segnato la storia del nostro paese, proseguendo nella sua ricerca di un teatro d’impegno civile e di inchiesta che sa trasformarsi in elegia e poesia.
Lo spettacoloè frutto di un lavoro di più di due anni sulle figure di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Tommaso Buscetta. Dalle loro biografie emerge la storia della mafia siciliana dal dopoguerra fino agli anni Novanta e la denuncia dell'intreccio tra criminalità organizzata, affari, politica, servizi segreti deviati. Allontanandosi dall'idea di creare un documentario teatrale, lo spettacolo si presenta piuttosto come un’elegia, un atto d'amore e di gratitudine nei confronti di chi ha dedicato e oggi continua a dedicare la sua vita alla collettività e a una concreta testimonianza di coerenza, etica e giustizia. Il racconto della tragedia che ha segnato le vite dei due magistrati e delle loro famiglie non dimentica, nello spettacolo, i momenti di luce, di gioia, di ironia: l'amore di Giovanni e Francesca, di Paolo ed Agnese; gli scherzi tra i due amici; la serenità della loro infanzia.
«Un cantiere abbandonato a Villagrazia, il luogo dal quale partì Paolo Borsellino per andare incontro alla morte. In questo cantiere un uomo fa rotolare per terra delle arance.Tra le lamiere appaiono quattro figure che il profumo delle arance ha tolto dalle ombre. Si chiedono dove sono, qual è la terra in cui si trovano. Si riconoscono. Sono le anime di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e Agnese Piraino Leto. L’uomo che ha lanciato le arance si presenta. È Tommaso Buscetta, il pentito di mafia. Le anime delle due coppie e del pentito si raccontano in questo cantiere abbandonato.
Ricordano, denunciano, si interrogano, in un amaro viaggio attraverso quello che è successo prima e dopo la loro morte.La lotta alla mafia, le vittime, i tradimenti, i pensieri, le vicende personali e pubbliche, la trattativa, l’isolamento, le menzogne, il senso di dovere e l’amore si intrecciano in questa ricostruzione di ciò che è accaduto e di ciò che continuerà ad accadere».
César Brie
Al termine della replica del 14 dicembre seguirà un incontro con il professore Giuseppe Teri, vicepresidente nazionale della Scuola di formazione Antonino Caponnetto e referente delle scuole superiori per l’associazione “Libera, nomi e numeri contro la mafia”.
TEATRO ELFO PUCCINI, sala Fassbinder, corso Buenos Aires 33, Milano – Martedì /sabato ore 21.00, domenica ore 16.30 – Durata: 1h 15 – Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50 Info e prenotazioni: tel. 02.0066.0606 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.