Il quinto appuntamento di Nuove storie mette in scena un’originale rivisitazione del romanzo di Collodi, Pinocchio, creata da Matteo Spiazzi e prodotta dal Maribor Puppet Theater. Uno spettacolo di grande poesia, che parla al pubblico di ogni generazione e che non poteva mancare in una rassegna intitolata (TI PREGO, DIMMI) BUGIE.
Originario di Verona e diplomato all’Accademia Nico Pepe di Udine, Matteo Spiazzi è molto attivo all’estero sia come regista che come pedagogo. Si è specializzato nel teatro di figura e nell’uso delle maschere. Conduce corsi e laboratori all’Università di Verona, di Quito in Ecuador, di Tartu in Estonia, all’Accademia nazionale di arte drammatica di Minsk, all’università di Kiev.
27 GIUGNO/1 LUGLIO
PINOCCHIO
da Carlo Collodi
adattamento e regia Matteo Spiazzi
performer MihaBezeljak
assistente alla drammaturgia MetkaDamjan
costumi MojcaBernjak
puppet e scenografia PrimožMihevc
puppet dipinti da DarkaErdelji
Maribor Puppet Theatre
Pinocchio è una metafora di come gli errori siano necessari per diventare umani. Gli errori non sono per forza qualcosa di sbagliato, ma spesso sono l’unico modo per evolvere e cambiare forma.
«C’era una volta... Un re! Diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno».
Questo Pinocchio non ripercorre pedissequamente la storia tradizionale, ma racconta la storia di un pezzo di legno che diventa uomo, tralasciando la morale e la ‘pedagogia’ ottocentesca. È una performance che si immerge nel mondo dei puppet, dai burattini alle marionette, all’animazione degli oggetti. Il principio è nel legno, nella materia grezza, quando il ‘burattino’ non è ancora un oggetto interamente realizzato. La metamorfosi di Pinocchio è una ricerca inconsapevole di forma di identità, di umanità.