ECOTEATRO DI MILANO DA VENERDÌ 25 A DOMENICA 27 NOVEMBRE 2022 - IN SCENA LETTERE D’AMORE (LOVE LETTERS) DI A. R. GURNEY, 
CON BARBARA DE ROSSI ED ENZO DECARO -REGIA EMANUELA GIORDANO

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Lettere d’Amore

(Love Letters)

di A.R. Gurney 


Regia Emanuela Giordano

con BARBARA DE ROSSI ed ENZO DECARO

venerdì 25 novembre ore 20:45

sabato 26 novembre ore 20:45

domenica 27 novembre ore 16:00

Atto unico. Durata 70 minuti.

 

Due attori straordinari in uno spettacolo candidato al Pulitzer diventato un classico del teatro americano. È stato rappresentato per la prima volta in America nel 1988, con l’autore stesso nei panni del protagonista maschile.

Moltissimi grandi attori del cinema e della prosa si sono confrontati e continuano a confrontarsi con i personaggi di questo famoso racconto epistolare: da Mia Farrow a Tom Hanks, da Mel Gibson a Sissy Spacek.

Lettere d'amore è una delicata e spiritosa partitura per anime sole. Andrew e Melissa sono due vecchi amici d'infanzia che da oltre cinquant'anni si scambiano lettere e messaggi. Dopo i primi messaggi di ringraziamento e le lettere dal campeggio scritte durante l'infanzia e la prima adolescenza continuano a scriversi lettere via via più profonde mentre crescono ed affrontano le vicissitudini della vita scoprendo attraverso la scrittura una profonda intimità e vicinanza spirituale come può esistere solo tra due grandi innamorati.

Assistente alla regia Tania Ciletti - Foto Marinetta Saglio
- Progetto grafico Giuseppe Tenore - Service audio e luci Live Srl - Produzione E20inscena

Biglietti  da € 20 a € 30

EcoTeatro è a Milano in Via Fezzan 11  - www.ecoteatro.it

Biglietteria aperta da lunedì a sabato dalle ore 10 alle ore 13 e un’ora prima dell’inizio di ogni spettacolo - tel 02 82773651 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

EcoTeatro, inaugurato a ottobre 2018, deve il suo nome alla scelta responsabile di applicare un protocollo eco gestionale conforme al modello di sviluppo sostenibile promosso dalla Comunità Europea. L’università di Locarno attraverso una ricerca condotta dal prof. Martin Muller lo ha riconosciuto come una delle realtà teatrali sostenibili più innovativa a livello mondiale.

Produzione: E20inscena Associazione Culturale 

LOVE LETTERS nel dettaglio

Love Letters possiamo definirlo un classico. È stato rappresentato per la prima volta in America nel 1988, con l’autore stesso nei panni del protagonista maschile. Due anni dopo l’opera è candidata al Pulitzer e, da allora, moltissimi grandi nomi del cinema e del teatro, continuano a confrontarsi con i personaggi di questo famoso racconto epistolare. Lettere d’amore è una delicata e spiritosa partitura per anime sole.

Andy e Melissa si conoscono da bambini, a scuola, e fanno subito amicizia. Andy è attratto da Melissa ma non riesce ad esternare i suoi sentimenti anche perché la giovane amica riesce a smorzare ogni possibile avance, a colpi di stilettate caustiche.
Per circa cinquant’anni si frequentano, si incontrano, si desiderano, ma soprattutto si scambiano bigliettini, cartoline e lettere che ci raccontano molto di loro e del mondo che, intorno a loro, cambia velocemente.
 I college, i campeggi, gli impegni di lavoro, i legami sentimentali, la guerra, le ambizioni e le difficoltà di trovare, ciascuno, la propria strada, mettono a dura prova la loro relazione ma nonostante tutto Andy e Melissa continuano a scriversi, a confessarsi, ad avere bisogno l’uno dell’altra. Sono in fondo una “strana” coppia, lui timido e posato, metodico, con obbiettivi precisi che riesce a raggiungere, lei inquieta e fragilissi- ma, disperatamente alla ricerca di una ragione per vivere. Se Andy mette su famiglia, Melissa colleziona mariti e fallimenti, se lui si laurea in legge, diventa avvocato e affronta con successo la carriera politica, lei si perde in alcool, droghe ed interessi effimeri.
Cosa hanno dunque in comune questi due?
 Una storia, un passato, un conoscersi fin da piccoli, il sapere tutto l’uno dell’altra, la fiducia reciproca, un‘attrazione contraddittoria ma sempre presente e un umorismo sottile che si palleggiano ad arte. Sono le due facce di uno stesso mondo borghese, sono due Americhe che si guardano allo specchio? Forse si.
E noi, oggi, possiamo riconoscerci in questa storia fatta di appuntamenti mancati? Certamente. L’incontro carnale, la relazione vera e propria, tra Andy e Melissa, arriva troppo tardi, quando nessuno dei due ha il coraggio di ricominciare da capo, rischiando di rovinare la bellezza della loro relazione “ideale”.

La regia accompagna il testo senza forzature descrittive. Ovviamente non si mette in scena la classe di scuola, il college, le feste, i matrimoni. Sono le musiche e le luci ad evocare le atmosfere, i passaggi del tempo, le grandi e piccole vicende che scandiscono la storia di Melissa e di Andy.
 L’idea, in questo allestimento, parte da una piccola intuizione: Andy, dopo mezzo secolo, deve fare i conti con ciò che ha sempre inconsciamente desiderato: avere una relazione stabile e matura con Melissa. Coscienzioso, ai limiti del maniaco, nel catalogare e conservare ogni frammento di ricordo che lo lega alla sua amica, si dispone a ricostruire e a ricordare tutto ciò che è accaduto (o non accaduto) tra loro. Dal primo messaggio fatto volare in classe durante le lezioni, strappando un lembo del quaderno di scuola, alle ultime lettere in cui entrambi, finalmente, si dichiarano ma prendono atto di non essere riusciti a rischiare e investire fino in fondo nel loro amore.

La presenza di Melissa è un ricordo evocato che diventa sempre più incisivo e reale, il loro carteggio diventa un dialogo d’amore e di amicizia, in cui ciò che inizia a leggere l’uno, l’altro completa e arricchisce di altre sfumature, precisazioni, dettagli.
 Dal Boogie Woogie, con le Big Band che facevano ballare tutta l’America (e Glenn Miller, Nat King Coll e tanti altri ) fino all’onda d’urto del Rock ’n Roll e più avanti ancora, una musica calda e leggera, ballabile, riverbera da lontano e scandisce i passaggi del tempo, volutamente in contrasto con la sottile malinconia che accompagna il racconto.

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