Musei e mostre riaprono i battenti, ma anche cinema e teatri. Si ritorna a “respirare” cultura. Niente di meglio che regalarci qualche ora a scoprire o riscoprire l’arte Serafino Valla, pittore, scultore e scrittore, sicuramente una tra le più alte espressioni dell’arte naïf nostrana con opere che hanno contribuito a costruire la memoria di quei luoghi che ne sono fonte d’ispirazione: la terra della bassa, il fiume Po, le tradizioni.
From Pace e Amore
Italian Selection for Expo 2020 Dubai - Abu Dhabi
Commissario della mostra Giammarco Puntelli
PERSONALE
a cura di Giammarco Puntelli
Serafino VALLA
Museo Rocca Sanvitale,
Fontanellato (PR)
29 maggio - 24 giugno 2021
Orario mostra: da Giovedì a Domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
Domenica 30 maggio alle ore 16.30 visita guidata alla mostra nel rispetto delle norme vigenti
La prenotazione è obbligatoria su Viva Ticket.
Informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Museo San Giovanni degli Agostiniani,
Fivizzano 20 giugno - 16 luglio 2021
Orario mostra: da Lunedì a Sabato dalle 9.00 alle 12.00
Domenica 20 giugno alle ore 17.00 presentazione della mostra nel rispetto delle norme vigenti
Per prenotazioni:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 0585/942152 0585/942190
SERAFINO VALLA (1919-2014)
Autodidatta, dotato di grande abilità nel disegno,
nell'infanzia ha vissuto in un ambiente instabile e precario a causa dei frequenti traslochi, dovuti alla scarsa capacità professionale del padre casaro. La frequenza scolastica non è stata regolare, iniziava la classe in un paese e la finiva in un'altro e solo a 14 anni completerà la quinta elementare a Luzzara, distinguendosi nel disegno. Appena quindicenne, ha assistito impotente e terrorizzato alla morte per soffocamento, della sorellina Elvira, di pochi mesi, mentre i genitori erano assenti per lavoro.
Forti i contrasti col padre, facile all'ira ed alle percosse, accecato dalla gelosia, ingiustificata nei confronti della moglie, lo emarginava credendolo un figlio illegittimo.
Psicologicamente insicuro ed incompreso, si rifugiava in una appagante contemplazione della natura. Trascorreva molto tempo camminando lungo l'argine del Po, il grande fiume che rappresentava per lui un mistero.
Nel 1938 si è arruolato volontario nell'esercito, per distogliersi dalle problematiche in ambito familiare, di conseguenza è stato costretto a partecipare alla campagna di Russia.
Ferito, rientra in patria, nella sua Luzzara.
Nel 1955 si sposa e con la moglie va a vivere a Reggiolo, dove hanno gestito un negozio di generi alimentari. Nel 1959 un'altro tragico evento, la morte del fratello Giuseppe, in un incidente stradale, venti giorni prima della nascita della figlia Giuseppina, lo porta ad una grande crisi esistenziale.
Negli anni Sessanta, ha iniziato a ricercare nella pittura, nella scultura e dentro alla filosofia, il senso del suo esistere, arrivando a trovare una sua forma espressiva molto personale.
L'uomo col capo chino, coperto dal cappello, la natura e l'amato Po, sono sempre presenti nelle sue opere.
L'arte diviene lo strumento di difesa, che porta alla luce le sue emozioni, la sua grande spiritualità e la simbologia. Realizza opere a tema sacro, molto significativi i " crocefissi in campagna". Ha accompagnato il suo operato artistico con riflessioni di carattere filosofico, che ha condensato in numerose "massime", pubblicate.
Apparteneva alla prima generazione dei pittori naif, da cui si differenzia in modo sostanziale proprio per la razionalità, che lo portava alla realizzazione delle composizioni dei suoi dipinti.
Negli anni Settanta la prima mostra personale a Luzzara, dove viene scoperto da Cesare Zavattini. La sua attività artistica si intensifica, facendosi apprezzare, sia a livello nazionale con esposizioni a Milano, Mantova, Parma, Foggia, Messina, Napoli, Bologna, Modena,Como, Viareggio, Camaiore, Lecco, Luzzara che internazionale a Zagabria, Lugano, Zurigo, Jaen,Trebnje.
Sue opere si trovano nel Museo di Luzzara, e in Jugoslavia, Svizzera, Francia, Spagna e Olanda.
I documentari cinematografici "La Ballada au pays de l'immagination"" di Jacques Lagrange e Walter Marti (1980, Zurigo ) e "Lupi dentro" di Raffaele Andreassi (1991, Roma) rappresentano momenti della sua vita e della sua arte.
Negli anni Novanta ha voluto estendere la sua comunicazione visiva alla rappresentazione plastica, per dare alle sue immagini la terza dimensione, modellando l'argilla.
Realizza molte sculture, tra queste anche una "Via Crucis", su formelle di legno.
Dal 2001, la sua autobiografia esistenziale è custodita presso l'Archivio Diaristico Nazionale a Pieve Santo Stefano, Arezzo.
Nell'ultima parte del suo percorso artistico fissa
la sua attenzione sulla "natura morta" che diviene occasione di pittura "pura". Il pretesto formale per giungere ad una più libera espressione pittorica. Nel 2014, l'ultima Mostra a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, chiudeva la sua carriera.
Nel 2016 la prima retrospettiva al Palazzo Ducale di Sabbioneta. Gli è reso Omaggio alla IV Mostra Internazionale d'Arte Naif e nella Mostra Antologica al Museo Civico Rocca Flea, a Gualdo Tadino. Nel 2017 sue opere sono state esposte a Budapest, Lucca, Gualdo Tadino e Fratta Polesine.
Nel 2018 a Firenze, Anghiari e Vinci, nella direzione artistica GENIUS "Il codice della mente incontra l'Arte" e nella Biennale Lake Como entrambe dirette dal professor Giammarco Puntelli.
È stata pubblicata l'intervista della curatrice personale del Maestro, la figlia Giuseppina Valla, nel volume Profili d'Artista, dell'Editoriale Giorgio Mondadori.
Sempre nel 2018 ricordiamo il progetto espositivo "La semina come atto poetico" al Museo Cervi, Gattatico, in collaborazione con la Fondazione Un Paese, Museo Nazionale delle Arti Naives Cesare Zavattini di Luzzara, la Mostra PACE e AMORE alla Grande Moschea di Roma, patrocinata dal Ministero Beni e Attività Culturali, dalla Regione Lazio e da una serie di Ambasciate ed Istituti Internazionali, con la direzione artistica di Giammarco Puntelli.
Nel 2019 sue opere in mostra al Palazzo Ducale di Sabbioneta nel progetto espositivo INFINITYacademy, a cura di Annalisa Puntelli Sacchetti. Le mostre ad Assisi, Berlino e Tirana, con le mostre personali a Collecchio e Berlino nella direzione artistica internazionale de La Solitudine dell'ANGELO, dirette dal professor
Giammarco Puntelli. La mostra personale a Palazzo Ducale di Massa, nell'ambito della Biennale d'arte contemporanea di Massa e Montignoso, a cura di Annalisa Puntelli Sacchetti, e nella collettiva a Villa Badoer, nell'ambito della terza edizione della Biennale d'Arte Contemporanea in Veneto, entrambe con la direzione artistica del professor Giammarco Puntelli.
Si è onorato il Maestro, il 6 ottobre, nel centenario della sua nascita, al Teatro Sociale "D.Donati" di Luzzara, con la proiezione in Prima Nazionale del Film Artistico-Biografico "PECORE IN TRANSITO - Meditazione tra inconscio e presente".
A Villa De-Moll di Reggiolo, dove ha vissuto gli è stato reso omaggio con la mostra "Una vita per l'arte".
Nel 2020 sue opere sono state in collettiva a Milano, nell'ambito della pubblicazione del terzo volume di Profili d'Artista a cura del professor Giammarco Puntelli, a Gubbio, nel progetto INFINITYacademy, a cura di Annalisa Sacchetti Puntelli.
Le istituzioni hanno deciso che "IL SEMINATORE" dipinto da Serafino Valla nel 1979, sarà all'interno dell'esposizione universale in terra araba, e sarà all'inaugurazione.
Il Maestro è l'unico artista storicizzato selezionato in Pace e Amore Italian Selection for Expo 2020 Dubai-Abu Dhabi, e gli è stata dedicata la prima mostra personale italiana nella splendida location dei Giardini Botanici di Villa Hanbury a Ventimiglia, a cura di Giammarco Puntelli, Commissario delle mostre all'Esposizione Universale.
Valla è Inserito nel Catalogo dell'Arte Moderna C.A.M. n°52, 53, 54, 55, 56 e sue opere sono recensite nei volumi Le Scelte di Pumtelli, tutto edito dalla Giorgio Mondadori.