Elegante, raffinato, accogliente. E’ il locale di via Anfossi, a Milano, dove il menù ha i profumi della Sardegna e l’enoteca è un gioiello di prestigiose etichette
LA STORIA
E’ il 1999. Il nuovo millennio è alle porte, ricco di promesse e di progetti e Heros Pisu, oste sardo con anni di esperienza nelle più famose realtà milanesi, decide di compiere il grande passo: aprire un locale tutto suo. E lo fa pensando a quella terra che gli ha dato i natali e che ha dato da raccontare anche attraverso il cibo e, forse, non è proprio un caso che lo chiami “L’Isola dei Sapori”.
L’elemento di elezione è naturalmente il pesce e, per condurre la sua cucina, sceglie come chef la persona di cui si fida ciecamente, il fratello Corrado. Le parti vengono subito definite: Heros in sala e Corrado ai fornelli, una scelta che si rivela subito vincente perché, quando si è in due, niente è più importante che guardare nella stessa direzione.
Del resto Corrado è una garanzia. Per anni ha lavorato in Spagna, a Puerto Banùs nei suoi quattro ristoranti ma ha affinato la sua arte anche a Milano, come capo partita dei secondi da “Giacomo”, vero e proprio tempio della cucina di pesce meneghina.
Oggi, Heros, che tutti ricordano per la grande professionalità e il perfetto savoir fair con la clientela, lascia a Silvano Allambra e a Luca Bertoluzzi già proprietari di altrettanti ristoranti prestigiosi, Al Fresco Milano, in Via Savona e Antica Osteria Cavallini in via Mauro Macchi la titolarità del locale. A Corrado Pisu, fratello e chef, la gestione della cucina mantenendo le stesse ricette che han reso famoso il ristorante.
LA LOCATION
Clienti ed gli appassionati gourmet definiscono gli interni del ristorante eleganti, signorili, accoglienti. Aggettivi più che consoni all’ambiente ma soprattutto, quello che si respira nella varie sale è un’atmosfera che sembra isolarti dall’esterno di una città come Milano sempre in movimento. Il legno così ben diversificato negli spazi offre uno spunto all’immaginario, sembra di capitolare all’interno di un’imbarcazione ben arredata. Attraverso “gli oblò” la luce scalda lo spazio, le pareti sono lo sfondo per mostrare le antiche e giganti carte geografiche della navigazione e gli angoli sono addolciti da piccoli e piacevolissimi mobiletti funzionali per il service.
Molto belli anche i dettagli delle lampade in diverse versioni, tutte studiate per definire la diversità delle sale. Sì, perché le sale sono quattro, due ampie per i pranzi e le cene di gruppo, due più piccole, riservate per cene più intime. I tavoli sono ben distanziati, con una candida mise en place che definisce cura e attenzione ai dettagli.
Al centro del ristorante è impossibile non restare colpiti dal banco del pesce fresco, dove si può trovare il meglio del pescato che viene consegnato quotidianamente.
Lo spazio destinato all’enoteca è un autentico gioiello visivo oltre che una grande attrattiva per i palati più esperti. Le bottiglie sistemate su scaffali sono per lo più protette da luccicanti vetrine e, in alcuni punti, ordinate come vere e proprie collezioni. Bianchi, rossi, rosati, liquori, champagne… Sono veramente tantissime le etichette, tutte prestigiose e provenienti da varie parti del mondo.
IL MENU’
La lista dei piatti è un’autentica esperienza nel mondo del gusto di mare, una lista che merita di essere consultata con calma perché le proposte sono veramente tante. Il pesce è naturalmente il protagonista, dagli antipasti, ai primi, ai secondi. Tutti preparati con una semplicità priva di orpelli ma che una volta arrivati nei piatti si esprimono attraverso la grande qualità, l’autenticità dei sapori, la maestria e l’eleganza della presentazione.
Iconiche le ricette dei “gamberi alla catalana con mango”, degli “spaghetti alle vongole e bottarga sarda”, del “polpo alla catalana” e quella del “plateau imperiale di crudi”. Ma la scelta è veramente ampia. Così, negli antipasti troviamo, ad esempio, gli scampi. Il salmone selvaggio dell’Alaska, il branzino, la tartare di tonno e poi pesce crudo, ostriche, capesante, insalate di mare e, pensando alla Spagna, l’ottimo Patanegra, l’esclusivo prosciutto iberico. Proseguendo con i primi è sempre il pesce a tenere banco sia nei piatti di riso sia in quelli di pasta. Si va dalle tagliatelle nero di seppia, gamberi e bottarga, alle linguine l’astice, dagli spaghetti gambero rosso di Mazara e pomodorini freschi al risotto ai frutti di mare, dai paccheri con ragù di scorfano e bottarga a un’autentica chicca: i culurgiones pomodoro e pecorino, i classici ravioli sardi ripiani di patate e, appunto, pecorino.
Anche nei secondi c’è il meglio del mare, con una grande varietà di scelta. Non mancano il tipico fritto misto e il misto griglia a cui si aggiungono ricette come l’orata alla siciliana, i gamberoni carabineros, il pescato del giorno alla livornese o in guazzetto, il branzino alla Vernaccia e olive e, persino, l’astice e l’ aragosta alla catalana e un regale King Crab dell’Alaska.
Pur essendo un ristorante di pesce, l’Isola dei Sapori, in menù, contempla anche piatti di carne, con i migliori tagli, tutti di alta qualità, dalla tagliata di manzo, al filetto, alla griglia o al pepe verde, alla costata di manzo, alla strepitosa fiorentina all’antica.
Per fine cena i dolci della casa, oltre alla tradizionale seadas, l’immancabile tiramisu, la torta di ricotta e arance e una selezione di dolci al cioccolato di Ernst Knam, il re del cioccolato.
L’ENOTECA
Con i vini c’è veramente da fare il giro del mondo. Non mancano quelli “dell’isola”, quella Sardegna che è il motore dell’Isola dei Sapori. Ci sono i migliori Vermentini sardi, i Galluresi e quelli del Sulcis, i rossi, con il classico Bovale Su’ Nico e il famoso Turriga.
Ma la lista è veramente lunga. In un affascinante itinerario degustativo troviamo tanti bianchi, con etichette provenienti da Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Trentino Alto Adige, Sicilia e Campania. Tra questi spiccano il Sauvignon Quarz di Terlano, il Vintage Tunina di Jermann, il Sauvignon Blanc “Alteni di Brassica”, piemontese e il classico Cervaro della Sala dall’Umbria.
Per un’esperienza memorabile, tra i rossi, gli intenditori più esigenti troveranno Masseto, Sassicaia, Ornellaia, il veneto Amarone di Quintarelli, ed il Brunello di Montalcino Biondi Santi.
Tra i vini esteri, per i bianchi, i prestigiosi Montrachet della Borgogna, tra cui il Chevalier Montrachet ed il Quintessence de Corton Charle Magne.
Non mancano i profumati rosè della Cotes de Provence ed infine i grandi rossi francesi tra cui l’esclusivo Echezeaux Grand Cru.
Per chi ama le bollicine la scelta è altrettanto importante, dai migliori spumanti Franciacorta agli esclusivi champagne che vanno dal Dom Perignon P2 al Krug Rosè, al Cristal di Louis Roederer al Pol Roger Winston Churchill.
… E…A CASA
L’Isola dei Sapori porta le sue delizie anche a casa vostra. E’ infatti disponibile un servizio di delivery dall’antipasto al dolce e con combinazione di vini per chi lo desidera.
Per maggiori informazioni:
RISTORANTE ISOLA DEI SAPORI
Via Anfossi, 10 – 20135 Milano