Selvaggio, naturale e sostenibile il “piccolo principe del Pacifico” è sinonimo di eccellenza e di versatilità
Il Natale è forse il momento più significativo dell’anno. Ogni paese lo celebra con entusiasmo e gioia. La reunion familiare, si svolge spesso intorno alla tavola imbandita di delizie salate e dolci. Un piatto, di irrinunciabile tradizione, da difendere nel menù di Natale è il pesce.
Il mercato ittico, in particolare, nel periodo natalizio è in gran fermento. La proposta è variegata e curiosa, e soprattutto ricca delle novità oltre confini.
Sulle tavole italiane, il salmone primeggia sempre, affumicato o ricettato è un’immancabile presenza.E’ importante però saper scegliere il salmone giusto per rendere la portata all’altezza delle aspettative del “Pranzo di Natale”. L’attenzione, per l’acquisto della migliorequalità, cade sulla provenienza, perché non tutti i salmoni sono uguali. Se ci si affida al “pescato” dell’Alaska si è sicuri di portare in tavola un concentrato di benessere e di bontà.
Tra le più gettonate delle cinque specie presenti nelle acque incontaminate del Paese dei ghiacci c’è il Rosso, facilmente riconoscibile per le sue carni sode e magre dal colore brillante. Questo pesce si nutre di plancton e di piccoli crostacei che si trovano nel suo habitat naturale ed è per questo che lo si definisce selvaggio.
Il Salmone Rosso dell’Alaska è per qualità, il più apprezzato dagli chef. È perfetto, per dimensioni medio piccole, anche perla cucina casalinga. Versatile e di facile preparazione, può essere servito a crudo, ad esempio in tartare, per un classico della cucina giapponese, oppure cuocere al forno, al vapore e accompagnarlo da un cucchiaio di delicata maionese o da altre salse anche dal gusto più deciso.
Il Salmone Rosso dell’Alaska, oltre ad essere straordinariamente gustoso è un concentrato di benessere. In particolare è ricco di omega 3, e di vitamine, dalla A, alla B12, alla D, quest’ultima quasi introvabile nei cibi di uso quotidiano e, ancora, potassio, selenio e magnesio.
Scegliere il Salmone selvaggio dell’Alaska, quindi, non è una moda ma, al contrario, è il miglior modo di condividere il piacere della tavola degustando un pesce buono e sano.
Tutte le specie sono selvagge, non corrono rischio d’estinzione e provengono da pesca sostenibile.
Infatti la Costituzione della Alaska del 1959 recita : “il pesce deve essere utilizzato, sviluppato e conservato secondo il principio dello sfruttamento sostenibile.’
Il Natale con il pescato dell’Alaska sarà ancora più gustoso e il pianeta più felice
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