Il locale, progettato dallo studio di architettura Vudafieri-Saverino Partners,
porta a Londra il fascino delle antiche latterie meneghine, reinterpretate
con uno stile eclettico e contemporaneo.
La tradizione delle latterie milanesi arriva a Londra: apre l'Italian cafe “Latteria” nel quartiere di Islington, un’area che ha visto negli ultimi anni una vera e propria rinascita anche grazie allo sviluppo di una fiorente attività gastronomica. Il progetto è firmato Vudafieri-Saverino Partners. Lo studio di architettura con sede a Milano e Shanghai, autore di alcuni locali milanesi di maggior tendenza, porta a Londra tutta la sua esperienza nello sviluppo di nuovi concept per la ristorazione.
Il ristorante londinese reinterpreta in chiave contemporanea il fascino delle vecchie latterie meneghine: luoghi in cui mangiare piatti caserecci e genuini, in un contesto autentico e tradizionale.
Il risultato è un ambiente eclettico in stile anni '50, caratterizzato da un'atmosfera informale e confortevole. Aperto dalla prima colazione a cena, il locale offre piatti sani e ispirati alla tradizione: dalla pasta fatta in casa, risotti e pizza, a panini e insalate, realizzati con eccellenze gastronomiche provenienti dall’Italia.
L'interior
Sviluppato su due livelli lungo Essex Road, il ristorante si distingue per gli interni dal forte impatto visivo, con i dettagli veri protagonisti: i mattoni a vista, le lampade sospese realizzate a partire da stampi per dolci, gli imponenti banconi, il pavimento in seminato, le piastrelle diamantate...
Due colori caratterizzano gli ambienti: il bianco caldo, che ricorda il colore del latte, e il rosso, una tonalità che contraddistingue anche la facciata esterna, per rievocare l'eleganza milanese.
I materiali rimandano agli anni ‘50: superfici laccate semilucide e laminate, acciaio lucido e satinato, zinco.
Se il piano terra si distingue per l’atmosfera vivace, quello inferiore offre uno spazio più raccolto, con una sala da pranzo lontana dal brusio.
La facciata
L’esterno del ristorante è una chiara rievocazione delle vetrine in alluminio degli anni ’50, capace di catturare subito l’attenzione dei passanti grazie al suo colore rosso acceso, alle insegne che fuoriescono come dei pop-up e alle ampie vetrate che portano luce all’interno.
L’ingresso
Una tenda semicircolare fa da sipario allo spettacolo che si apre una volta entrati nel ristorante: sulla destra si è accolti da un bancone bar rivestito in zinco, dove è possibile prendere un caffè in piedi, proprio come vuole la tradizione italiana. Procedendo all’interno, si giunge al secondo bancone che attraversa trasversalmente il locale: anch’esso rivestito in zinco è interamente dedicato all’esposizione delle pietanze. Sulla parete che fa da sfondo all’ingresso sono presenti dei pass che lasciano intravedere la cucina.
Il ristorante
La zona ristorante coi suoi 70 coperti, di cui 50 interni e 20 esterni, è articolata in diverse sale. La prima, collocata allo stesso livello dell’ingresso, presenta panche in ecopelle tipiche degli anni ‘50. Salendo alcuni gradini si accede alla lounge room, dove spicca una grande panca in velluto che ne definisce il perimetro.
La stanza del piano inferiore si distingue per le pareti ricoperte di carta da parati vinilica rossa, interrotta da due vetrine in vetro, che possono essere accese illuminando i prodotti contenuti all’interno. In tutto il ristorante sono presenti mensole e armadietti in stile latteria anni ‘50, pensati per esporre pasta, olio, sottoli, vini e altri prodotti.