In vetrina, bontà, alta qualità, benessere da una pesca che da sempre guarda al futuro con grande responsabilità ambientale. Dal 7 al 9 marzo
Una kermesse, quella di Identità Golose 2020, che quest’anno affronterà un tema importantissimo sia per la salute sia per l’ambiente. Alla sedicesima edizione di questo prestigioso evento della gastronomia nazionale e internazionale si parlerà de “Il senso di responsabilità”, una responsabilità che ci riguarda non solo nel presente ma soprattutto nel futuro. La scienza sta dando indicazioni precise su come coltivare e alimentarsi e sulla necessità di sostenere attraverso leggi e tecnologie innovative la salute nostra e di questo nostro pianeta.
L’Alaska è da sempre impegnata nella sostenibilità. Infatti è l’unico Paese ad avere, per Costituzione, fin dal 1952, l’obbligo di attenersi a una rigida legislatura per quanto riguarda la pesca, una garanzia a favore non solo dei lavoratori ma che riguarda proprio la sopravvivenza del pescato.
Inoltre, l’Alaska Seafood Marketing Institute ha introdotto, nel 2010, il Programma di Gestione Responsabile della Pesca (RFM), una normativa rigorosa di certificazione della sostenibilità, che si basa sui criteri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).
Nello stand di Alaska Seafood , a Identità Golose, si parlerà di alimentazione ma, soprattutto, di quel “senso di responsabilità” che diventa imprescindibile per le future generazioni.
In bella mostra ci saranno quelli che vengono chiamati “i gioielli del Pacifico”, dal Salmone Selvaggio nelle sue diverse varietà e dimensioni, al Carbonaro o Black Cod, un pesce molto utilizzato nei ristoranti stellati, al maestoso Granchio Reale, un esemplare di eccellenza anche per la sua affascinante bellezza. Per chi è alla ricerca di una chicca, ci sarà l’Ikura, le coloratissime uova di salmone, perfette per la preparazione di piatti e antipasti sfiziosi, che nulla hanno da invidiare al più blasonato caviale.
Il rispetto per la natura è il diktat dei prodotti ittici dell’Alaska ed è questa prerogativa che li rende non solo più sicuri ma anche più buoni. Ad esempio il Salmone Selvaggio, pescato nelle acque incontaminate di questo angolo di paradiso, ha carni compatte, ben sode e meno grasse dei pesci di allevamento e, grazie ai suoi contenuti in vitamine, alle fonti di selenio, antiossidanti e ai preziosi omega 3, si presenta come un’ottima presenza dietetica per la salute di tutti e per chi pratica sport anche a livello agonistico.
I pesci dell’Alaska sono di fatto quanto di più sano si possa mettere nel piatto perché rispondono a tutte le migliori caratteristiche di affidabilità e di naturalità.
Appuntamento dunque allo stand di Alaska Seafood, dal 7 al 9 marzo, per conoscere il mondo del Salmone Selvaggio e, perché no, anche per “assaggiarlo”!
Per saperne di più : www.alaskaseafood.it