L’autunno è una stagione magica. Tra ottobre e novembre la natura diventa un’esplosione di colori e il basso sole autunnale rende ancora più speciali i paesaggi. I boschi si infiammano di una luce rosso-aranciata e i vigneti prendono le tonalità del giallo e dell’arancio, che spiccano a contrasto con il cielo terso. È vero che porta anche i primi freddi e le giornate si fanno via via sempre più corte eppure è proprio in questo periodo dell’anno che la natura si esalta. Non è a caso che negli ultimi anni l'autunno è divenuto quasi sinonimo di foliage, termine inglese che letteralmente significa “fogliame”. Uno spettacolo suggestivo capace di scuotere nel profondo anche gli animi più freddi. È quello che in America definiscono Indian Summer, l’Estate Indiana, ed è in montagna che si riescono ad assaporare in modo profondo quelle atmosfere romantiche e poetiche che l’autunno porta con sé. Prima di vedere gli alberi spogli c'è ancora tempo, perché abbiamo ancora qualche settimana per godere dei colori autunnali che hanno appena iniziato a fare la loro comparsa. Seguiamo l'esempio dei giapponesi, forse più noti per la contemplazione della fioritura dei ciliegi sakura durante l'hanami, ma che dimostrano il loro amore per la natura anche in autunno con il loro momijigari, la “caccia alle foglie rosse” e regaliamoci un fine settimana per ammirare lo spettacolo unico del foliage. Uno spettacolo che assume un significato ancora più seducente con un viaggio lento e panoramico. E la nostra scelta non poteva che cadere sul Trenino Rosso del Bernina, una delle tratte ferroviarie più spettacolari del mondo, che permette di scoprire dai suoi finestrini panoramici le bellezze naturali disseminate tra Lombardia e Svizzera: dai vigneti della Valtellina ai ghiacciai del Bernina toccando incantevoli località montane quali Tirano, Miralago, Campocologno, Pontresina, Celerina fino a St. Moritz, una delle località sciistiche e meta di turismo invernale tra le più rinomate in Svizzera e nell'Europa intera.
Lo conoscete il Trenino Rosso? Si tratta di un percorso ferroviario, inaugurato all’inizio del secolo scorso, che collega la città italiana di Tirano, in Lombardia, con la rinomata città svizzera di St. Moritz, per poi proseguire fino a Coira (Chur in tedesco), capitale del cantone dei Grigioni. Il treno, dunque, percorre solamente 2,5 km in territorio italiano e i restanti 143 in suolo svizzero. La tratta più nota è quella che comincia a Tirano, a quota 430 metri, e arriva a St. Moritz, a quota 1.822 metri, e ricopre una lunghezza di circa 60 km. I restanti 80 km costituiscono il tratto ferroviario che collega St. Moritz a Coira, la città più vecchia della Svizzera, che incanta con i suoi vicoli intricati e gli edifici storici. Il viaggio sul Trenino Rosso del Bernina non solo consente di ammirare panorami spettacolari, ma permette anche di apprezzare l’eccezionale abilità ingegneristica e architettonica. Ne sono un esempio le numerose gallerie e i tanti viadotti, in modo particolare quello elicoidale di Brusio. Il risultato è una tratta ferroviaria che si integra armoniosamente con il paesaggio d’alta quota e che consente alle piccole comunità montane di raggiungere comodamente le principali città. Proprio per la bellezza dei paesaggi di cui si gode durante il viaggio, per il suo percorso attraverso tunnel e ponti, e per la sua funzionalità, il Trenino Rosso del Bernina, nel 2008, è stato riconosciuto Patrimonio Mondiale UNESCO. La linea del Bernina conta ben 15 fermate. Scendere a tutte le fermate è quasi impossibile in uno o due giorni; bisogna scegliere e non è facile!
Tra le mie fermate del cuore:
- l’Alp Grüm col suo bell’edificio realizzato completamente in pietra su progetto dell’architetto Nicolaus Hartman nel 1923 che funge da stazione, albergo e ristorante. Dalla sua terrazza una stupenda vista sul ghiacciaio Palü e sulla Val Poschiavo e su un tratto molto particolare della linea del Bernina che proprio in questo punto compie un percorso a serpentina necessario per superare il dislivello di altezza.
- Diavolezza è una delle fermate che vi consiglio di non perdere, soprattutto d’inverno. A pochi passi dalla banchina della ferrovia si trova la partenza della funivia che porta sulla cima della Diavolezza che in 10 minuti vi farà salire fino a 2978 m e a piste di una bellezza inimmaginabile. In alternativa allo sci: passeggiate, prelibato food alla locanda Diavolezza sulla cui terrazza troneggia una vasca idromassaggio con l’acqua che fa le bollicine a una piacevole temperatura di 41°C che vi attende per un pit stop relax con vista sul Piz Bernina, sul Piz Palü e sui ghiacciai circostanti.
- Punt Muragl qui scesi si prende la cremagliera che conduce alla vetta a 2.453 m di altitudine dove si gode di un panorama considerato tra i migliori sulla piana dei laghi dell’Engadina. Per il pranzo vi attende il superpanoramico Romantik Hotel col suo ristorante Panorama che serve piatti della cucina regionale e mediterranea nell'elegante sala ristorazione o sulla terrazza e ristorante self-service Scatla ideale per snack e bevande.
Sicuramente, in questa stagione, la fermata top non può essere che Pontresina, una destinazione che dopo St. Moritz è sicuramente la più elegante e conosciuta in Engadina con un bellissimo centro e la perfezione tipica engadinesi. Una meta anche di cultura e arte, arte che esce dai luoghi canonici e si respira ovunque: negli hotel, per le strade, in antiche dimore, castelli o ex fienili ristrutturati..... Ma il vero pezzo forte di Pontresina è sicuramente la natura. Infatti, da Pontresina, partono un’infinità di sentieri di montagna adatti a tutta la famiglia e anche agli amanti dei trekking impegnativi e, in autunno, la possibilità di fare in Val Roseg, una valle laterale della Val Bernina dalla bellezza incantevole e selvaggia, sede del parco naturalistico del Bernina, un'escursione unica per ammirare la magia del foliage tra tratti boschivi ed ampie radure circondate da montagne, la presenza di cascate, ruscelli e guadi che conferiscono un’ulteriore aura di magia tenendo sempre gli occhi ben aperti alla ricerca di camosci o altri animali di montagna, che popolano questa valle che non fuggono, ma si lasciano osservare senza paura.
Si parte non lontano dalla stazione di Pontresina. Si possono scegliere due tipi di mezzi: l'Omnibus, una carrozza condivisa, che circola con orari prestabiliti, oppure una carrozza privata, che durante l’inverno si può trasformarsi in slitta, con orari da concordare. Il percorso, poco più di un’ora, porta da Pontresina al cuore della valle e precisamente all'Hotel Ristostorante Roseg Gletsche. Quasi al termine del percorso, lungo circa 7 chilometri, la valle si apre completamente, mostrando un panorama davvero mozzafiato tra le alte montagne. Questo è il segnale che manca poco al termine della corsa e all'Hotel Ristorante Roseg Gletscher, dove è impossibile non fermarsi per una pausa golosa con la cucina tipica engadinese e svizzera in generale. Un consiglio? Lasciatevi tentare dalla raclette!!!
Costi e modalità di viaggio: https://www.treninodelbernina.com/
Da sapere prima di partire
- La Svizzera non fa parte dell’Unione Europea, pertanto è necessario avere con sé la carta di identità valida per l’espatrio o il passaporto.
- Ogni volta che viaggi in Svizzera, stacco i dati cellulare, quindi disattivo il roaming. Quando viaggi in Svizzera e ti connetti a Internet utilizzando la tariffa di roaming del tuo operatore italiano, al tuo ritorno potresti ritrovarti con una bolletta telefonica molto spiacevole. Pertanto o disattivi il roaming o scopri con la tua compagnia telefonica le alternative migliori per rimanere connesso durante il tuo viaggio.
- In Svizzera sono accettati gli Euro, ma spesso il resto viene dato in Franchi Svizzeri. A mio avviso, però, non è necessario cambiare i soldi, essendo accettate ovunque, persino nei rifugi, carte di credito e bancomat.
- Nel cantone dei Grigione, dove viaggia il Trenino Rosso del Bernina, la lingua ufficiale è il tedesco, pertanto si parla lo svizzero-tedesco. Il personale ferroviario e i ristoratori, però, capiscono anche l’italiano, il francese e l’inglese.