con le sonorizzazioni dal vivo di Alberto N. A. Turra
Come è stato possibile avvitarsi nella atroce spirale di violenza che ha alimentato la lotta armata in Italia negli anni Settanta? Come hanno vissuto e pensato le donne e gli uomini protagonisti di quel tempo e di quella parabola politica? Cosa li ha spinti a decidere di entrare, spesso giovanissimi, in clandestinità come brigatisti? Cosa significava, in concreto, vivere da rivoluzionari e al tempo stesso dover fare i conti con la propria esistenza di persone comuni, con i propri affetti, con la propria famiglia? E come avranno riconsiderato la loro esperienza negli anni del carcere o della infine recuperata libertà?
In questo History telling Paolo Colombo racconta le storie personali dei brigatisti. Ascoltarle è oggi un atto di responsabile attenzione verso una tragica epoca storica: non per giustificare, non per assolvere, non per condannare, ma per provare a capire.
Lunedì 27 gennaio 2025, ore 20:30
Varsavia 1944. La distruzione di una città
Una storia potente e al tempo stesso allucinante: dove la realtà supera la fantasia. Quella della distruzione di Varsavia e del suo Ghetto ebraico da parte degli occupanti nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale è la vicenda di una città che non si arrende alla apparente ineluttabilità di un destino scritto da altri e lotta per non soccombere. Soprattutto nel rispetto della Giornata della Memoria suona a chiamata di responsabilità, ricordandoci che non siamo vittime passive di ingranaggi indipendenti dal nostro volere e dalle nostre azioni e che esiste sempre più di una alternativa al richiamo cieco della violenza e della distruzione.
Lunedì 24 febbraio 2025, ore 20:30
Edward Curtis, che salvò dignità e memoria dei nativi americani
con i disegni dal vivo di Michele Tranquillini
Il fotografo Edward Curtis, sul finire dell’800, comprende che storia e cultura di un intero popolo – i nativi americani – sta scomparendo, schiacciata da una forza scandalosamente più forte e arrogante. Parte così per inseguire una grande idea: raccogliere e tramandare ciò che di lì a poco non sarebbe esistito più, e per restituire dignità e bellezza a ciò che tutti chiamano “primitivo” e “selvaggio”. Fra avventure incredibili e personaggi famosissimi, creatività artistica e dedizione antropologica, Curtis plasma con le proprie fotografie l’epica di un mondo che grazie a lui ancora oggi rivive, insegnandoci che ci sono momenti nella storia in cui bisogna agire, prima che sia troppo tardi.