NEL 30° ANNIVERSARIO DELLA RIVOLUZIONE DI VELLUTO, VIAGGIO A PRAGA SULLE ORME DI VACLAVHAVEL

                                              

In Cechia si celebrano 3 decenni di pace e libertà. Il momento perfetto per percorrere un itinerario nei luoghi legati alla figura, non solo politica, del primo presidente della Repubblica Ceca, protagonista assoluto dell’epoca “trasformista” del Paese.

 

La celebreRivoluzione di Vellutodi fine 1989 a Praga è statoun capitolo decisivo nella storia dell’intero Paese. Scoppiata nell’allora Cecoslovacchia, portò alla caduta del comunismo e, attraverso diverse fasi, all’indipendenza della Repubblica Ceca, così come la conosciamo oggi.

Tra i grandi protagonisti delle proteste anti-regime e del processo di democratizzazione del Paese spicca indiscutibilmente VaclavHavel, figura politica carismatica ma anche drammaturgo, poeta e saggista. Fu lui, dopo che nel 1968 le truppe sovietiche ebbero invaso la Cecoslovacchia e stroncato sul nascere il suo rinnovamento e la sua apertura all’Occidente democratico, a richiamare l’attenzione dei suoi connazionali sulla privazione dei diritti umani, cui erano sottoposti non solo i prigionieri politici. Personaggio scomodo, fu fatto anche lui prigioniero politico e scontò 4 anni e mezzo di carcere. Ciononostante al regime non riuscì di mettergli il bavaglio: le sue opere, vietate in patria, cominciarono a spopolare nelle librerie e sui palcoscenici all’estero.

Nel frattempo, davanti al pericolo del proliferare di idee liberali nel Paese, in Cecoslovacchia la repressione si fece sempre più dura, fino a degenerare una volta di troppo il 17 novembre 1989, quando una protesta studentesca pacifica a Praga fu contrastata con la forza dalla polizia. Di lì in poi si moltiplicarono le proteste popolari contro il regime comunista, a favore di libertà e democrazia. Si fecero avanti nuovi movimenti, guidati proprio da VaclavHavel. In poco più di un mese il malcontento generale, alimentato dal sogno di uno Stato ristrutturato, portò al crollo definitivo del partito comunista. Il 29 dicembre Havel fu nominato presidente della RepubblicaCecoslovacca, in attesa delle prime elezioni libere dal 1946, organizzate nel giugno 1990. Un passo decisivo, che preparò il terreno alla scissione della Cecoslovacchia nelle Repubbliche Ceca e Slovacca (1993).Havel fu l’ultimo presidente della Cecoslovacchia post-comunista e il primo della neonata repubblica Ceca. Restò in carica 13 anni.

Un itinerario tra le vie e le piazze di Praga che assistettero alla scalata del Paese alla libertà e alla pace conduce oggi proprio sulle orme di VaclavHavel. Innanzituttoilluogodoveviveva, sullungofiume Rašínovo nábřeží, non lontano da doveoggisorgel'iconica Casadanzante.L'idea di costruirequalcosadi originalenellospaziolasciatovuoto daunbombardamentodurante la secondaguerramondialevennenelcorsodi unincontro tra Havel e l'architetto Vlado Milunić. IlprogettoGinger e Fred, soprannomedato alla Casadanzante, ha avutoinizionegliAnni '90 e si deve al famosoarchitetto Frank O. Gehry.PoiilTeatro na Zabradli, che gli vide muovere i primipassi da tecnico di palcoscenicoper poidiventaredrammaturgo, che ospitòildebuttodella sua opera Festa in Giardino (Zahradnislavnost) e che ancoraoggimanda in scenacopioni di Havel e unospettacolosulla sua vita. Lìvicino, la Caffetteria Slavia, in corsoNazionale, dove si riunivanolepersoneinsoddisfattedelregimacomunista, Havel compreso. In piazzaVenceslao, eccoinvecel’edificio dal cui balconepronunciòilsuodiscorso a una folla di oltre 300 milapersone. La splendidaCasaMunicipale, ex seminario e collegiomilitare, ospitòil primo incontro tra un Havel futuro presidente e i rappresentantidelregimecomunista,ormaisull’orlodelbaratro. Da non perdere la chiesasconsacrata di Sant’Anna, che Havel uomo di culturaa tuttotondo-bastipensare che nel 1990 suonarono a Praga, invitati da lui, niente meno che i RollingStones-vollefosseconvertita in unospaziopolifunzionale per convegni, concerti e spettacoli. La BibliotecaVaclav Havelospitainvece una mostrasulla sua vita. Obbligatoria, non solo per ripercorrere la vita di Havel, la visita al meravigliosocomplessodelCastello di Praga (sede dellaPresidenzadellaRepubblica), di cui promossel’apertura al pubblicononchéilrestauro dei giardini e delFossato dei Cervi.

Al presidente e al suo pensiero è dedicata anche La panchina di VaclavHavel, installazione composta da due poltroncine in legno ai lati di un tavolino costruito attorno a un albero. Parte di un grande progetto commemorativo avviato dall’ambasciatore ceco negli Stati Uniti PetrGandalovich, insieme all’architetto e designerBorekSipek, invita al dialogo e alla riflessione nello spirito di Havel. Quella di Praga si trova in piazza Maltezske, ma le panchine vengono collocate nei giardini di mezzo mondo e proprio il 13 novembre è stata inaugurata quella di Milano, nel cortile Legnaia dell’Università Statale.

A Praga sono tanti i luoghi salienti della Rivoluzione di Velluto, anche se non strettamente legati alla figura di Havel. Sono raccolti e descritti nella nuova brochure PRAGA 1989: 30 ANNI DI LIBERTA’-LUOGHI, EVENTI E FATTI, disponibile in inglese e tedesco e scaricabile gratuitamente dalla pagina https://www.praguecitytourism.cz/en/media/-maps-and-brochures/prague-1989-15826.

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