Si parte alla scoperta di un angolo dell'Île-de-France, la regione che rappresenta il cuore pulsante della cultura francese e una delle mete turistiche più ambite del mondo. A fare da palcoscenico è Parigi, la capitale conosciuta in ogni angolo del pianeta per il suo fascino senza tempo. Qui, meraviglie architettoniche e tesori culturali si intrecciano, dando vita a uno skyline ricco di storia: dal Louvre al centro Pompidou, passando per il museo d'Orsay, il museo di Cluny, a quello Picasso o del quai Branly, ogni angolo è una scoperta. Senza dimenticare poi i monumenti iconici, come la Torre Eiffel, Notre-Dame, il Sacro Cuore di Montmartre e l'Arco di Trionfo, veri simboli dell'arte e della storia di Francia.
Ma l’Île-de-France ha molto di più da offrire: castelli incantevoli, abbazie storiche, città reali e parchi romantici aspettano i turisti per rivelare i loro segreti. Qualche esempio? La maestosa Reggia di Versailles dove, ogni fine settimana, si può assistere ai giochi d'acqua delle fontane che zampillano a ritmo di musica barocca; la sontuosa residenza di Vaux-le-Vicomte, uno dei più grandiosi e raffinati manieri di Francia coi giardini firmati André Le Nôtre, geniale architetto paesaggista, che qui realizzerò il perfetto modello del giardino alla francese, in una scenografica prospettiva lunga 3 km; il Castello di Fontainebleau, grandiosa residenza reale in stile rinascimentale, oggi Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, un tempo scenario perfetto per le feste di corte. E ancora il Castello di Courances, fascino storico e architettonico indiscusso non solo per le sue mura a testimoniare il passato, ma anche il suo parco un mirabile equilibrio tra le geometrie alla francese e tocchi di design inglese; la maestosa Abbazia Reale di Royaumont, esempio luminoso del genio dei costruttori del medioevo. Non mancano poi località affascinanti come la cittadella di Provins, la più grande città medievale della regione, un vero gioiello storico che riporta al Medioevo, con i suoi bastioni restaurati, le strade acciottolate, le case a graticcio e gli eccezionali monumenti; il pittoresco villaggio di Auvers-sur-Oise, il villaggio degli artisti dove visse Van Gogh o Saint-Germain-en-Laye, una delle località più affascinanti che costellano la regione, perfetta fusione di storia, arte e paesaggi naturali.
Saint-Germain-en-Laye e il suo Castello
E proprio Saint-Germain-en-Laye è la meta del nostro fine settimana. A soli venti minuti dalla capitale, su un incantevole altopiano che offre splendide vedute sulla Senna e la capitale, è il luogo ideale per vivere un weekend di relax immersi nella natura e circondati dall'autentica "art de vivre" alla francese che invita a rallentare i ritmi e a godere dei piccoli piaceri quotidiani che si trasformano così in momenti indimenticabili di felicità. L’elemento architettonico che più di tutti la caratterizza è sicuramente il suo castello, le cui origini risalgono al Medioevo. La sua costruzione iniziò, infatti, nel XII secolo come fortezza per proteggere Parigi dagli attacchi nemici. Nel corso dei secoli, il castello venne ampliato e trasformato in una residenza reale, con l'aggiunta di giardini alla francese e appartamenti sontuosi. Luigi XIV, il celebre Re Sole, nacque qui nel 1638 e trascorse i suoi primi anni di vita nel castello, un luogo che già allora rifletteva l'imponenza e il potere della monarchia francese. Durante il suo regno, il maniero subì ulteriori trasformazioni per rispondere ai gusti dell'epoca, diventando un importante centro culturale e politico. Fu proprio in quest'edificio che Luigi XIV delineò la sua visione di un governo assolutista, utilizzando il castello come simbolo della sua autorità indiscussa. Nel XVIII secolo, tuttavia, il castello venne trascurato a favore di altre residenze, come il Palazzo di Versailles, che assunse il ruolo di capitale della monarchia. La Rivoluzione Francese portò a enormi danni, e il castello fu in parte distrutto, ma mantenne la sua importanza come sito storico. Oggi, ospita il Museo delle Antichità Nazionali, una delle collezioni più significative d'Europa e del mondo, con oltre 30.000 reperti che spaziano dal Paleolitico all'epoca carolingia, fino al circa 1000 d.C. Tra le opere più significative spicca la testa della "Signora di Brassempouy", il primo volto femminile della storia realizzato in avorio di mammut.
Forêt de Saint-Germain-en-Laye
Dopo un’interessante immersione culturale, non si può perdere l’occasione di esplorare i sontuosi giardini e la suggestiva terrazza di 2.400 metri, progettata dal famoso giardiniere di Luigi XIV, André Le Nôtre. Questi giardini sono un esempio sublime di come l'arte del giardinaggio possa influenzare l'estetica di un luogo, rendendolo unico e incantevole. Ma il viaggio non finisce qui. Il Parco Nazionale della Foresta di Saint-Germain, un autentico tesoro di biodiversità incorniciato dalla Senna su tre lati, vi attende. Qui, gli amanti dell'outdoor possono avventurarsi lungo numerosi sentieri per escursioni, pedalare su percorsi ciclabili, o semplicemente rilassarsi organizzando un picnic nelle aree attrezzate. Gli amanti del birdwatching troveranno un luogo ideale per osservare la fauna selvatica che popola questa oasi naturale mentre chi ama condividere la bellezza dei paesaggi sui social scoprirà splendidi angoli da instagrammare. Per chi desidera approfondire la conoscenza del parco, diversi operatori offrono visite guidate che esplorano la storia e la biodiversità della zona. E per i più piccoli, attività didattiche e percorsi avventura, pensati per rendere la visita educativa e divertente.
Centro storico
Ma Saint-Germain-en-Laye non è solo il suo castello e la magnifica foresta. Il centro storico si rivela un autentico scrigno di meraviglie, con strade acciottolate che ci immergono in un contesto affascinante. L'architettura dei palazzi e degli hotel particuliers si erge con eleganza, con facciate color pastello adornate da dettagli in pietra che evocano epoche lontane. Ogni passo diventa così un viaggio nel tempo, mentre ogni angolo narra le storie degli uomini che hanno scelto questo angolo di Francia come dimora. Uno fra tutti Claude Debussy, il compositore la cui opera innovativa ha profondamente sconvolto la musica classica e aperto la strada alle sperimentazioni del XX secolo. In 38 rue au Pain, nella sua casa ora museo, ci si può immergere nella sua vita e nelle sue creazioni, attraverso fotografie, manoscritti e oggetti personali che raccontano il genio di un'epoca mentre le note di "Clair de Lune" sembrano ancora fluttuare nell'aria. Storia e cultura, ma anche atmosfera vivace e accogliente, dove bar e caffè invitano a sedersi ad uno dei tavoli all'aperto e tra conversazioni e risate, sorseggiare un pastis o gustare una fetta di “Saint-Germain”, una specialità locale preparata con burro, zucchero e polvere di mandorle. Per gli amanti dello shopping, le piccole botteghe di artigianato sono una tappa imperdibile per tornare a casa facendo il carico di ricordi. Dai gioielli creati a mano alle ceramiche decorate con maestria, fino ai tessuti pregiati realizzati da artigiani esperti ai piccoli oggetti d'arredo casa. I bon vivants apprezzeranno anche i suoi tre mercati settimanali, che si tengono il martedì, il venerdì e la domenica mattina, con una grande varietà di prodotti proposti dagli stessi produttori che, prima di venderli, mantenendo così vivo l’autentico senso del mercato di un tempo, spiegano e fanno assaggiare i loro prodotti.
Château de Monte-Cristo
Se si ama la letteratura e il tempo non è tiranno, sarà interessante immergersi nella vita di uno dei più celebri autori francesi, Alexandre Dumas. A pochi chilometri da Saint-Germain-en-Laye, immerso in un giardino all'inglese nel cuore delle Yvelines, vi attende lo Château de Monte-Cristo, la residenza immaginata dallo scrittore Alexandre Dumas, un castello del XIX secolo dallo stile esuberante e il suo piccolo Château d'If. Nel 1844, all'apice della sua fama, Dumas cercò un luogo dove poter trovare pace e tranquillità per lavorare, scegliendo una collina a Port-Marly e l'architetto Hippolyte Durand per realizzarla. Il 25 luglio 1847 Dumas inaugurò la sua residenza, una fusione di stili neogotici e neoclassici con facciate interamente scolpite in cui la storia, la natura e l’anima dello scrittore sono onnipresenti: motivi floreali, angeli, strumenti musicali e armi si affiancano a vari animali. Sorprende pure, all’interno, il salone moresco, una vera e propria follia secondo Balzac, sopravvissuta grazie al mecenatismo del re Hassan II del Marocco. Tuttavia, pochi mesi dopo, andò in bancarotta e fu costretto a venderla per soddisfare i debiti. La proprietà, passata di mano, cadde in abbandono e rischiò di essere urbanizzata, ma grazie a Alain Decaux e alla creazione di un consorzio intercomunale, nel corso degli anni Settanta fu salvata e restaurata, aprendo infine ai visitatori nel 1994.
Dove dormire: Pavillon Henri IV
Se volete regalarvi un soggiorno da re, niente di meglio che il Pavillon Henri IV, un elegante hotel di charme che regala un’esperienza unica, all’insegna del lusso e della tradizione. Questo straordinario edificio, un tempo una delle ali del grandioso Chateau Neuf, ha accolto nel corso dei secoli molteplici personalità: da Victor Hugo ad Alexandre Dumas, che qui scrisse il suo celebre romanzo "I Tre moschettieri", a Georges Sand, al re del Marocco, futuro Mohammed V, che venne a definire i termini dell'indipendenza del suo paese, al compositore Jacques Offenbach fino al primo presidente della Terza Repubblica francese, Adolphe Thiers, che amava riposare qui... e che vi morì il 3 settembre 1877.
Oggi, sotto la guida illuminata di Charles Eric Hoffmann, il Pavillon Henri IV si prepara a intraprendere una nuova entusiasmante fase. I progetti di restauro promettono di abbellire ulteriormente gli spazi interni, creando un magnifico connubio tra passato e presente. Le 42 camere e suite, ampie e confortevoli, una diversa dall’altra, impreziosite da pregiati dettagli negli arredi, alcune una vista spettacolare sulla Valle della Senna altre sulla foresta demaniale, un tempo luogo di caccia per i monarchi francesi, sono un invito a immergersi in un’atmosfera storica senza rinunciare al comfort moderno. Mentre a breve una SPA, progettata come uno scrigno di benessere con strumentazioni all'avanguardia e trattamenti firmati Alpeor, il marchio svizzero di prodotti per la cura della pelle che sfrutta i poteri di selezionate piante botaniche alpine selvatiche, permetterà agli ospiti qualche coccola in più. La cucina è un altro punto di forza che colpisce i visitatori. Il ristorante panoramico, diretto dallo chef Eric Lurthy, propone piatti della tradizione francese, preparati con ingredienti freschi e di stagione. Il brunch domenicale, aperto a tutti, rappresenta un’occasione imperdibile per godere di un’esperienza culinaria indimenticabile, dove il gusto si unisce a un panorama mozzafiato. Da non dimenticare la storicità della cucina: qui il cuoco Collinet nel 1837 inventò le famose "pommes soufflées" e perfezionò la rinomata salsa Béarnaise, rendendo ogni pasto un vero tributo alla ricca eredità gastronomica del Paese. Il Pavillon Henri IV è anche palcoscenico di serate di gala memorabili che a volte permettono ai partecipanti di vivere atmosfere storiche, gustando piatti e lussi dal sapore antico altre di sperimentare i segreti culinari di altri paesi. Ultimamente interessantissima la serata Week-end gastronomique italien durante la quale lo chef delle cucine del Grand Hotel et de Milan ha proposto un viaggio attraverso i sapori più rappresentativi della Lombardia. Un altro aspetto distintivo del Pavillon Henri IV è la sua politica dog-friendly. Gli animali sono accolti con calore e attenzione, rendendo questo hotel un luogo speciale anche per gli amici a quattro zampe. E per finire, ciliegina sulla torta: parcheggio e Wi-Fi sono sempre gratuiti per permetterti di navigare su Internet ed entrare e uscire dalla struttura con la macchina a proprio piacimento.
Hotel Pavillon Henri IV, 19-21 rue Thiers, Saint-Germain-en Laye, tel. 0033 1 39101515, www.pavillonhenri4.fr