di Tennessee Williams
traduzione Gerardo Guerrieri
regia Luigi Siracusa
con Francesco Sferrazza Papa, Valentina Bartolo, Zoe Zolferino, Luca Carbone
scene e costumi Francesco Esposito
luci Pasquale Mari
musiche Laurence Mazzoni
produzione Teatro Franco Parenti / Compagnia dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”
Lo zoo di vetro (The Glass Menagerie), primo successo teatrale del drammaturgo statunitense Tennessee Williams, debuttò per la prima volta a Chicago nel 1944. Il testo di impronta autobiografica è uno sviluppo del racconto del 1934 dello stesso Williams dal titolo Ritratto di una ragazza di vetro(Portrait of a young girl in glass). L’opera ha conosciuto anche versioni cinematografiche, una tra tutte quella diretta da Paul Newman e interpretata da John Malkovich e Joanne Woodward.
Ad 80 anni dal debutto arriva al Teatro Franco Parenti con la regia di Luigi Siracusa.
In scena nella Sala Blu dal 17 ottobre al 10 novembre, Francesco Sferrazza Papa, Valentina Bartolo, Zoe Zolferino e Luca Carbone danno corpo e voce aduomini e donne intrappolati nel loro simbolico zoo di vetro. Personaggi che vivono il presente con un morboso sguardo al passato, nel tentativo di comprenderlo, rielaborarlo, accettarlo
Siamo alla fine degli anni '30 del secolo scorso e la storia racconta le vicende della famiglia Wingfield composta dalla madre Amanda e dai suoi due figli, Tom e Laura. Abbandonata dal marito, Amanda deve affrontare le difficoltà, i timori e le ansie che le derivano dal desiderio di assicurare un futuro sereno ai suoi figli con un comportamento che oscilla tra il tenero e l'oppressivo.
Laura, resa zoppa da una malattia ragazza introversa e chiusa, è come intrappolata in un suo mondo di illusioni e passa tutto il suo tempo ad ascoltare vecchi dischi, leggere romanzi e soprattutto accudire una collezione di animaletti di vetro. Tom lavora in una fabbrica di scarpe per mantenere Laura e Amanda, ma la vita noiosa e banale che conduce (nonché la morbosa presenza della madre) lo rende irascibile. Il ragazzo tenta senza successo di diventare un poeta, e cerca conforto recandosi al cinema a tutte le ore della notte per vivere delle avventure almeno con la fantasia. Questo scatena l'ansia di Amanda, che teme suo figlio sia un alcolizzato come il padre.
E’ proprio Tom, giovane poeta travestito da magazziniere, schiavo di un lavoro che lo opprime – e sotto la cui identità si nasconde Tennessee Williams –a condurci nella sua memoria intima ripercorrendo quei fatti che lo hanno portato all’abbandono di una realtà familiare soffocante e problematica.
Un’opera nostalgica, di quella nostalgia dolorosa per le anime fragili che la abitano, afflitte da inquietudini e disagio moraledi molta parte della coscienza moderna, facilmente riconoscibili anche nella società contemporanea.
NOTE DI REGIA
Lo zoo di vetro è un’opera memoria in cui il passato attraversa il presente per essere ripercorso e rielaborato, compreso e accettato, per riconciliarsi con un abbandono necessario anche se doloroso. Tom si muove in uno spazio installativo, ci porta dentro un racconto intimo e personale, in cui le figure che invadono il luogo sono i tratti di una memoria con cui scontrarsi come in un agone viscerale e antico.
La scena, libera da ogni oggetto quotidiano e realistico, permette agli attori di ancorarsi solo alle viscere di quei moti dell’anima che muovono, dal profondo, le fila delle azioni umane e, che nel caso della famiglia Wingfield, hanno portato agli eventi con cui Tom sente il bisogno di riconciliarsi: l’abbandono di una realtà familiare soffocante, problematica, irrisolta. Nel corso della narrazione, Tom ci fa scoprire i drammi di una madre sola, dal passato felice, spensierato e luminoso, ora incastrata in un presente logoro e povero, con una figlia zoppa che non ha nessun moto verso la vita, se non quello di prendersi cura delle sue statuine di vetro. Oggettini che lava e pulisce tutto il giorno, tutti i giorni. Il dramma di una ragazza, sua sorella Laura, che vive chiusa in un’eccezionale timidezza per via di un difetto fisico che a lei appare come una barriera per qualunque tipo di relazione umana, specialmente in campo affettivo e amoroso. Il suo dramma, quello di Tom, un giovane poeta travestito da magazziniere, schiavo di un lavoro che lo opprime e costretto, per scrivere, a chiudersi nel bagno del luogo nel quale spreca il suo tempo. Un giovane che ha l’istinto alla vita, all’avventura, alla Storia, ma che viene costantemente ancorato dalla madre al nucleo urbano di periferia nel quale, stretti e infelici, vivono i Wingfield. Così, quando lo zoo di vetro di Laura si rompe definitivamente con il fallimento dell’estremo tentativo di trovare un pretendente per la ragazza, Tom non può far altro che fuggire da quel luogo senza farvi più ritorno, seguendo le orme del padre, assente da tempo.
Lo zoo di vetro di Laura che alla fine va in frantumi è, quindi, la sua famiglia. Quel nucleo di affetti che la ragazza fatica a tenere unito e in pace da sempre, prendendosi cura davvero dei sui oggettini più preziosi: sua madre Amanda e suo fratello Tom. Solo anni dopo, quando il riflesso del volto di Laura appare a Tom ovunque il suo vagabondare lo porti, in qualunque vetrina o frammento di vetro il suo sguardo si posi, in qualsiasi città le sue scarpe lo abbiano fatto fermare, allora, ecco che la necessità di racconto diventa per Tom / Thomas / Tennessee così urgente da far sì che il teatro sia l’unica via di rielaborazione e di catarsi. Da questo nasce l’opera memoria, la narrazione scenica, lo spettacolo.– Luigi Siracusa
ORARI
giovedì 17 Ottobre - 19:00
venerdì 18 Ottobre - 21:00
sabato 19 Ottobre - 19:00
domenica 20 Ottobre - 16:00
martedì 22 Ottobre - 21:00
mercoledì 23 Ottobre - 19:00
giovedì 24 Ottobre - 19:00
venerdì 25 Ottobre - 21:00
sabato 26 Ottobre - 19:00
domenica 27 Ottobre - 16:00
martedì 29 Ottobre - 21:00
mercoledì 30 Ottobre - 19:00
giovedì 31 Ottobre - 19:00
sabato 2 Novembre - 19:00
domenica 3 Novembre - 16:00
martedì 5 Novembre - 21:00
mercoledì 6 Novembre - 19:00
giovedì 7 Novembre - 19:00
venerdì 8 Novembre - 21:00
sabato 9 Novembre - 19:00
domenica 10 Novembre - 16:00
Dal 17 Ottobre al 10 Novembre | SALA BLU
PREZZI
SETTORE A (file A–D)
intero 25€
SETTORE B (file E–S)
intero 20€;
under26/over65/Carta giovani 15€;
convenzioni (valide tutti giorni) 18€
GALLERIA (file T–Z)
intero 15€;
under26/over65/Carta giovani 12€;
convenzioni (valide tutti giorni) 12€
Tutti i prezzi non includono i diritti di prevendita.
Info e biglietteria
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
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