Da polo industriale a capitale della creatività e dell’innovazione. Un museo a cielo aperto che si rinnova grazie ad opere d’arte contemporanea, ad iniziative culturali, alla moda e al design.
Design, innovazione e modernità.
Il fascino artistico di una città che racconta la Polonia del futuro, con uno sguardo attento al suo celebre passato multiculturale e industriale, interi quartieri di fabbriche di mattone rosso degli inizi dell’Ottocento, che oggi rappresentano il cuore pulsante di Lodz, l’anima eclettica e bohemien di una città in continua trasformazione.
La si potrebbe definire capitale della creatività, delle atmosfere liberty, del cinema, della moda e dei locali di tendenza. Lodz è una città polacca in totale fermento, dove il passato industriale ha lasciato interi quartieri di fabbriche manifatturiere, edifici in mattoni rossi immersi nel verde che sono stati riqualificati per dare vita all’arte contemporanea, alle iniziative culturali, alla moda e al design.
Un vero e proprio fenomeno culturale che, da “terra promessa” degli industriali (titolo del celebre film di Andrzej Wajda, che racconta la Lodz di fine Ottocento), oggi si re-inventa città giovane ed eclettica, uno scrigno pieno di sorprese, lontana dai sentieri battuti dal turismo di massa, ma che ha molto da offrire ai viaggiatori.
Situata nel cuore della Polonia, a pochi chilometri dalla capitale Varsavia, Lodz è la meta ideale per chi desidera scoprire realtà nuove. Concedetevi un city break nella capitale dell’innovazione e della creatività, facilmente raggiungibile dall’Italia con voli diretti: rimarrete incantati dalla sua bellezza, dai mille contrasti culturali e architettonici e scoprirete che la Lodz odierna è molto più di una città dal celebre passato industriale.
Consigliamo di cominciare ad esplorare Lodz da via Piotrkowska – la più lunga via pedonale in Europa – passeggiando con il naso all’insù per non perdersi i magnifici edifici di varie epoche (dal liberty, al rinascimentale, al neobarocco o all’eclettismo più elegante) e, abbassando lo sguardo, incontrerete sculture in bronzo raffiguranti personaggi celebri nati a Lodz, dal pianoforte in onore di Artur Rubinstein, alla panchina che commemora il pittore Julian Tuwim, alla statua del premio Nobel per la letteratura Władysław Reymont seduto su un grande baule.
Date anche un’occhiata ad un vicolo nascosto ma veramente particolare, il Passaggio di Rosa, i cui edifici sono interamente rivestiti da frammenti di specchio che creano incredibili giochi di luce. Quando sarete a circa metà della via principale, vi troverete a camminare sulla ‘Walk of Fame’ di Lodz (Aleja Gwiazd) formata da due file di stelle in bronzo, incastonate nel passaggio pedonale, con impressi i nomi di celebri personaggi del cinema polacco, proprio a ricordare la fama di città cinematografica.
Lungo via Piotrkowska si trova anche uno dei più grandi murales d’Europa, diventati parte integrante di questa città, raffigurante Lodz con i suoi simboli, tra cui una grande barca a vela (Lodz in polacco significa appunto ‘barca’).
Scoprite l’anima più culturale e soffermatevi ad ammirare le vaste aree piene di fabbriche abbandonate in mattone rosso, molte delle quali sono state rivalutate e restaurate negli ultimi anni, come Księży Młyn (Il Mulino del Prete), vasto quartiere di ex fabbriche e abitazioni operaie che oggi, per il suo fascino particolare, attrae artisti, registi, fotografi e turisti.
Uno dei più grandi progetti europei di riqualificazione di antiche fabbriche tessili è rappresentato da Manufaktura, un tempo una delle fabbriche più imponenti di Lodz, oggi moderna struttura commerciale che si sviluppa su una superficie di 27 ettari, una vera e propria ‘città nella città’, animata da negozi, luoghi di intrattenimento e di cultura, come il nuovo Museo d’Arte Contemporanea (MS2) che raccoglie importanti collezioni del XX e XXI secolo.
Non lontano da qui, potrete anche visitare il Museo della Città di Lodz, che occupa la lussuosa residenza in stile neorinascimentale e barocco del magnate dell’industria tessile Izrael Poznański.
La Centrale Energetica di Lodz EC1 è oggi invece un grande centro di cultura e scienza, dove si trova il Planetario più moderno della Polonia, con una cupola di 18 metri e uno schermo di 14 metri in 8K, mentre l’ex fabbrica di cotone di Franciszek Ramisch – il complesso OFF Piotrkowska – è il vero cuore pulsante di Lodz, dove cultura, arte e gli amanti della buona cucina insieme ai rappresentanti delle industrie creative si incontrano.
Lodz però, come abbiamo accennato, ha anche la fama di essere la “capitale del cinema polacco” tanto da essere soprannominata “HollyŁódź” (che si pronuncia quasi come Hollywood). Qui si trova la celebre Scuola Statale di Cinema, Televisione e Teatro, dove si sono formati registi e attori conosciuti in tutto il mondo, come Roman Polański, Krzysztof Kieślowski, Andrzej Wajda, Kazimierz Kutz, Krzysztof Zanussi o Jerzy Skolimowski. A rendere questa città location ideale per molti registri sono i suoi vicoli che creano un’atmosfera unica e affascinante, una sorta di set a cielo aperto. Vicino alla Scuola sorge anche il Museo della Cinematografia, nel Palazzo Scheibler, che fu la dimora del ‘re del cotone’ Karl Scheibler, proprietario di un grande stabilimento tessile.
Non ultimo, Lodz è la città della moda e dello shopping, eredità del suo passato manifatturiero. Non a caso oggi è riconosciuta come la capitale della moda della Polonia.
L’evento più importante nel settore è senza dubbio la Fashion Week – che si svolge ad ottobre – che attira giovani stilisti, look makers, manager della moda. Per chi ama fare shopping, sono diversi i poli dove poter fare i propri acquisti, da via Piotrkowska alla Galeria Łódzka e ovviamente la Manufaktura con i suoi oltre 300 negozi.
Lasciatevi conquistare dai sapori e dai profumi della gastronomia di Lodz e dell’omonima regione di cui è capoluogo; tradizioni culinarie che rivelano le influenze multiculturali ma anche il suo passato industriale.
Tra le principali pietanze tipiche di Lodz vi sono le zuppe, realizzate come piatto unico e quelle che vi consigliamo di assaggiare sono la zalewajka, una zuppa a base di żur (zuppa acida di farina di segale) e patate a cui spesso si aggiunge la cipolla, l’aglio e a volta anche i funghi, la wodzianka, una semplicissima e povera zuppa a base di pane raffermo condito con aglio e grasso, la kapuśniak (zuppa di crauti), ma anche la zuppa di rafano consumata soprattutto nel periodo di Pasqua e la pierdziołki, ovvero una zuppa di pere, con l’aggiunta di farina e panna acida, servita con patate lesse e lardo.
Da provare anche i plendze, frittelle di patate, farina e uovo che possono essere servite in versione dolce o salata.
La cultura che ha maggiormente influenzato la gastronomia locale è quella ebrea e infatti potrete trovate piatti di tradizione ebraica come gęsie pipki (stufato di stomaci di oca con cipolla e aglio), kugel (sformato di patate) o gołąbki (involtini di verza farciti con la carne, un piatto conosciuto e apprezzato anche in altre parti della Polonia).
Per quanto riguarda i dessert, provate il challah, pane a forma di treccia (anch’esso di origine ebraica) in versione dolce con il burro spalmato sopra, delizioso nella sua semplicità, e piernik z marchwi, il biscotto di pan di zenzero conosciuto in tutta la Polonia, ma che a Lodz viene preparato con carote al posto del miele, prodotto più costoso e non facilmente reperibile in passato.
E, infine, perché non fare una scorta delle famose marmellate di prugne di Łowicz, perfette sia da spalmare sul pane sia per le crostate, una vera delizia da portare a casa come ricordo per voi, amici e parenti.
Eventi da non perdere
Light Move Festival (settembre): la città di Lodz si dipinge di luce
Se volete vivere un’esperienza indimenticabile a Łódź, andateci in autunno quando – verso fine settembre – la città si accende di mille colori con il Light Move Festival, il più grande festival della luce in Polonia. Gli organizzatori sfruttano l’architettura post-industriale e liberty della città per creare straordinarie illuminazioni architettoniche sulle facciate degli edifici, sulle chiese, ma anche nei parchi urbani, diventando palcoscenico di sorprendenti giochi di luce!
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